404 – Skype not found.

Ieri Skype non andava, ormai lo sanno tutti, anche se i motivi tecnici ad adesso non sono noti, se mai lo saranno. Qualcuno sostiene che il disservizio sia da attribuire a delle nuove patch del sistema operativo.

Skype e’ un bellissimo pezzo di software, non e’ un servizio telefonico. Il sistema telefonico tradizionale é un servizio in quanto centralizzato, Skype e’ una applicazione P2P con un servizio centralizzato di Directory.

E il servizio centralizzato si é impiantato. E 220 milioni di persone non potevano parlare.

Questa é una delle ragioni che mi fanno essere contrario ai monopoli.

Skype ha un grave difetto: non vuole interoperare.

Skype, come detto e’ una applicazione. Molto bella. Aprisse le sue interfaccie e ci sarebbe concorrenza, sui servizi di directory (cosa che aiuterebbe a prevenire disservizi massivi come questo), sulle applicazioni stesse (ne immagino specializzate per anziani e per bambini).

Invece vuole restare chiuso e beneficiare del proprio effetto rete.  Vuoi parlare con uno che ha Skype ? devi prendere Skype anche tu.

Sei libero di usarlo o non usarlo, ma se non lo usi, perdi il beneficio di parlare con i suoi utenti.

Come se per parlare con un utente Telecom Italia dovessi essere abbonato anche tu a Telecom Italia. Molto bello (per Telecom) ma non per gli utenti.

Skype ha paura della concorrenza. E in un sistema la mancanza di concorrenza e’ una debolezza, come dimostra il disservizio di ieri.

In Italia c’e’ una norma che dice "vuoi usare i numeri telefonici italiani ? allora devi interoperare", che mi sembra una cosa molto saggia a tutela degli utenti e del mercato.

Skype dice "devo interoperare per avere i numeri ? piuttosto non prendo i numeri"

Amano tutti la concorrenza. Per gli altri.

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7 thoughts on “404 – Skype not found.”

  1. Io credo che nel futuro Skype diventerà marginale. La soluzione distribuita ed aperta al servizio directory è, ovviamente, ENUM. Altrettanto ovviamente la soluzione aperta al voip è SIP. Se, però, domani mattina ci svegliassimo di colpo tutti con telefoni IP e relativi PBX, i grandi carrier riceverebbero un colpo difficile da assorbire. E, verosimilmente, bloccherebbero tutto. Quindi siamo di fronte al problema di portare le telco a scendere drasticamente di peso senza eliminarle del tutto, perchè ci servono per la connessione IP. L’impresa è ardua, è come convincere i parlamentari a dimezzarsi. Ma è quello che deve succedere, non vedo alternative.

  2. Io skype lo usavo molto. Il motivo che mi ha fatto smettere di usarlo com sistema di comunicazione vocale e’ l’introduzione dello scatto alla risposta: un balzello borbonico. E non l’ho mai usato per motivi seri perche non ha mai detto come crittografa il traffico.
    Ho ancora 6 dollari di servizi. Forse li usero’ forse no per ora son passato a cose tipo voipstunt e simili.

  3. Francesco, In effetti lo scatto alla risposta e’ strano. Una volta era sensato legato alle signorine che facevano il call setup e poi ai rotori. ma oggi, con la commutazione di pacchetto non ha senso.
    Tant’e’ che e’ un ammontare interamente trattenuta da chi origina la chiamata.
    Caracolla, in realta’ sta gia’ accadendo, nel senso che se guardi le tariffe, con eccezione dei cellulari che sono dei walled garden con le pareti molto alte, sono gia’ praticamente flat con le offerte di pacchetti di minuti. E’ uno degli effetti della scomparsa delle distanze data da Internet.
    I problemi per i telco sono che il mobile sostuituisce il fisso per la voce (e un po’ forse anche per i dati) facendone sparire la remunerabilita’, che una esigua percentuale della gente e’ interessata a Internet (ragione per tenere il fisso) e che l’ARPU del DSL e’ inferiore all’ARPU della voce.
    Le telecom, temo, sono destinate a diventare delle industrie low cost. Il problema, come negli aerei per la sicurezza, e’ garantire l’affidabilita’ e lo sviluppo della rete.

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