AGCOM risponde agli impegni Telecom

Premessa: questo e' il Comunicato stampa. aspettiamo a vedere il provvedimento.

Comunicato stampa del 26 novembre 2008.

Per garantire la piena parità di trattamento tra operatori alternativi e divisioni interne di Telecom Italia, viene chiesto che i contratti interni di servizio fra le direzioni commerciali e le direzioni wholesale contengano anche le condizioni economiche, ossia i cosiddetti transfer charge. In tal modo, si garantisce la piena equivalenza di condizioni fra divisioni interne e operatori concorrenti.

Cioe', i concorrenti comprano da Wholesale mentre TI compra da Open Access e l'unica cosa in comune e' il prezzo.

L’ Organo di vigilanza sugli impegni deve essere supportato da una struttura e da uno staff adeguato anticipando già le Linee guida del regolamento di funzionamento.
Per chiarire funzioni ed organizzazione di tale Organo l’Autorità ritiene inoltre che vada chiarito il suo carattere complementare e non sostitutivo rispetto alle prerogative dell’Autorità. Su questi aspetti, gli uffici della Commissione europea hanno manifestato analoghe valutazioni.

Interessante, era una delle mie critiche, bisogna vedere il dettaglio…

In merito al ruolo della nuova funzione aziendale Open Access rispetto agli Impegni, l’Autorità osserva che tale struttura viene ad essere strettamente connessa con le procedure e con le modalità di funzionamento degli stessi Impegni, e pertanto ogni eventuale modifica di Open Access dovrà essere preventivamente sottoposta alla valutazione dell’Autorità.

Era il minimo…(o forse meno)

Il nuovo modello regolamentare che si avvia con gli Impegni necessita altresì che Telecom Italia assuma l’impegno di aderire a due nuovi strumenti di governance che l’Autorità istituirà con il concorso di tutti gli operatori: da un lato, un organismo assimilabile all’OTA inglese, incaricato di risolvere le controversie in materia di servizi di accesso alla rete; dall’altro, un Comitato NGN, presieduto dall’Autorità e con la partecipazione di tutti gli operatori, che proporrà all’Autorità soluzioni concrete alle problematiche tecniche ed organizzative del passaggio alle reti di nuova generazione.

Questo potrebbe essere giusto, dipende dai dettagli…

Inoltre, nella transizione alle NGN, si dovranno prevedere Linee guida per i processi di migrazione degli operatori concorrenti verso le nuove reti, con particolare riguardo ai servizi di co-locazione.

Perche' questo riferimento ? che c'entra la colocazione con la NGN ? se il local loop e' di 20 Km, la colocation e' l'ultimo dei problemi!

Gli impegni di Telecom Italia in materia di NGN dovranno essere in sintonia con la Raccomandazione comunitaria sulle reti di nuova generazione. In particolare, sulla falsariga degli Undertakings di BT, gli impegni dovranno estendersi ai servizi di rete wholesale che l’azienda renderà disponibili sulle proprie reti di accesso di nuova generazione laddove dominante.

E questo potrebbe essere giusto, atteso che le cose siano simmetriche e si estendano a chiunque sia dominante…

Inoltre dovrà essere prevista un’offerta direttamente formulata dalla divisione Open Access e sottoposta all’Autorità per l’accesso e la condivisione delle cosiddette infrastrutture passive (cavidotti, canaline, etc.). Tale offerta dovrà consentire di poter realizzare una struttura di rete aperta.

Non capisco la precisazione, il resto di wholesale non ha l'obbligo di essere aperto ? Francamente mi pare poco sensato. Perche' questo (e solo questo) da open Access ? incasina la gestione non poco. Se io fossi telecom, risponderei che elimino Wholesale.

Da ultimo, al fine di risolvere rapidamente l’elevato contenzioso con i consumatori soprattutto in materia di servizi non richiesti e di bollette elevate a causa di servizi a sovrapprezzo, Telecom Italia dovrà semplificare i relativi processi aziendali anche con appropriate modifiche e semplificazioni organizzative.

mah.. che una soluzione organizzativa possa ridurre i contenziosi mi pare dubbio.

io resto dell'idea che la prima e principale cos avrebbe dovuto essere assegnare ad Open Access obiettivi di ricavi su terze parti.
poi avrei messo un divieto di assunzione delle persone del board di  qualche anno anche per i famigliari
per me il board deve avere facolta' di ispezione e sanzione, vedremo cosa ci sara' nel documento di risposta; non solo vedere dei dati (che, by the way, se non sono audited con sanzioni in caso di falso, a cosa servono ?)
L'8 dicembre Telecom dovra' rispondere.

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