14 thoughts on “Presunzione d’Innocenzi reloaded”

  1. magari aggiungi anche che il dott innocenzi è un fedelissimo di berlusconi, cosi il quadro è più chiaro e si capisce meglio di come (non) funzionano le Authority

  2. Non capisco tutto questo clamore, la gente che si stupisce, chi grida allo scandalo…Parlavano di RAI, di politica, di gnocca. Non di calcio. Il campionato è salvo, di tutto il resto che ci frega? 😛

  3. Ma se il provvedimento antintercettazioni verrà approvato , non dovrebbero esserci più probelemi, credo che la pena prevista sia sotto i dieci anni!!!!
    Oppure si fà sempre in tempo a portalre tale Innocenza fino allle alte cariche dello Stato.
    L’unica nostra speranza è che la gnocca in argomento fosse minorenne allora forse con la pedofilia……

  4. noi ci scherziamo, ma c’e’ da piangere… i fischi dei confesercenti a berusconi sono una residua flebile speranza che questo paese, forse, non è ancora del tutto perduto in questo merdaio generale

  5. @aghost: non devo ricordare a te che qui non si parla di politica. Le responsabilita’ penali sono individuali e le colpe dei figli maggiorenni non ricadono sui padri…
    pls. limitiamoci al fatto legato alle TLC e scandalizziamoci di questo. Mi sembra che basti. Per discutere del resto, di Berlusconi o D’Alema, ci sono altri luoghi, cui ciascuno puo’ riferirsi secondo la propria appartenenza.

  6. Come disse il sostituto procuratore Davigo: se una persona che invito a cena mi ruba l’argenteria, io la denuncio, ed il processo verificherà con i suoi tempi, se me l’ha rubata o meno, e se dovrà pagare per questo. Ma di sicuro io quella persona a casa mia non la invito più.

  7. Sono d’accordo, Siamo o no Campioni del Mondo? Allora tutto il resto è noia. Non ci interessa se lo stato sino ad ora ha pagato per utilizzare la strumentazione della telecom per le intercettazioni sia su filo che sul SUO/NOSTRO etere ed ora invece non le vuole più fare. Non le vuole perchè? Perché non esiste il reato o perché maagari moralmente discuttibili? No, la presunzione di reato esiste ma è meglio che gli italiani pensino al pallone mentre la rai lobotizza il paese. Sono stato presente al suo intervento di stamani, 27 giugno a Pula, sono un studente di tlc di Cagliari, avrei voluto stringerle la mano. E’ l’unico intervento, insieme a quello dell’ing Marino e Monacelli, che ho ascoltato veramente con piacere. Lei ha toccato i punti, soldi per rinnovare e far competere un Paese arenato, oppure perdere tempo con regolamentazioni che non fanno altro che farci affondare? Quando si parla di questioni politiche che tocca le telecomunicazioni in particolare, vado pesante e prefereisco fermarmi. Le faccio ancora i miei complimenti e spero che i miei sacrifici per diventare a breve ing in tlc servano a qualcosa nel mio Paese, vorrei stare qua, e sopratutto in Sardegna, per aiutare la ripresa, ma così non si può andare avanti. Ma questo è il mio pensiero tra l’altro da praticante e tifoso di calcio.

  8. Stefano hai ragione quando rimproveri chi tira in ballo la politica ed io stessa fino a qualche tempo fa la pensavo come te. Ma noi oggi viviamo e lavoriamo in un paese dove il conflitto di interessi e’ ENDEMICO ed attraversa ormai ogni settore – da internet alle banche alla benzina alla distribuzione dei pomodori. Le responsabilita’ sono individuali, d’accordo, ma migliaia di persone sono strette tra l’incudine e il martello quando devono prendere delle decisioni e non sono tutti degli outsiders nati, eroi o innamorati a tal punto dell’integrita’ del proprio “buon lavoro” da resistere ad ogni pressione, vessazione e tiro mancino. Le authorities sono tutte finte, se mi passi il termine, nel senso che c’e’ una vasta zona opaca o grigia nella quale il controllore e’ allo stesso tempo il controllato. La situazione vale per il settore bancario non meno che per quello delle telecomunicazioni. In una realta’ dove di fatto, di diritto o sotto tutte e due i profili il Governo ha in mano un potere reale di controllo e intervento che sfiora quello che avrebbe una dittatura noi *dobbiamo* parlare di politica se vogliamo iniziare a intravvedere delle soluzioni, perche’ non ci resta altro da fare. La politica puo’ e deve affidare le Authorities a persone in grado di fare il loro lavoro con la massima integrita’ morale e imparzialita’.
    Grazie per il tuo blog.

  9. @Brunella
    Hai ragione che molta, anzi la maggior parte, della gente si trova tra l’incudine ed il martello; hai ragione che c’è bisogno di scindere il controllato dal controllore. Ma allora perché non si fa?
    Semplice perché chi deve essere controllato sceglie chi lo deve controllare ed inevitabilmente seleziona chi gli conviene, e spesso è proprio lui stesso. Il cane che si morde la coda. L’Italia è un Paese altamente corrotto ed è anche questo il motivo per cui i capitali esteri non arriveranno mai qua. Ancora il cane che si morde la coda. Parti dalla fine; i capitali esteri non entrano perché il rischio di corruzione e burocrazia li frenano, il Paese non cresce economicamente, la corruzione continua a vincere perché chi controlla è il controllato e solo lui cresce economicamente,ergo? Siamo fritti. O ci svegliamo noi oppure stiamo sicuri che il puzzo della corruzione terrà la sua capa sulle nostre teste.
    Sto diventando pessimista ed ho appena 26 anni, figo no? Penso che ormai o ci si svegli subito, incominciando dal bloccare la Salva-Premier, oppure è meglio che il Paese vada i bancarotta ed almeno in futuro si può solo migliorare.
    In bocca al lupo.
    Andrea, http://paucasedbona.blogspot.com

  10. L’inizio del tuo commento mi ricorda cosa capitava, all’inizio degli anni ’90, a chi volesse entrare nel “business” del Videotel (!); dovevi essere immanicato con qualcuno in Sip, senno’ non entravi; poi, dopo aver firmato una serie di contratti con il fornitore di connettivita (sempre Sip …) verso la rete Videotel (tramite una certa Itapac …), per la fornitura degli host da usare per il servizio ti sentivi dire dal commerciale di turno: “per gli apparati la mandiamo Noi dalle persone giuste!” (…).
    A questo punto potevi iniziare a lavorare con le chat sul Videotel (meglio se con password di straforo …).
    Nel ’91 arrivo’ ad indagare sulle truffe telematiche un certo pm sconosciuto di nome DiPietro, l’anno dopo scoppio’ manipulite ed il resto e’ storia.
    Corsi e ricorsi? Conflitti di interesse?, Solo conflitti? O solo interessi (loschi)? Mah …
    Di sicuro non cambia un certo modo tutto nostrano di concepire e vivere gli affari.
    PS per la cronaca PierCamillo Davigo non e’ piu’ pm, ma e’ Consigliere di Cassazione nella magistratura giudicante …

  11. Alle medie inferiori chiesi alla mia professoressa di storia perché fosse utile studiare fatti e uomini vissuti molti secoli prima la risposta fu per me, il quel momento, incomprensibile ” la storia si ripete e se conosci bene la storia prevederai il futuro”.
    Lei si riferiva ad accadimenti lontani nel tempo, ma qui la storia comincia a ripetersi un po’ troppo rapidamente.
    Credo che mai si sia visto una simile perdita del senso di onorabilità, dignità e rispetto per la carica che si ricopre. Non mi riferisco ad Innocenzi che deve essere considerato innocente fino a prova contraria, ma a tutti quei pubblici amministratori e funzionari che non hanno la dignità di dare le dimissioni quando la loro posizione diventa insostenibile.

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