Smart toys, in arrivo la Barbie con cui fare quattro chiacchiere – (e la mattel registra tutto)

Hello Barbie, così si chiamerà il nuovo arrivo di casa Mattel, sarà realizzata grazie alla partnerhip con la startup americana ToyTalk che ha sviluppato la piattaforma di riconoscimento vocale di cui si avvarrà il giocattolo. Il primo prototipo è stato presentato alla Toy Fair di New York ma ancora non si sa quando sarà messo in commercio. "La richiesta numero uno che riceviamo dalle ragazze di tutto il mondo", ha detto un portavoce di Mattel, "è poter avere una conversazione con Barbie. Ora, per la prima volta, la richiesta potrà essere soddisfatta".

Hello Barbie sarà connessa a internet via wi fi e avrà un microfono, un altoparlante e un piccolo computer interno la cui batteria sarà capace di sostenere un'ora di chiacchiere. Potrà adattare le proprie risposte nel tempo (per esempio, se una bambina citasse la danza, la bambola lo ricorderebbe per le successive conversazioni) e avrà batterie ricaricabili nelle gambe. Premendo il bottone sulla fibbia della cintura della bambola questa si sveglierà, farà una domanda e, con il bottone premuto, attiverà il suo microfono interno. Le risposte registrate e criptate saranno spedite ai server della ToyTalk. L'audio sarà poi processato dal software di riconoscimento vocale – ha riferito Oren Jacob, Ceo di ToyTalk – così da permettere al sistema di capire cosa è stato detto e come rispondere nel migliore dei modi.

I genitori, poi, potranno chiedere di ricevere via mail le conversazioni dei propri figli con il gioco. La domanda, però, è: per quanto tempo le registrazioni delle chiacchiere con Barbie e di tutto ciò che si può ascoltare in sottofondo saranno conservate dai server? Che uso potrà farne l'azienda? Niente di quello che i vostri figli diranno – ha sottolineato Jacob – sarà usato per sottoporre loro alcun tipo di pubblicità. E la privacy policy dell'azienda sostiene che: "Le registrazioni potrebbero essere usate, trascritte e conservate per aiutare il sistema a sviluppare, testare e migliorare la tecnologia di riconoscimento vocale, gli algoritmi di intelligenza artificiale e per altre ricerche e sviluppi interni".

via www.repubblica.it

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