In crescita secondo il Rapporto il fenomeno della “fuga dei cervelli”, che l'Istat preferisce definire “mobilità intellettuale”. «Tremila dottori di ricerca del 2008 e 2010 (il 12,9%) vivono abitualmente all'estero», spiega l’Istituto di statistica, sottolineando che «la mobilità verso l'estero è superiore di quasi sei punti a quella della precedente indagine (7% dei dottori di ricerca delle coorti 2004 e 2006)». Sotto il profilo delle specializzazioni, la spinta ad andare fuori confine risulta più forte per fisici, matematici e informatici.
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