Mi erano sfuggite (Grazie Alessandro) due notizie che arrivano dall'illinois:
Google accusata di violare il Biometric Information Privacy Act: "Google has created, collected and stored, in conjunction with its cloud-based 'Google Photos' service, millions of 'face templates' (or 'face prints') — highly detailed geometric maps of the face — from millions of Illinois residents, many thousands of whom are not even enrolled in the Google Photos service,"
l'anno scorso, simile accusa a Facebook: In April, Illinois resident Carlo Licata sued Facebook for allegedly violating an Illinois law with its automatic photo-tagging feature, which recognizes users' faces and suggests their names when they appear in photos uploaded by their friends
chissà cosa ne pensano i garanti della privacy nostrani.
personalmente mi aspetterei che solo io possa mettere il tag con il mio nome ad una foto..
Che confusione!!
Comunque vorrei proprio vedere una competizione filosofica sulla privacy tra i garanti e i nazisti dell’Illinois.
Potrebbe finalmente portare un po’ di chiarezza su un tema che tra API pubbliche, funzionalità presenti da anni nel vecchio picasa, avvocati d’assalto e biometria (contemporanea) richiede una certa attenzione.
Altrimenti il vecchio “I never forget a face, but in your case I’d be glad to make an exception” diventerà legge!