Neutralità della rete (autostradale) ?

Chi paga un pedaggio maggiore in autostrada, dovrebbe poter andare più velocemente, a discapito di chi paga meno ?

Le regole autostradali, imposte dalla politica, non sono fatte per ottimizzare il tempo di percorrenza di un gruppo di clienti o il conto economico della società autostrade, ma sono tese a ottimizzare obiettivi complessivi socialmente desiderabili, ovvero la riduzione di incidenti, inquinamento, ecc..

La neutralità (intesa come non discriminazione) è una regola che non deve essere pensata come tesa ad ottimizzare l’esperienza di singoli clienti o il conto economico degli abilitatori (operatori di rete, fornitori di device) ma per ottimizzare obiettivi complessivi socialmente desiderabili, ovvero la vitalità del sistema (*), la libertà delle comunicazioni, ecc.

(*) nascita di imprese che possano sfidare lo status quo, innovando e progredendo

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5 thoughts on “Neutralità della rete (autostradale) ?”

  1. il paragone con le autostrade non regge molto perche li c’e’ effettivamente un problema di sicurezza fisica dei passeggeri. ma al dir la di quello la possibilita’ di discriminare (in senso economico) utenti sulla base della loro capacita economica e alla base di molti servizi anche pubblici (treni 1 e 2a classe) biglietti aerei business e economy. chi offre lo fa per massimizzare profitto, chi compra lo fa perche e disposto a pagare. basta che ci sia concorrenza, trasparenza e capacita di scelta. dov’e il problema?

    1. beh, invece mi pare che regga, proprio perchè il tema della sicurezza è uno degli obiettivi sociali di ottimizzazione, diversi da quelli che possono essere gli obiettivi dei singoli (viaggiatori e società)

      esistono certamente un sacco di ambiti in cui un tiered pricing risulta complessivamente vantaggioso ed infatti viene attuato, mica dico il contrario!!
      ma esistono anche ambiti in cui ciò non avviene perchè si ritiene che certi obiettivi complessivi socialmente desiderabili siano ottenibili se non c’è tiered pricing (l’esempio degli incidenti/inquinamento e delle autostrade)

      il mio punto è che gli obiettivi di vitalità del sistema e la libertà delle comunicazioni siano obiettivi di sistema che siano socialmente desiderabili e pertanto si dovrebbe limitare la possibilità di fare tiered princing che avrebbe effetti negativi su questi obiettivi.

    2. ma dov’e la prova che fare discriminazione di prezzo abbia un’impatto negativo sugli obiettivi di cui tu parli? e quali obiettivi sarebbero? un sistema che piu facilita innovazione e startup? ovvio che internet e’ un esternalita positiva sull’economia reale, ma quanto e’ il delta positivo di un internet ‘neturale’ versus uno non regolato? e chi ti garantisce che una leggina cambi dinamiche globali? Cile e olanda mi pare siano gli unici paesi che hanno leggi sulla neutralita della rete, francamente non credo siano in cima alle classifiche per paesi piu innovativi, e/o che la legge faccia la differenza. non si puo dire nemmeno che in tutti gli altri i paesi i consumatori stiano soffrnendo per la manchaza di regole sulle neturalita della rete da dieci anni a questa parte…sperare che

    3. due cose: l’innovazione senza permesso e la libera comunicazione degli utenti.

      una discriminazione di prezzo induce comportamenti negli utenti.

      inoltre, solo il fatto che ci sia una categoria A ed una categoria B e qualcuno (fornitore di servizio) debba chiedere ad un operatore di essere inserito in una categoria “premium” rispetto ad un’altra, è un filtro rispetto ad una possibilita’ di innovare senza chiedere permessi, che ha caratterizzato internet sin qui.
      oltretutto in un contesto di concorrenza sulla rete non perfetta a causa di lockin che comunque esistono.

      non credo una legge da sola alteri dinamiche globali, nemmeno quella in USA, come ho dichiarato in qualche intervista di recente. non credo nella meccanica newtoniana così netta, in queste cose, credo di più nella meccanica quantistica, con le leggi che sono funzioni d’onda che collassano come risultato dell’evoluzione quantistica dello stato politico. difficile da leggere come causa/effetto. di certo ci sono lobby che insistono su ogni stato probabilistico…

      se ricordi, cmq. la mia posizione non è di “neutralità” assoluta, ma di non discriminazione per gli effetti anticompetitivi,
      https://blog.quintarelli.it/2015/02/le-prime-storiche-violazioni-alla-net-neutrality.html
      http://www.camera.it/leg17/995?sezione=documenti&tipoDoc=lavori_testo_pdl&idLegislatura=17&codice=17PDL0024880&back_to=http://www.camera.it/leg17/126?tab=2-e-leg=17-e-idDocumento=2520-e-sede=-e-tipo=
      https://blog.quintarelli.it/2011/02/quattro-semplici-domande-a-telecom-italia-circa-la-gestione-del-traffico.html
      e l’opinione di Pileri al riguardo
      https://blog.quintarelli.it/2017/10/bel-pezzo-di-stefano-pileri-sulla-mia-pdl-da-leggere.html (dalla parte del grassetto in poi)

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