Critica ragionata a Bernabè a Venezia

Gilberto mi sollecita una opinione su quanto affermato da Bernabè a Venezia (commento in linea):

"non possiamo pensare che gli operatori di telecomunicazioni diventino dei puri trasportatori di bit.

Telefonica fa anche del Venture Capital per finanziare startup che fano cose innovative su IP che possono avere ambito globale. E’ un buon esempio di cosa si dovrebbe fare; magari usando il proprio paese come test bed.

bisogna consentire agli operatori di avere un ritorno adeguato dei loro investimenti

Certo, non a caso le tariffe all’ingrosso sono regolamentate e prevedono un WACC che remunera gli investimenti.

e soprattutto bisogna consentire agli operatori di crescere nella qualita’ dei loro servizi e nella diversificazione dei servizi che possono erogare.

Non glielo vieta nessuno; il prossimo eBay per i contenuti digitali, ad esempio, non potrebbe nascere da un oepratore telefonico ? qui pero’ emerge lo "spirito telefonico" dove per "diversificazione dei servizi" si intende "gestione della QoS"; oltre a questo pare non riescano ad andare. A parte il fatto che non glielo vieta nessuno, se fatto rispettando l’Antitrust e i contratti esistenti, nessuno vieta di avere oltre a IP best effort, ad esempio, una prioritizzazione della VoIP sul local loop dell’utente, se l’utente lo desidera. Il punto e’ che la differenziazione di servizio che gli operatori riescono a fare e’ sostanzialmente telefonia/sms/accesso_dati; pero’ nell’accesso_dati c’e ‘una differenziazione ulteriore che sta nelle mani dell’utente. Devono andare oltre; supportare la differrenziazione dell’utente, creando un contesto win-win.

Quello che e’ avvenuto nel corso degli ultimi anni e’ che sono cresciuti gli operatori internet over the top con dei risultati economici straordinari

Innegabile. se non avessero avuto questo successo, saremmo qui a discuterne ? Se Google invece di fare 5,5 miliardi di dolari di ricavi in un trimestre (in crescita del 30%) facesse 50 milioni di dollari di ricavi, saremmo qui a parlarne ? non entrerebbe nemmeno nel radar degli operatori. Certo, chi si puo’ permettere di fare un 33% di investimenti in ricerca e sviluppo e nel contempo avere un utile netto del 25% ? Questo e’ un fattore importante che incide anche sul futuro. Credo non esistano dubbi sul fatto che la posizione di Google sul suo mercato sia dominante e questo le consente di fare questi profitti straordinari. Ma ne sta abusando ? Se no, allora e’ tutto in regola.

che hanno beneficiato, che hanno avuto il beneficio di poter accedere a delle reti a larga banda con degli applicativi che consumano sempre piu’ banda e quindi tutto l’onere degli investimenti e’ ricaduto sugli operatori, e soprattutto sugli incumbents che sono quelli che gestiscono delle reti.

Se non ci fosse Google, la gente comprerebbe l’ADSL degli operatori ? Google e’ un contenuto che viene dato a costo zero per gli operatori agli utenti. Ribaltando il ragionamento, Google non potrebbe chiedere delle royalties ? Se poi il prezzo di vendita delle DSL e’ troppo basso per gli operatori, se e’ vero che il livello non e’ sostenibile, andiamo a cercarne le ragioni. Chi e’ stato a buttare giu’ il prezzo delle DSL a livelli non sostenibili ?

Ecco, quello che e’ emerso con grande chiarezza e’ che questo ha determinato per il momento un grosso spostamento di ricchezza e di valore dall’Europa agli Stati Uniti. 17 Miliardi di euro sono stati trasferiti dall’Europa agli Stati Uniti grazie agli investimenti in banda larga fatti dagli operatori europei.

Credo che ci siano pochi dubbi che un fiume di danaro sta uscendo dall’Europa per andare negli USA, ma non possiamo mettere dei dazi. Il protezionismo digitale ha le gambe corte. Come abbiamo fatto con il GSM (per cui fiumi di danaro sono venuti dagli USA in Europa), dobbiamo pedalare anche su Internet, IMHO.

Ecco, non vorremmo, da parte degli operatori, credo che sia emersa  abbastanza unanimemente, che la spinta ad investire in  un contesto regolatorio molto diverso da quello degli Stati Uniti, che questa spinta agli investimenti, senza l’appropriato contesto regolatorio, finisca poi per favorire gli Stati Uniti e gli operatori europei che dovranno sostenerne tutti i costi senza averne i vantaggi. "

Dobbiamo tornare ai monopoli nazionali perche’ non riusciamo a competere sulle applicazioni con gli USA ? poi, e’ certo che abbiamo un problema di remunerabilita’ delle reti fisse, anche perche’ le reti fisse sono destinate ad una sorta di "tragedy of the commons", secondo me. A prescindere dall’uso che ne fanno gli estremi della comunicazione.

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