Ho sognato il mio parrucchiere – aka l’incertezza del prezzo

Stanotte ho sognato il mio parrucchiere.

Mi diceva che, visto che sono anni che gli shampoo sono aumentanti, devo pagare un extra per ogni taglio fatto negli ultimi 3 anni.

Ho aperto la posta cartacea stamattina ed ho trovato una lettera del concessionario che mi diceva che devo pagare una maggiorazione sulle rate degli ultimi 18 mesi dell’auto, da inizio 2006, per  -non ho capito bene- quale storia legata ai tassi di cambio.

Alla radio in macchina ho sentito di una addizionale IRPEF dovuta per ogni giorno lavorato da quando si e’ iniziato, nel mio caso nel 1985.

Arrivato in ufficio ho scoperto che gli incentivi alle ristrutturazioni degli uffici che sono stati dati due anni fa, adesso e’ stato deciso che non ci sono piu’, che non andavano bene, e devo pagare una maggiorazione per gli sgravi goduti in passato.

Mi sono detto.. "sono in una realta’ parallela, in un universo in cui il tempo non esiste e ogni importo di ogni servizio acquistato, di ogni imposta dovuta è incerto e  puo’ cambiare retroattivamente: un incubo!"

Poi mi sono svegliato, ho pensato alla peperonata di ieri sera e mi sono detto "nella realta’ queste cose e’ impossibile che succedano, nè a beneficio di un privato, anche se potente, nè tantomeno per lo Stato".

Povero paese mio.

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2 thoughts on “Ho sognato il mio parrucchiere – aka l’incertezza del prezzo”

  1. Riusciremo a vivere abbastanza per vedere il gruppo telecom italia dimagrire drasticamente e diventare solo una della decina di aziende ITALIANE che offriranno servizi di tlc in questo paese? O siamo condannati a vita a tenerci questa struttura parastatale che ha una pesante influenza sulle regole del gioco?

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