Il capitano Kirk non abita a Redmond

Ho letto della maxiofferta di MS su Repubblica e sul Corriere pari a 44,6 miliardi di dollari per comprarsi Yahoo.

Parlavo di questa voce giusto l’altro ieri sera con un dirigente europeo della Microsoft e di come secondo me MS dia l’impressione di cercare di seguire BigG nelle sue iniziative sul suo terreno.

In un episodio di Star Trek il giovane Capitano Kirk conquista il
comando dell’Enterprise in una prova al simulatore di volo, che solo
lui risolve. Gli viene chiesto come avesse fatto, dato che la prova
serviva a  verificare la risposta sotto stress e la simulazione non
aveva una soluzione possibile, mentre lui la ha trovata. il Capitano Kirk risponde
"ho capito che non c’era una soluzione, allora ho cambiato le regole
del gioco, ho alterato la simulazione"
.

Una parte del successo di BigG e’ che ha cambiato le regole del gioco in cui giocava MS. Secondo me il punto non e’ online/offline; il punto e’ che MS fa pagare il sw agli utenti, BigG lo fa pagare  a terzi inserzionisti.

Come se prima esistesse il modello Paytv (pagato dall’utente) e arrivasse il modello Free to air (pagato dagli inserzionisti).

E’ un mercato diverso, gioca secondo regole diverse.  BigG incidendo sugli stessi spettatori invalida (in larga misura) il modello di business di MS. Il risultato e’ che BigG toglie l’aria a MS, almeno per il mercato residenziale (non per il business).

Da MS mi sarei aspettato di meglio che non comprare il secondo, sborsando una enorme quatita’ di danaro; entrare nel business model di BigG con un player che ha gia’ un Significativo Potere di Mercato, a mio avviso non e’ saggio.

Secondo me MS avrebbe fatto meglio ad entrare nel mercato in modo diverso, a loro volta invalidando il modello di business di BigG, non imitandolo.

Decisamente Kirk non abita a Redmond…

Come fare ? io una idea ce l’avrei… vediamo se da MS me la chiedono… Beam me up, Scotty.

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9 thoughts on “Il capitano Kirk non abita a Redmond”

  1. Quinta ‘s weblog : Il Blog di Stefano Quintarelli

    Gli viene chiesto come avesse fatto, dato che la prova serviva a verificare la risposta sotto stress e la simulazione non aveva una soluzione possibile, mentre lui la ha trovata. il Capitano Kirk risponde “ho capito che non c’era una soluzione, allora …

  2. Yahooooooooodows

    Avevo deciso di non commentare l’OPA di MST su Yahoo prevedendo che sarebbe stato detto tutto ed il contrario di tutto, ma non avevo fatto i conti con l’acume di Stefano Q. (chi ricorda Q in “the next generation”?) che

  3. Tralasciando Star Trek visto che gioco in casa in quanto HyperTrek e’ mio 🙂 vorrei riflettere sul post.
    E’ innegabile che il modello di business di BigG e’ antitetico rispetto a quello di Redmond. La mia opinione e’ che nel software si sia arrivati ad un punto di flesso paragonabile a quello del mercato della telefonia mobile.
    Ricordo che la mia prima bolletta della SIP per l’ETACS che includeva l’attivazione del contratto e qualche manciata di minuti di traffico era di 500.000 lire, una somma che all’epoca era 1/3 della retribuzione base del contratto formazione lavoro nel commercio (1.490.000 lire circa), giusto per fare un paragone. Erano periodi in cui chi aveva la “tariffa family” pagava 1900 lire/minuto se chiamava di giorno.
    Parimenti, credo che Redmond stia cercando di mantenere un modello di business del software del secolo scorso. Dai, chi e’ che ha voglia di sborsare 300+ Euro per Vista non OEM? Qual e’ il “valore dell’acquisto” percepito dall’acquirente?
    IMHO il software di punta di Redmond (windows per i client e office) e’ oramai “dato per scontato”, nel senso che quando dici ad una persona qual e’ il prezzo di listino delle versioni non-OEM, non-MOLP, non-Select di quel software questa strabuzza gli occhi.
    Il vero dilemma e’ se, nel tempo, sara’ vincente il modello di Y! o di MS.
    O di un quarto (rispeto ai due e a BigG) che non conosciamo ancora o che non e’ ancora nato.

  4. Yahoo! è una compagnia morta a livello di management (quindi ha poco futuro), era l’unica startup del web 1.0 ad essere rimasta in piedi dopo la bolla e quindi aveva una posizione di vantaggio rispetto a tutti gli altri (e non l’ha sfruttata).
    A parte qualche acquisizone di rilievo (flickr su tutti) non ha capito che la partita si doveva fare sulla pubblicità e quando l’ha capito Google aveva già il monopolio di fatto tra le mani.
    Microsoft non è nata in internet quindi gioca in perenne trasferta, è mastodontica quindi fa fatica a tenere il passo veloce di internet e vuole competere con Google…cosa fare?
    La sua prima mossa è stata attaccare la grande G sui servizi (Msn Live ed altre “chicche”) con scarsissimi risultati.
    Ora tenta di inglobarsi Yahoo! ad un prezzo decisamente alto ma molto favorevole (l’azione Yahoo! è in picchiata da mesi).
    Microsoft sta tentando di cambiare il suo modello di business ma deve anche cambiare mentalità e la cosa non è semplice. Se inglobando Yahoo! la farà diventare una sua divisione, la farà perdere presto di valore ottenendo l’effetto contrario a quello voluto.
    Ho letto recentemente una teoria economica per la quale ogni 20 anni circa le grandi compagnie informatiche perdono di valore rimpiazzate da nuove potenze…che sia il caso Microsoft – Google?

  5. L’analisi e` limpidissima. Mi chiedo pero se, con queste tempistiche (non parliamo di soldi please, 44bln$ sono trascurabili per MS) non sia stata l’unica mossa possibile, ancorche difensivistica.
    Saluti

  6. Io non credo. Google ha da temere la politica, la difesa dei diritti civili. MS ha imparato bene a vivere nelle regole del mercato, sufficientemente rispettosa negli ultimi anni delle norme antitrust.
    IBM e’ la dimostrazione che se uno cambia modello di business, ce la puo’ fare.
    MS ha ancora molto tempo dalla sua per farlo, ma dovra’ farlo.
    Campa solo sul client business (sistema operativo e office), mentre il resto e’ marginale o perde danaro (ogni xbox venduta e’ un costo, linux e’ un ecosistema assai piu’ vicino agli sviluppatori lato server).
    Comprare Yahoo, per me e’ una cavolata. deve fare il suo modello di busines originale, ma sembrano ossessionati da Google.
    Mi dicevano che c’e’ un dirigente, un primo livello, una sorta di ministro senza portafoglio che ha come etichetta “Google compete”.
    la dice lunga..

  7. Qualche giorno fa ho seguito per conto di un cliente una “demo privata” di Share Point 3.0 fatta da un Golden Partner di Microsoft.
    In pratica, Share Point dovrebbe diventare un sistema di Document Management (tipo Saros o similari): la versione “base” te la danno con 2003 R2, quella “vera” (comparabile con i document management) te la devi pagare suon di $$$
    Anche Office sta andando verso un concetto di “client” di Office Server (qualsiasi cosa sara’), piu’ che una suite standalone.
    La mia personalissima sensazione e’ che Microsoft stia targettizzando le BigCorp e stia lasciando perdere gli small business (meno di 50 client, per capirci). Piu’ che il modello IBM (a cui va tutto il mio rispetto perche’ negli anni 80 il cattivo era IBM e il buono era MS) mi pare piu’ un modello Computer Associates.

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