Commento all’investor day di Telecom

Una delle prime cose che ha detto Bernabè è stata "Il fisso è un valore, non lo è solo per i vecchi che vogliono essere rassicurati che il telefono funziona sempre". Mi e’ sembrata una ammissione di debolezza della rete fissa. Mi sembrava di sentire uno stridio di unghie su vetri.

"C’e’ gente che riempie i fili con download. i figli del tutto gratis. la banda deve essere pagata. ad oggi il best effort ha prevalso ma dobbiamo tornare alle basi, a valorizzare la qualità del servizio".

Mettersi contro il best effort, secondo me, è come mettersi contro l’evoluzione dell’elettronica.

Ecco, questo passaggio non mi è piaciuto per nulla. Mi fa capire che non hanno una strategia per il futuro a medio termine. Mi è piaciuto molto il tema "fatemi lavorare, sono appena arrivato, sto ancora capendo, saremo rigorosi e finanziariamente disciplinati", ma questa frase mi fa capire che manca qualche trentenne in più in azienda.

Bernabe’, oltre ad essersi lasciato andare dicendo..

"ho trovato una società molto diversa da quella che ho lasciato. non ci sono piu’ asset internazionali, non ci sono attività internazionali per compensare il calo di ricavi domestico, come fanno tutti gli operatori principali, salvo un prezioso asset (TIM Brasil ndr) che i manager sono riusciti a mantenere (la domanda sorge spontanea, chi invece nonvoleva mantenerla ? ndr) non c’e’ molto di piu’. Non posso fare miracoli . Ho un probleama a raccontare la equity story. Non posso imbarcarmi in una espansione internazionale senza de-levereggiare (i.e. ridurre il rapporto debiti/margine, ndr). Questo è ciò che ho trovato, questo è cio’ che possiamo fare."

come avevo gia’ scritto, ha detto che non bisogna ripetere l’errore del passato di fare concorrenza basata sui prezzi. la concorrenza dovrà essere basata sulla Qualità

ha detto in un passaggio che il boradband costa molto e in un altro passaggio che l’approccio e’ stato troppo aggressivo sui prezzi, che non bisognera’ ripetere questo errore nel mobile. Prontamente smentito dai numeri di Cicchetti (strategie). (vedi allegato)

qui avrà bisogno di molta fortuna, o di un accordo di cartello che pero’ non si puo’ fare. H3G ha già una offerta di 5GB per 19Euro/mese. Difficile tornare su con i prezzi.

certo, in un altro passaggio qualcuno parlava di consolidamento di mercato nel fisso ed "eventualmente anche nel mobile" lasciando intendere una chiusura di H3G, ma, dato il fastidio che TI dà in Germania a Deutsche Telekom, se io fossi Deutsche Telekom valuterei seriamente l’acquisizione di H3G.

Cosi’ come non mi sorprenderebbe una acquisizione di Tiscali UK e Tiscali International da parte di Telecom Italia. Tiscali ha separato gli autonomous systems (le reti), adesso diventa MVNO con Telecom Italia (e avere dei rapporti amichevoli, aiuta..). Sarebbe un buon affare per entrambi, IMHO. Bernbè ha detto che "potrebbe fare acquisizioni pagando con azioni Telecom, che gli azionisti sono disponibili, ma non agli attuali livelli di quotazione", giudicati troppo bassi.

Sulla separazione della rete e’ stato molto abile. Ha detto "ne ho letto molto sui giornali" ha detto che "è stata fatta solo a Singapore dove c’era necessità di un intervento pubblico per la nuova rete, ci sara’ un perche’" e poi ha detto che Open Access serve per "aumentare i ricavi Wholesale". Cioè ha fatto intendere che non ci sara’, ma non lo ha detto. Mi è sembrata una dichiarazione preparata. Non ha caso non ha citato la posizione dell’operatore neozelandese, la Partnership Pubblico Privata proposta in Australia, l’iniziativa in Svezia.   Pero’ poi ha detto "se dobbiamo condividere investimenti con i nostri competitor, perche’ no ?"

Per quanto riguarda l’indebitamento, e in particolare il rapporto NFP/EBITDA ha detto "we need to go back to a normal situation", lasciando pochi dubbi di interpretazione che la situazione attuale non è normale. (Questo rapporto mette in relazione il debito con la disponibilita’ di cassa per ripagarlo).

Sull’approccio al mercato ha detto "vogliamo pacificare il mercato" ("apeace"); la responsabilita’ per le offerte convergenti fisso-mobile saranno date alla parte mobile. Questo mi sembra un po’ critico. Non mi pare che, dato che ad oggi non esistono MVNO in Italia, si possa fare troppa leva sul fatto di essere un operatore mobile e sussidiare con esso offerte in competizione sul fisso. Detto in altri termini, mi aspetto molte cause, non meno.

Il modello di approccio al mercato cambierà da prodotti a clienti, per aumentare la share of wallet, segmentando il mercato in alcune classi di clienti. In particolare per quanto riguarda l’ICT, l’organizzazione e il modello di go to market e il posizionamento e’ identico a quello che avevo fatto in I.NET a partire dal 2001. Voi ex-I.NET, se andate a guardarvi le slide di Nanni, ve ne renderete conto immediatamente.

Ora, se volete leggere il resto dei commenti, fate un clic qui.
Troverete dati interessanti, ad esempio dove ci saranno AUMENTI SENSIBILI, come evolveranno i prezzi della banda larga, servizi di pagamento elettronico.

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3 thoughts on “Commento all’investor day di Telecom”

  1. Figli di un dio minore (…quello del tutto gratis…)

    Non tutto nell’economia della rete è monetizzatile (almeno non con i criteri attuali), In realtà per avere “sequenze di bit” gratis pago (il PC la connessione, il SW, i beni che acquisto pubblicizzati sulla rete, la musica, gli audiolibri, ecc.) quello…

  2. Non credi che se Bernabè avesse voluto (o potuto) annunciare lo scorporo societario della rete e la quotazione in borsa di una minoranza della Newco di rete, le azioni Telecom Italia sarebbero salite invece di precipitare? La questione della rete è aperta e mi piacerebbe avere un commento su questo. Credo davvero che a Telecom lo scorporo farebbe più bene che male.
    Non credi anche che la Newco di rete quotata in borsa potrebbe più facilmente incoraggiare i nuovi investimenti sulla NGN e favorire – a certe condizioni – la neutralità della rete?

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