Mi ha stimolato il post di Alfonso che riprende un articolo del Corriere: Produttività, Italia all’ultimo posto tra i Paesi industrializzati
Allora sono andato a guardarmi i numeri dell’OCSE (scaricabili da questo link, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, possiamo chiamarla OECD, dato che in quasi tutto il mondo la chiamano così, dall’acronimo inglese ?)
Il nostro PIL per abitante ci tiene nei primi 20 paesi al mondo. Ho fatto la media degli ultimi 3 anni perchè non tutti i paesi hanno i dati dell’ultimo anno.
Il trend CUMULATIVO della quantità di PIL per ora lavorata degli ultimi 6 anni (dal 2001 in poi) non è positivo, siamo all’ultimo posto tra i paesi osservati dall’OECD
la quantità di PIL per ora lavorata nel 2001 era calata rispetto al 2000, e la variazione negativa si è via via ridotta (ed anche invertita) fino ad arrivare al dato del 2006
Alfonso si chiede "Perchè non se ne parla nella campagna elettorale ?"
Credo sia perchè non si può dare la colpa o il merito a nessuno e quindi non sposta voti.
Il centrodestra potrebbe dire "il trend è migliorato gia’ da quando c’eravamo noi" e il centrosinistra potrebbe dire "quando c’erano loro era negativo, adesso è positivo".
Confesso di non avere seguito con troppa attenzione il dibattito elettorale, ma mi sembra che più che di crescita si stia parlando di redistribuzione.
Un candidato premier aveva detto durante una riunione ristretta prima della campagna elettorale "dico cose antipatiche perchè ci tengo al futuro dell’Italia".
Adesso mi pare che, piuttosto di prospettare lavoro in palestra, si prometta cioccolata per tutti.