Se proprio devo vendere, cosa e’ meglio vendere ?

Nei giorni scorsi alcuni giornali hanno riportato che al board di Telecom andrà la decisione sulla vendita delle torri del wireless. Altri hanno detto che andra’ la rete fissa. Altri che TIM Brasil.

Se proprio dovessi vendere, io collocherei una quota di minoranza della rete fissa, come ho scritto da tempo sui giornali (auspicando il conferimento dei diritti di passaggio dei dotti).

La rete fissa e’ essenziale per il wireless ma la struttura competitiva del mercato che ha incentivato l’ULL  rende praticamente impossibile aumentarne i prezzi all’ingrosso. Questa sarebbe una mossa necessaria per contrastare l’effetto di riduzione del numero di accessi alla rete fissa determinati dalla sostituzione fisso/mobile (per non parlare dell’arpu sotto pressione da parte dell’evoluzione tecnologica che spinge verso il flat).

Immagine_1Teniamo presente che a fine 1999 il numero di linee in Italia era pari a 28 milioni (fonte bilanci telecom) mentre nel 2007 sono 22 milioni con un calo del 22% in 8 anni. E che non c’erano offerte specifiche di sostituzione fisso-mobile con portabilita’ del numero geografico sul cellulare!

Da fine 2007 (quindi sul bilancio 2008), ci sara’ anche l’effetto delle offerte specifiche di sostituzione del fisso con il mobile a tariffe "geografiche" iniziate da Vodafone con Vodafone Casa. Infatti  a fine 2007 c’erano in Italia 22,1 milioni di linee, a meta’ 2008 sono 20,9 con un calo del 5,4% in sei mesi.(nel grafico la stima a fine 2008 e’ lineare rispetto al primo semestre)

D’altro lato la rete fissa e’ essenziale per la crescita degli accessi wireless: cosa ci sta dietro a una BTS wireless ? la rete fissa. Il numero di antenne per un operatore tipo TIm o Vodafone e’ di circa 10.000 e buona parte di queste non sono rilegate in fibra e hanno un trhoughput netto dell’ordine dei 6Mbps.

Seguendo le previsioni di traffico (che pero’ rischiano di presentare soprese tipo "iphone" o "chiavette HSxPA che accelerano lo scenario) la rete di accesso wireless potrebbe andare in saturazione pressochè totale (in varie aree lo è già, come chiunque usi un palmare sa bene) nel giro di 2-3 anni. Da qui l’interesse degli operatori per accaparrarsi porzioni di spettro "televisivo" lasciato libero con il passaggio al DTT ma anche la necessità di ridurre il costo di installazione di antenne.

Il problema maggiore è che il trend di crescita del traffico su rete di accesso wireless e’ ben maggiore del trend di installazione di nuova capacità (secondo le modalità attuali) e io credo che il rapporto sia destinato a peggiorare. (L’uso dello spettro TV e’ una simpatica aspirina che consente di rinviare il nocciolo del problema) Cio’ potrebbe portare ad un investment pooling sull’accesso ed al rilancio di discussioni sulla una condivisione in primo luogo dei siti e in secondo luogo dello spettro. La One Network del wireless.

Gli operatori sperano che le femtocelle risolvano il problema. Io ho qualche dubbio.

L’idea e’ che attaccato al router che ti metto a casa ci metto una cella GSM che tu usi quando sei nelle vicinanze, invece di usare la BTS tradizionale. Cio’ sposta il traffico sulla rete fissa nelle abitazioni e riduce il carico sulla rete wireless tradizionale che a quel punto ha un valore strategico inferiore.

Vedo alcuni problemi con questa idea.

  1. Il primo e’ che la femtocella e’ destinata solo agli abbonati di un nucleo famigliare o comunque sotto lo stesso contratto. Diversamente e’ un servizio pubblico, diventa un nodo di rete con tutti i temi regolatori di concessione e di rilevazione di inquinamento ambientale del caso. Quindi si puo’ pensare di fare dei "bundle famiglia" con un DSL+femto e 3 SIM, ma e’ difficile da vendere.
  2. Il secondo è che, non dimentichiamo, sul mercato ci sono offerte che sostanzialmente ti offrono fonia di rete fissa gratis e DSL a pochi euro per cui, per convincerti a adottare un tale router+femto, ti devo convincere con degli argomenti che possono  ssere si’ la qualita’ di copertura per qualche punto percentuale di abitazioni dove il cellulare all’interno di casa piglia male, ma, soprattutto, la motivazione deve essere tariffaria.
    Ovvero devo andare a giocare sul prezzo retail del Bundle che include il DSL (che e’ gia’ un bel cinema come margine di contribuzione rispetto alla telefonia POTS). Il conto da fare e’ quanto costerebbe una rete del genere, quanto costa il debito, quanto costano gli investimenti (magari da concordare con il governo) e vedere il famoso bundle a quanto lo devo vendere rispetto ai prezzi di oggi. (resta sempre il tema del come difendersi da chi vende unbundled comprando all’ingrosso senza dover coprire le esternalita’ negative sulla rete fissa, ma facciamo finta di nulla)
  3. Il terzo e’ che per l’handover e in generale per tutta la segnalazione e gestione delle sessioni non e’ una passeggiata scalare da una rete che ha sostanzialmente 10.000 nodi (il wireless attuale) ad una rete che ha ordine di milioni di nodi. Bisogna scalare due ordini di grandezza.
  4. Il quarto e’ che gli attuali telefonini automaticamente cercano di agganciarsi alla cella dell’operatore X con miglior segnale, ma la femto a casa del mio amico deve rifiutarmi l’accesso per non essere una cella pubblica (complica ulteriormente  la gestione lato rete) e il mio cellulare deve agganciarsi ad una cella con segnale piu’ debole, qualcosa che i cellulari di oggi non sanno fare, per cui devono essere aggiornati anche i telefonini. L’effetto netto sarebbe che passeggiando per via Torino un telefonino tradizionale cercherebbe di agganciare una femto ogni 5 secondi e verrebbe sempre rifiutato, facendo incavolare l’utente e consumando la batteria. Certo, in teoria si possono sempre mettere codici operatori diversi, ma anche questo richiede standarizzazione internazionale e recepimento nelle normative dei vari paesi, oltre a necessitare di telefonini che sanno gestire le nuove specifiche (e quindi non i vecchi).

Non mi risulta che esista un test di femto in scala da operatore, tale da togliere i dubbi di cui sopra.

Se dovessi scommettere sul fatto che "tanto arrivano le femto e risolvono il problema" per concludere "quindi vendiamo le torri", io scommetterei contro. Non che non accadrà, ma non accadrà in tempo sufficiente breve per poter contribuire a risolvere effettivamente i problemi.

If you like this post, please consider sharing it.

2 thoughts on “Se proprio devo vendere, cosa e’ meglio vendere ?”

  1. “la femto a casa del mio amico deve rifiutarmi l’accesso per non essere una cella pubblica … per cui devono essere aggiornati anche i telefonini.”
    Azz, bel problema! Forse c’e’ modo di girarci attorno senza modificare i terminali, mettendo le femto in location areas separate da quella normale della zona e “giocando” con le forbidden location areas e/o i parametri per (dis)invogliare il cellulare a cambiare LAC in modo da “scoraggiare” i terminali che non appartengono alla femto persino a provarci… comunque la cosa e’ complessa, mi piacerebbe leggere l’opinione di qualcuno che fa tuning su reti GSM 🙂
    ciao,
    a

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *