Immaginare il futuro

Oggi siamo con una piccola equi-delegazione (Luca, Francesco, Gigi, Salvo) in una riunione a Venezia a fare riflessioni sul futuro. (osservazione: presenti 9 mac e 6 PC)

Faccio liveblogging, (fate reload ogni mezz'oretta per gli aggiornamenti). STRA-SINTETICO, seguira' approfondimento di Nova24.

Franco Bernabè: apre i lavori dicendo che la sua sfida e' cambiare, verso un modello aperto, con confronto, e questo implica meno finanza e piu' industria e necessita' di pensare al futuro, TI non puo' essere l'unica, ma e' parte importante per il paese.
Lo sforzo deve essere collettivo; quella di oggi e' una riunione tra persone che hanno fatto innovazione che hanno contribuito a cambiare e innovare l'Italia, bisogna rimettersi a lavorare al futuro, come missione collettiva.

Roberto Saracco fa gli onori di casa raccontandoci la storia del centro (che era una centrale). L'intento e' precompetitivo: immaginare il futuro per sviluppare l'economia, incrementare la torta. Cita degli studi sui batteri e applicazione ai mercati: in mercati nuovi premia l'efficienza, in mercati maturi premia l'innovazione.

Luca De Biase: Esiste il futuro ? esiste di certo  il modo di raccontarlo; questo e' un incontro di ricerca sul futuro che noi vediamo; ci chiede di immaginare 5 parole che usiamo oggi per raccontarci il futuro; l'industria ha raccontato se stessa : "il futuro migliore"

Giuliano da Empoli: Erodoto: la storia raccontatta per cio' che puo' servire; importanza della storia per immaginare il futuro; rappresenta con la figura del gondoliere (figura statica a beneficio di un modello consolidato di turismo) l'inerzia dei sistemi e la resistenza al cambiamento.

Tim Berners Lee: inizia con la storia del web: come era il futuro allora ?  C'erano resistenze anche li'. Perche' mettere in html ? la gente non capiva perche'; il web ha vinto perche non poneve vincoli (quale hw, quale sw, quale modello organizzativo). Dava solo 'l'URL; decentralizzazione dei web server; il prossimo passo e' fare una Internet per i paesi non sviluppati.

Alessandro Baricco: la realta' e' cio' che si comunica; il futuro e' la discarica dove buttiamo i problemi, altri arriveranno a risolverli. L'idea del progresso e' una idea che e' scaduta. Noi pensiamo al "nuovo", non al "futuro" ed e' un impoverimento, stiamo scambiando il nuovo con il futuro. Il futuro e' finito, non esiste. Il presente e' l'unico ossessivo accadimento che fonde passato e futuro. Dovremmo chiederci cosa e' l'esperienza.

Ezio Andretta: discontinuita', disagio, visione, conoscenza, complessita', Inversione tra tempo e spazio, cio' che abbiamo fatto e' obsoleto. Dobbiamo avere una attiudine a rompere con il passato.

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Foto_112708_002 Gianluca e il grande Tim. 

Vittorio Bo (direttore festival della scienza): Materia, ci sara' sempre; Identità e rapporto con la cultura e la scienza; nuovo rapporto Lettore/Autore;  Accesso alla conoscenza; reti non solo come infrastrutture ma anche come dimensione sociale.

Gigi Tagliapietra: Condivisione, bisogno di nuovi spazi comuni; Identita', dove e' il nuovo privato ? senso, da content a meaning; complessita, difficolta' di comprensione di sistemi non lineari; lentezza, il bisogno fisiologico di un nuovo ritmo.

Jacopo Barigazzi: Riscrittura, non solo di regole ma della storia; Nomadismo, e' il primo anno in cui c'è nel mondo più gente in città che in campagna; Affluent-deprivation, nuovi poveri ex ricchi (utile, necessario e superfluo sono da riconsiderare); Paolo di Tarso, bisogno di comprendere; Irrazionalità.

Guido Vetere: Consistenza, nei sistemi complessi e' una condizione che va ricercata, non e' inerente; Coesistenza inteso come esistenza simultanea

Io: DEMOGRAFIA -> problemi sociali, dinamica economica,  struttura decisionale/politica, multiculturalita', comunita' e mercato
fisica ->
    STANDARDIZZAZIONE -> deflazione -> mobilita'
    INTEROPERABILITA -> automazione, spostamento del valore
    DIGITALIZZAZIONE -> restringe il mondo; esponenzialità, velocita -> mercato, antitrust, degrado della qualità
                -> complessità, lineare ed esponenziale, incertezza scelte;  
SOCIALE: smaterializzazione incertezza del valore, disagio, paura del futuro, persone -> fiducia, formazione,

Monica Fabris: Nel Sogno ci sono tracce di futuro; Trasgressione, desiderio di novita' ed uscire dagli schemi; ricerca della Differenza nell'omogeneizzazione; Il futuro imporra' delle scelte; Le persone si riapproprieranno della Scelta come ricerca di opportunita'.

Francesco Sacco: Spiritualita' (intesa come colloquio tra identità) e Immagini (come nuova grammatica, che rivoluzionerà l'architettura e la comunicazione delle emozioni) riguardano il privato; processi (diventa piu' importante non la linearita' dei processi ma il dominio dei feedback) e scambio, dal basso e dalla periferia (nuovo tipo di relazioni tra singoli, con maggiore discontinuità) riguardano la sfera relazionale.

Luca Chittaro: User centric nel modo di lavorare;  computer mediated life rischia di generare azioni piu' forti da persone più distaccate; tecnologie persuasive abilitate dal software con meccanismi personalizzati di rewarding/esposizione ai suoi pari; integrazione uomo-macchina, il termine cyborg è stato sdoganato nella ricerca (singularity is here); Machine ethics, es: le auto in caso di incidenti devono decidere a chi fare meno male. (gli ho suggerito lo slogan, oltre la "internet of things", "internet of beings")

Federico di Chio: Disincanto: il futuro e' il momento in cui si paga il conto;  Stock, tornerà a contare ciò che resta, oggi conta la salienza, l'emergenza dal flusso a al patrimonio; Senso non come direzione ma come significato; Network del simbolico, il web e' il marketplace dell'esperienza; Capitale umano, cosa lasciare ai figli ? non delle cose ma capitale umano.

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Massimo Marchiori: Manuale, come istruzioni, curva di apprendimento e frattura generazionale: meno internet e piu' cabernet; Gioco, l'aspetto ludico e' fondamentale; lotta contro la propria Solutidine – ricerca della socialità; il Tempo è il vincolo principale; Uno, essere eroi per un momento, che si senta al centro del mondo.

Giovanna Adamasi: Microclima, ovvero ambienti per fare nascere l'innovazione che non possono essere inventati, solo stimolati. Originale, il boom dell'arte mostra la ricerca dell'originalita'; Geografia personale, intesa come massima mobilita' e compresenza. Generazione S(toria), dopo la generazione M-TV legata alla TV, aumenta l'esigenza di racconto. Malinconia, come interpretazione positiva che ci porta a valori di base.

Lorenzo Mieli: Marchio, inteso come luogo di identificazione nell'innovazione culturale, Internet non e' lo strumento giusto dal punto di vista dell'innovazione culturale; Casting, inteso come selezione feroce dei talenti, che dovrebbe essere adottato dalla politica. Riadattamento, reinterpretare le logiche e applicarle a nuovi contesti.

Guido Guerzoni: Zero, inteso come antitesi ad essere travolti dalla crescita; Stallo, sosta e pensiero; Regressione inteso come il ricordo del luogo da dove veniamo; Accontentarsi.

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William Salice: Amare quello che si fa; il futuro e' Credere, avendo la forza di rimettersi in Discussione con Umilta' e Coraggio. (l'inventore degli ovetti Kinder!)

Rosemary Leith: Opportunita', ovvero non guardiamo alla crisi con pessimismo ma come spunto per le opportunita' che generano.

Francesco Fraccalvieri: Do what you love, love what you do.

Salvo Mizzi: resilienza: capacita' di evolversi adeguandosi a shock adattivi.

Paolo Ainio: Partecipazione degli individui, rovesciamento di alcuni paradigmi; molti sistemi oggi cercano la banalita' e alcuni inizano a cercare gli approfondimenti

Roberto Saracco: Tecnologia: si sa cosa avverra, i tecnici pensano che accadra' subito, i sociologi pensano che non accadra' mai. L'economia vive di rendite di posizione; chi cerca di entrare nel mercato cerca di accelerare il futuro; sotto c'e' la cultura che è l'eredità del passato; c'e' una frattura tra chi vive nel presente e chi vive oggi nel futuro.

Paolo Gaudiano: mateminformatica, connessione tra matematica e informatica per capire la complessita' e come controllarla.

Vincenzo Scuccimarra: Prima dell'anno del web (1989) la realta' era una situazione storica di contrapposizione tra blocchi; il web ha accompagnato la ridefinizione della storia.

Fabio Ricciato: futuro come voglia di grandi sfide.

Alessio Vannuccini: necessità di semplicita', sostenibilità e cooperazione, riduzione delle barriere.

Gianluca Dettori: Mappa di un possibile percorso, Le persone assieme cercano un percorso verso un sogno; le innovazioni sono come i numeri primi: ogni tanto ce n'e' uno; le grandi innovazioni sono il bigbang; in 10 anni abbiamo imparato a capire di piu', a sistematizzare ma non c'e' molto di nuovo; Il futuro e' dove stiamo andando, che ci piaccia o no.

Paolo Barberis: Il futuro si fonda sulle macerie del passato. "il progressivo svanire della consuetudine", esiste il futuro dei singoli oggetti e non ci accorgiamo dei cambiamenti. Saremo sempre piu' soli in formazioni a stormo; la parte dell'apparire e' sempre meno importante.

Enrica Rotolo: comunicazione integrata, mondo sterminato di possibilita' per il mondo della comunicazione, grande sfida; il segreto e' non tradire se stessi. Ripensare il modello di vita, la bellezza ci salvera'.

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