Dai giornali di oggi:
Questo e' il documento conclusivo dei lavori della Commissione : Scarica Documento conclusivo indagine conoscitiva comunicazioni elettroniche
Cosa dice il piano presentato oggi ? ecco alcuni highlights con alcuni primi commenti a caldo:
- 9000 persone in meno, contro 5000 gia' concordate (la vedo problematica), dimezzamento dei ruoli manageriali, offshoring di attività a basso valore (!)
- vendita di Cuba, Sparkle, BBNed, Germania
- simmetria con tariffe di terminazione con gli altri operatori (prevedo litigi…)
- rivedere i test di replicabilita' (non la vedo facile)
- retail minus sul bitstream (non la vedo facile, a meno di non intendere "wholesale". Il bitstream e' cost-plus, per definizione)
- aumento del canone (prevedo ricorsi e riduzione dell'importo accordato)
- QoS come misura di customer retention (inteso forse non in senso tecnico?)
- Acquisizioni in servizi domestici e partnership con system integrator (bene!, bisogna capire come sara' l'offerta di valore. In I.NET ho fatto una certa esperienza al riguardo e costruire il trust non e' banale)
- Piattaforma pubblicitaria (vedremo iniziative regolamentari in tale senso ?)
- Condivisione di siti e backhauling, network sharing con altri MNO (benissimo)
- Goto market geografico (benissimo)
- Eliminazioni di servizi con margine di contribuzione basso (benissimo, ci vuole incisivita')
- Fatturazione elettronica (benissimo)
- Riduzione del consumo di energia elettrica (bye bye VDSL ?)
- Spinta su broadband mobile in Brasile (benissimo)
“retail minus sul bitstream (non la vedo facile, a meno di non intendere “wholesale”. Il bitstream e’ cost-plus, per definizione)”; da quello che ho capito si riferiscono solo alla componente aggiuntiva “naked”, che è già retail minus (-20%); solo che attualmente il “minus” si applica solo al canone retail residenziale, mentre TI vorrebbe differenziare tra residenziale e business
giusto!
“Innovative network profiling and behavioral targeting solutions development”. Prevedo una clamorosa figuraccia come quella di BT.
In riferimento a tutto quanto da te riportato, Stefano, come dobbiamo interpretare la dichiarazione sotto riporta ?
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/economia/news/2008-12-03_103285231.html
Quello che io capisco e’ che lui esclude la possibilita’ che ci sia una società della rete con telecom azionista non di controllo. (che non vuol necessariamente dire avere il 51% del capitale sociale, che sarebbe una condizione sufficiente ma, in senso stretto, non necessaria).
Questo, lo condivido, come noto. Penso che Telecom si potrebbe separare i servizi facendo una TIM (Telecom Italia Mercato) che fa il retail e la Telecom Italia diventi la società infrastruttura che opera solo wholesale e partecipata dai concorrenti
Mi viene in mente balla con i lupi, solo che in questo caso a muoversi sono soggetti enormi che devono avere la cautela delle petroliere.