Divieto di hyperlink; Censura all’anoressia su Internet (aka La strategia dello struzzo)

in Australia, dopo l'iniziativa di test sul filtraggio dei contenuti fatta con alcuni piccoli ISP, adesso si arriva al divieto di hyperlink.

Banned hyperlinks could cost you $11,000 a day – Technology – smh.com.au.

The Australian communications regulator says it will fine people who hyperlink to sites on its blacklist, which has been further expanded to include several pages on the anonymous whistleblower site Wikileaks.
Wikileaks was added to the blacklist for publishing a leaked document containing Denmark's list of banned websites.
The move by the Australian Communications and Media Authority comes after it threatened the host of online broadband discussion forum Whirlpool last week with a $11,000-a-day fine over a link published in its forum to another page blacklisted by ACMA – an anti-abortion website…

non pensiate che stia avendo vita facile in Australia. Non e' cosi'.
C'e' anche qualcuno che sta spiegando che anche se il test avesse successo con i piccoli ISP, una volta scalato a tutti spingerebbe la conoscenza su come aggirare i divieti.

Intanto, in Italia… Anoressia, giro di vite su internet. Verso una legge per oscurare 300mila siti web – Adnkronos Politica.
Roma.
17 mar. (Adnkronos/Ign) – Una proposta di legge che punta a oscurare i
300 mila siti internet italiani che 'promuovono' anoressia ('pro-ana')
e bulimia ('pro-mia') con consigli ad hoc. La norma, che prevede
"l'introduzione del reato di istigazione all'anoressia e alla bulimia",

…e fin qui mi sembra una cosa positiva

è stata illustrata oggi alla Camera dei Deputati dai deputati del
Popolo della Libertà, Beatrice Lorenzin, Manlio Contento e Enrico
Costa, che puntano a un iter rapido. "Pensiamo di poter avere una
corsia preferenziale in Commissione Giustizia – ha spiegato Lorenzin –
per portarla presto 'a casa'. Vedremo, in seguito, se ci saranno
provvedimenti del Governo in cui incardinarla".
La proposta, di soli due articoli, prevede, per chi incita alla
malattia, la reclusione fino a un anno, che diventano due se
l'istigazione coinvolge minori o persone prive della capacità di
intendere e di volere.

e anche qui mi sembra positivo

E stabilisce i criteri che permettono di
impedire l'accesso a siti che diffondono messaggi pro-anoressia e
bulimia.

e questa e' decisamente una cavolata.
il isultato sarebbe che solo i figli saprebbero come accedere a questi contenuti e i genitori (e le forze dell'ordine) non li potrebbero vedere (o con difficolta).
E solo perche' non li puoi vedere non vuol dire che non ci sono…

Lo scopo è chiaro: "Riuscire ad oscurare i 300 mila siti che
ci sono in Italia.

Interessante. mi piacerebbe conoscere lo studio su cui si basa. Anzi, credo di avere un'idea…
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Poco importa poi che siano siti scientifici, di denuncia, di psicologia o forum…
Il dato di "300.000" riportato da Google e' poco attendibile. Ask.com, ad esempio, riporta 137.000
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e Yahoo ben 3.980.000
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Questa e' una cosa che ho imparato quando cercavo di "misurare" la campagna che avevo fatto sulla "fibra che ride".

Per vedere quanto spannometrici siano i numeri di Google, basta cercare una parola improbabile. Io ho provato con "triclopia" che mi da' "circa 64" risultati
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ma se poi vai a vedere le pagine di output degli stessi, scopri che sono 16, cioe' un quarto… (magari, adesso, per effetto di questo post la situazione cambiera') (p.s. non si puo' provare con termini che abbiano piu' di 1000 occorrenze perche' google restituisce solo i primi 1000 risultati)

Sono chat, forum, blog in cui i giovanissimi parlano
tra di loro e si danno consigli, per esempio, per raggiungere i 35
chili. C'è una vera e propria istigazione all'anoressia", si
sottolinea.

Con l'istituzione del reato di istigazione, in pratica, "si
permetterà alla polizia postale di avere gli strumenti per chiudere i
siti".

Per fare questo e' sufficiente il reato di istigazione. Non serve, anzi e' controproducente come spiegavo sopra, spingere le persone a nascondersi. lascia che si appalesino e quei malati (mentali) che incitano a queste deviazioni, li vai a prendere a casa con la volante.

La proposta non riguarda solo Internet. "Noi proponiamo forme di
contrasto, non solo su via telematica, per ostacolare l'istigazione a
pratiche alimentari che incitano alla malattia".

oooh.. FINALMENTE. un po' di decenza anche in TV e sui giornali….

 Ovviamente nel
'mirino' ci sono i consigli e le indicazioni esplicite. "Una pubblicità
o forme di comunicazione che strizzano l'occhio all'anoressia
proponendo modelli di magrezza esagerata, sono sicuramente sbagliate,
ma non possono essere reato", spiega Lorenzin

… parlato troppo presto..

un role model anoressico in TV va bene, la pagina di wikipedia che parla di anoressia, no.

cio' detto, e' solo criticando un articolo, aspetto di leggere il testo della legge (qualcuno me lo puo' mandare ?) per approfondire e per suggerire ai deputati degli emendamenti che raggiungano lo scopo e non ottengano, a fin di bene, l'effetto di mettere la testa dello struzzo sotto la sabbia.

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12 thoughts on “Divieto di hyperlink; Censura all’anoressia su Internet (aka La strategia dello struzzo)”

  1. Son lieto che ti occupi della cosa. Ne ho parlato qui: http://www.webnews.it/news/leggi/10372/cala-la-scure-sui-siti-proana-e-promia/
    Al momento non riesco a risalire al testo (sul sito della Camera non c’è). Ho anche il timore che una proposta simile possa nascondere qualcos’altro (vedi la “matrioska” della Carlucci, che nella legge antipedofilia comprendeva tutt’altro, e lo ha ammesso). Vedere il testo, quindi, sarebbe di per sé fondamentale. Ma già il distinguo operato nell’intervista ad Adnkronos mi lascia perplesso: mi pare la solita legge che punta il dito sul web dimenticando il resto. E proprio per questo va analizzata in ogni dettaglio.
    Ho altre persone che si occupano della cosa. Se avrò a disposizione il testo ti farò presente della cosa quanto prima.

  2. Scusate ma forse mi sono perso qualcosa: «Introduzione dell’articolo 580 – bis del codice penale, concernente il reato d’istigazione al ricorso a pratiche alimentari idonee a provocare l’anoressia» … e chi lo stabilisce quando una “dieta”, un “regime alimentare” diventano “anoressia”? La “malattia” (chiedo scusa per la rozzezza dell’argomentare) è nella scelta della magrezza, in quanto tale.. oppure è nell’ossessiva incapacità di rendersi conto di quando la”magrezza sana” è stata raggiunta? Io sono 30 kg sovrappeso e devo (e spero) perdere >b>molto peso… se vado oltre quei 30 kg il mio dietologo rischia? Ma su che base..?
    Non si sta esagerando con il ruolo pedagogico della legge?

  3. […] Lo scopo è chiaro: “Riuscire ad oscurare i 300 mila siti che ci sono in Italia. […]
    Certo che se riescono nel loro intento di oscurare 300.000 siti e questa indagine è derivata dall’analisi spannometrica di ricerca su google con parola chiave…riusciranno ad oscurare anche la camera dei deputati che affronta l’argomento O_O
    L’origine comunque dei 300.000 siti dovrebbe essere qui:
    http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stenografici/sed091/pdfbt13.pdf

  4. Provocazione: ma perche’ invece di parlare di oscuramenti, censure o cose orribili del genere non si spende (molto meno) per comprare una BELLA pubblicita’ in prima fila, per i naviganti italiani, su qualche noto motore di ricerca sulla keyword “anoressia” che punti ad una bella pagina del ministero della salute che spiega ai lettori in modo chiaro e semplice cosa e’, quali sono i rischi, come agire? Magari si potrebbe fare lo stesso per la prevenzione dell’ AIDS, per spiegare che bere troppo o fumare fa male… ci sono tante brutte cose al mondo, le proibiamo tutte su internet o cerchiamo di far capire come stanno veramente le cose????

  5. Quella gente sta usando lo scranno che ha come una sorta di videogioco giuridico … “toh, mi sta sulle palle il gay; censuriamo il gay” … “toh, non riesco a sopportare l’idea dei pedofili; censuriamo i pedofili” … “toh, io ho una figlia anoressica, censuriamo chi parla di anoressia” … “toh, la gente non gioca piu’ sul mio casino’ di stato e io non guadagno piu’, censuriamo i casino’ esteri” … con l’idiota percezione che chiudendo le manifestazioni di un problema si risolva il problema mentre invece nel frattempo i problemi rimangono li’ dove stanno e, cosi’ facendo, marciscono ingigantendo i danni effettivi che provocano. E oltretutto continuando ad ignorare che tentativi del genere non possono che essere fallimentari e anzi vanno a stimolare, come giustamente dici, le conromisure tecniche prese dai delinquenti. E’ come se volessero togliere una zecca senza prima stordirla con un po’ di alcol e facendo il necessario movimento a vite mentre la si estrae; movimento necessario a non lasciare la sua testa ad uncino sotto cute, cosa che se rimane li’ provoca infezioni pericolosissime per la povera bestia a cui hai tolto la zecca senza mestiere.
    Questa e’ malattia mentale; vanno fermati. Non so come, per lo meno a breve termine non so come, ma vanno fermati; ogni giorno che passa combinano piu’ guai … tutti guai che comunque ci ritroveremo sul groppone 🙁

  6. Stefano, dissento.
    Ultimamente ti trovo un po’ troppo d’accordo su un po’ troppe cose ;). Non sarebbe forse il caso di lasciare le opinioni le piu’ libere possibili, almeno in rete? Ci sono illuminanti esempi anche recenti sulla pericolosita’ di simili pratiche di indirizzo etico per legge. Non si trata di sostenere magari con ragione che si tratta di tentativi destinati all’nsuccesso, si dovrebbe proprio dire che si tratta di pretese censorie. Almeno secondo me. saluti

  7. @mante: le opinioni si. assolutamente. e riguardo alla rete ho scritto che e’ “decisamente una cavolata.”.
    il punto diventa imho, il confine tra opinione ed istigazione, ma mi dicono che questo nella procedura penale e in giurisprudenza e’ ben individuato e i tre gradi di giudizio sono una garanzia.. garantista. (secondo alcuni fin troppo).
    l’anoressia e’ una malattia psichica che porta alla morte, con forti basi sociali e culturali.
    non vedo una differenza tra chi incita adolescenti all’anoressia e ne spiega tecniche, ed un ipotetico movimento (nemmeno tanto ipotetico, e’ successo) che inciti adolescenti al suicidio e ne spieghi le tecniche.
    se pensiamo che lo stato debba essere in qualche misura sociale (ed io lo penso) uno dei suoi compiti e’ tutelare la salute dei cittadini. IMHO

  8. Stefano, in rete … lo sai … le informazioni devianti te le devi andare a cercare. Devi cioe’ essere gia’ abbastanza scemo da andartele a cercare (ie: non hai bisogno di essere istigato). Tu quanto tempo passi a cercare pedopornografia, istruzioni su come suicidarti, e istruzioni su come diventare anoressico? Io zero. Se una ragazzina ha vicino dei genitori, insegnanti, amici sani di mente, e’ sana di mente pure lei, e non se le va a cercare … ha ben altro da fare … qui i canali non sono solo 7 e ci sono anche bellissime cicciottelle, non solo veline e soubrette particolarmente in forma.

  9. Ferme restando le critiche, assolutamente condivisibili, sulla censura dei 300.000 siti,salta agli occhi un’altra cosa impressionante. Le premesse “giuridiche” della Lorenzin sono queste: dato che l’isitigazione a delinquere è reato e dato che esiste il reato di autolesionismo, e poichè tutto sommato l’anoressia può considerarsi autolesionismo, ecco qui che risulta perfettamente aderente ai canoni del diritto penale prevedere una fattispecie di istigazione all’autolesionismo, ovvero all’anoressia. Perfetto, se non fosse che l’art. 642 c.p. non punisce l’autolesionismo, o meglio, lo punisce solo qualora sia finalizzato alla frode assicurativa. Se io voglio rompermi una gamba, così poi nel gesso ci metto i fogliettini per copiare al compito in classe di matematica (non si fa!!),bhè, quello non può essere reato (per la cronaca il reato di autolesionismo e di tentato suicidio sono stati abrogati un bel pò di anni fa).
    E queste sono solo le premesse…

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