L’essenziale e’ invisibile agli occhi

Quando una cosa e' essenziale, ci deve essere e deve funzionare, sempre. Allora sparisce e non ce ne accorgiamo piu'.
Poi ti arriva una mail cosi' (bloggata su permesso dell'autore) e ti scalda il cuore.

Caro Quinta,

arrivai al tuo blog per l'ottima fama che ti circonda.
Mi sei subito stato simpatico: Wiener, Godel, Turing sono da sempre piccoli dei del mio pantheon personale, una matematica laica trinità.
Dopo questo "innamoramento" mi sono però ricreduto un pochino.
Devo confessarti che per mesi i tuoi post mi lasciavano piuttosto indeifferente: protocolli, questioni legali, fibra non sono tra i miei interessi nè fra le mi competenze.
Non riuscivo a comprender il nocciolo della questione, il perchè ti interessasse tanto parlare di cavi e connessioni.

Ora mi trovo a Tallinn per studio (uno stranissimo master in Biblioteche Digitali, il mio modo di ringraziare Borges, dopo una laurea in matematica (anch'essa per Borges, in realtà)).

E mi rendo conto molto meglio di cosa voglia dire connettività. Qui vi è la wireless praticamente ovunque, e spessissimo è aperta.
I locali offrono la connessione gratis, uno si prende la birra e chiede la password per navigare e lavorare.
Girando per strada ci si imbatte facilmente in qualche SSID aperta: l'altro giorno mi avevano date indicazione sbagliate per l'ambasciata e connettendomi in mezzo alla strada ho trovato ciò che cercavo.
Nel mio appartamento di eredità sovietica abbiamo richiesto ed ottenuto una connessione wireless a 2M/s, con annessi 70 canali di tv digitale, per 21 euro al mese. Fra richiesta e installazione sono passati si e no 4 giorni.
In università ci si connette senza password nè username, ed è aperta sempre, 24724 e 7/7. E' bello vedere adulti e anzhe anziani entrare alla sera e sfruttare la connessione nel tavolo offerto per questo servizio.

Sono piccoli esempi, forse stupidi, ma sicuramente mi fanno capire sempre di più quanto l'infrastruttura, anche se invisibile ai più, sià completamente fondamentale.

Così, per salutarti.

Con stima, Andre

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