Diritto all’oblio

Non e’ un tema facile. Abbiamo il diritto ad essere dimenticati ?

Il Garante della privacy ritiene di si e gia’ da anni indica  un primo approccio che mi pare un tentativo abbastanza equilibrato.

Garante Privacy.

Il
Garante (con una decisione adottata dal precedente collegio) gli ha
dato in parte ragione e ha previsto che l’ente continui a divulgare sul
proprio sito istituzionale le decisioni sanzionatorie riguardanti
l’interessato e la sua società, ma – trascorso un congruo periodo di
tempo – collochi quelle di vari anni or sono in una pagina del sito
accessibile solo dall’indirizzo web. Tale pagina, ricercabile nel
motore di ricerca interno al sito, dovrà essere esclusa, invece, dalla
diretta reperibilità nel caso si consulti un comune motore di ricerca,
anziché il sito stesso.

Ora questo approccio vorrebbe essere reso legge (Scheda Camera Lavori Preparatori) dall’iniziativa dell’On. Carolina Lussana.

Tra un disegno di legge e la sua approvazione c’e’ una distanza maggiore che tra il dire e il fare (quante proposte di legge riguardanti Internet hanno animato la blogosfera per poi concludersi in nulla ?).

La perplessità che solleva Guido circa la non differenziazione tra editore professionista e scrittore amatoriale, mi pare pertinente.

Non credo di condividere la considerazione circa la responsabilizzazione dei motori di ricerca. Lo stesso risultato si puo’ ottenere facendo in modo che il sistema dell’editore metta un “expire” alle pagine interessate, forzandone la loro esclusione dall’indicizzazione con i normali mezzi, una volta trascorso il lasso di tempo indicato.

Cio’ detto, il tema e’ tutt’altro che banale.

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