Dal mondo fisico al mondo immateriale

Qui il video di una sintesi del mio seminario "il futuro non e' piu' quello di una volta". Fatemi sapere se vi piace…

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4 thoughts on “Dal mondo fisico al mondo immateriale”

  1. Molto interessante e non sono neanche arrivato in fondo!
    Spesso non traggo delle conclusioni da quanto è davanti ai miei occhi e che troppo spesso dò per scontato, mentre magari non lo è assolutamente e Stefano spesso “riaccende” il mio cervello :-).
    Mi ha fatto pensare a quando al primo anno di ingegneria programmavo usando le schede (!!!) che poi portavo a compilare ed era “solo” il 1983! Bella come sempre l’analogia della fibra e dell’autostrada per cui la capacità illimitata del portante fibra fà si che aumentare la velocità per il cliente dipenda ormai dagli apparati di rete e terminali presso l’utente (come se senza modificare l’autostrada bastasse modificare i caselli)
    Nel mio piccolo non avrei mai potuto immaginare come sarebbe cambiato il tennis da inizio ’80 con i nuovi materiali (fibra carbonio); i giocatori che hanno imparato come me con le classiche racchette di legno rimpiangono ancora i tempi di McEnroe quando il tocco valeva ancora qualcosa, ora prevalgono i picchiatori alla Nadal ma per fortuna la settimana scorsa Federer vincendo il Roland Garros ha vendicato noi tutti giocatori di club nati con il gioco piatto e con il rovescio a una mano. A volte il passato non è tutto da buttare, ma biosgna tenere conto che il presente ci dà maggiori strumenti anche di quelli di 20 anni fa.
    Internet, come dice Stefano e sono d’accordo, è sostanzialmente uno strumento software neutro, il cui uso dipende da noi, non è buono o cattivo a priori come alcuni dicono. Se posso corrispondere più velocemente e con molte più persone di quando c’era solo la carat e i fax perchè demonizzarlo. Mi ricorda molto quelle aziende che producevano carrozze da cavallo ad inizio ‘900 e che mai pensarono che le auto le avrebbero spiazzate. Il Futuro ci offre nuovi strumenti, sta a noi farne buon uso

  2. Un ascolto piacevole. Niente di esaltante per chi segue le news tecnologiche quotidianamente ma un buon concentrato per tutti gli altri!
    Discutevo proprio oggi con un’amico che diceva che il cloud computing è una fregatura e che non prenderà piede perchè è impossibile che una azienda possa mettere i propri dati “nella cloud” che se poi ti cade la linea internet si blocca l’azienda intera. Io gli ho risposto: è strano allora che le aziende utilizzino l’acqua, l’elettricità, il gas, il telefono, i carburanti: non hanno pensato cosa potrebbe succedere se venissero a mancare?
    Il problema della connessione a internet che può mancare è un problema che c’è oggi perchè ancora non viene da molti vissuto come un servizio così critico: chi ne ha bisogno ha già almeno 2 meccanismi per collegarsi. Anche spendendo poco si possono unire *DSL e HSPA per ottenere livelli di uptime della connessione decisamente alti.
    Vogliamo parlare del potere che potrebbe avere google nel poter mettere offline non solo la ricerca ma anche i dati di mezzo mondo? Beh, è lo stesso che hanno i petrolieri, lo stesso che hanno tutti i paesi tra noi e la russia sul gas che importiamo, etc…
    E’ solo più difficile da capire perchè come dici tu è tutto smaterializzato e considerata la vecchiaia della popolazione italiana e la loro comprensione di tecnologie che usiamo quotidianamente da anni (ADSL, GSM/UMTS, DVBT) per una grossa parte della popolazione è equivalente a parlare dell’oroscopo.
    Viviamo in un paese dove usare S/MIME o PGP per firmare un messaggio ha meno valore di un IP in un log o di una firma su un documento inviato via fax: spoofing e fotoritocco sono troppo poco tangibili perchè vengano presi in considerazione come problemi.
    Quello che l’occhio vede e l’orecchio sente la mente crede. “Non crediamo ad internet” perchè non si tocca e non si vede.

  3. mi chiedo perché tutta o quasi la roba che passa per internet deve essere fatta in modo cosi’ casereccio-scadente: telecamere fisse per ore, audio che non funzionano o saltano, video traballanti… (nella fattispecie, complimenti per il ronzio audio)

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