Il wifi al pubblico ? meglio non darlo…

Ho ricevuto un commento da Carlo e poi abbiamo avuto uno scambio di mail:

Da circa un mese ho iniziato a vendere, o almeno sto cercando di farlo, un sistema wifi per locali pubblici conforme alla Pisanu ed autenticazione tramite sms. Sono partito colmo di entusiasmo considerando in quanti luoghi era possibili vendere il mio lavoro. A oggi sono molto deluso, anche regalato bar, ristoranti, birrerie e bagnini non lo vogliono, ecco le risposte tipo:

  • non me lo hanno mai richiesto
  • qui la gente deve venire mangiare e andarsene
  • così mi riempio di extracomunitari
  • non voglio gente che staziona ai tavolini
  • mai visto uno con il computer sul mio tavolino

Non si riesce a ragionare, gli spieghi che è come mettere a disposizione un quotidiano e che l'occupazione del tavolino può avvenire anche se uno si porta il suo libro preferito.
Niente una categoria di imprenditori dalla mentalità così limitata era per me impensabile fino a oggi.

Un autentico muro di gomma, non si ragiona e non è questione di prezzi che posso al limite praticare, il prodotto/servizio non è recepito come un valore aggiunto alla propria attività.

hai provato a  spigare che possono spegnere nelle ore di picco ? stessa reazione ?

Ho pure un offerta per i bar che prevede una card annuale, alla quale in sede di creazione viene assegnato anche un tempo max. giornaliero a discrezione del gestore il locale, esempio 15 minuti, non cumulabili con quelli non utilizzati precedentemente oltre alla possibilità di spegnere l'apparato, come dico io ciccia.

In compenso sono stato chiamato da un residence di Desenzano che ha richiesto il sistema, perchè molte delle sue offerte per comitive provenienti dal nord Europa erano state declinate per la mancanza della connettività.

Bisogna creare la richiesta, molti non richiedono il servizio perchè già sanno che non esiste e da questo nasce la risposta "non mi è mai stato chiesto".

Sarebbe bello se i giovani, io non lo sono più ho visto lo sbarco sulla Luna in diretta, cominciassero a chiederlo solo per il gusto di provocare una reazione.

Mi chiedo se anche i bar che hanno le tv facciano le stesse obiezioni..

il problema, pare essere ancora una volta questo.

If you like this post, please consider sharing it.

11 thoughts on “Il wifi al pubblico ? meglio non darlo…”

  1. Offro un servizio simile e ho avuto reazioni identiche. Per ora chi lo richiede sono gli alberghi e gli agriturismo che hanno prevalentemente clienti stranieri, che per fortuna nella mia zona, le Langhe, sono abbastanza numerosi.

  2. Competizione.
    Un albergo dove lavora un mio amico ha messo il wi-fi gratuito perché altri alberghi nella zona avevano iniziato a dare il servizio, chi gratuito chi a pagamento, dirottando parte dei clienti che in questo modo potevano usare il pc anche la sera.
    C’è anche da aggiungere che ho un altro amico che lavora come fornitore di bar, alberghi e ristoranti e mi parla di loro come persone di mentalità gretta, che guardano solo al guadagno a breve.
    Forse la crisi economica farà una selezione anche di loro.
    Jak

  3. Questi qui (quelli citati da Quinta) non hanno veramente capito un accidente. Ho trascorso 12 giorni di lavoro a Ft.Lauderdale, FL. Nel centro commerciale piu’ grosso della citta’ nell’area dove ci si siede per consumare cibo e/o bevande c’e’ il wifi libero, che mi ha permesso di leggere la mail con il cellulare; anche nei pressi dell’AppleStore c’era un’altra rete libera. Nell’aeroporto di Ft.Lauderdale l’accesso WiFi a Internet e’ gratuito (ad Atlanta lo paghi).
    Questa e’ gente che ha capito il “valore aggiunto” di un servizio simile: la gente non abusa di una connessione che potrebbe essere facilmente “throttlata”, ma la usa essenzialmente per controllare la mail e per consultare le pagine Internet che servono.

  4. Ero a NY la scorsa settimana e ho configurato ad una ragazza cinese l’accesso al wi-fi di Starbucks. Non erano molti oltre a me con il mac sul tavolo e il dolcetto in mano a fare colazione. Idem da Mc Donald.
    Al JFK – terminal American Airlines – ero solo io a dare 8 dollari a Boingo (ma perchè l’aereo aveva ritardo 4h)
    questo per dire:
    – non credo sia un problema tutto italiano
    – non credo sia solo digital divide
    – credo sia utile per utenze business
    – credo che le stesse utenze business in viaggio hanno altri strumenti per la mobilità
    Ciao,
    Dar
    ***

  5. Sto aiutando i miei genitori nella gestione di un bar in una località turistica. Avevo pensato di offrire ai clienti la connessione wi-fi ma ci ho riunciato e le mie motivazioni non rientrano tra le 5 indicate nel post. Quindi ve ne aggiungo 2:
    – i costi dell’installazione di un servizio che poi verrà offerto gratuitamente (mi hanno chiesto 2.000 euro per tre hotspot)
    – la necessità di dover creare ogni volta un accout per ogni cliente che richiede il servizio e il dover conservare i dati di connessione.
    Mi dispiace, perchè vivo di internet e mi sarebbe tanto piaciuto riuscire ad offrirlo anche ai miei clienti, in una località dove per altro non esistono altri luoghi con connessione wi-fi. Ma con queste condizioni diventa davvero difficile.

  6. la mentalita’ e’ il problema, non il fatto che si utilizzi massivamente o meno … anche la toilette nei bar c’e’ e mica sempre si utilizza 🙂

  7. Dovrebbe passare dalla riviera romagnola o da quella viareggina, prima di gettarsi nell’hinterland milanese. Lì, i turisti, il WiFi lo danno per scontato.

  8. Quanto potrebbe contare la concorrenza del 3G?
    L’Italia al concetto di wifi pubblico c’è arrivata in ritardo rispetto ad altri paesi, nel senso che prima c’è stata l’aumento del BB a casa e successivamente abbiamo iniziato a pensare a usare internet fuori casa. E quando abbiamo iniziato a pensarlo il 3G è diventato più abbordabile.
    Mi vengono in mente i primi Internet cafè (ce ne erano tantissimi) e sempre pieni. Man mano che l’adsl è diventata abbordabile, son diventati luoghi da turisti oppure si sono adeguati/integrati con servizi di phone center.
    E poi mi hanno colpito i commenti con riferimenti ai casi “turistici”. Questo fa capire che un target effettivamente c’è, ma non è quello che “ci aspettiamo”…

  9. Nell’albergo dove lavoro per arrotondare il fine settimana, da quando -su mia insistenza eheh- abbiamo cominciato ad offrire la connettività wifi gratuita ai clienti abbiamo “introitato” anche molta utenza degli alberghi vicini -che non offrivano il servizio o lo offrivano a pagamento-
    Soprattutto per gli stranieri non è un benefit ma un servizio essenziale, tanto che oggi quando dichiariamo il prezzo specifichiamo “colazione, parcheggio e wifi incluso”.
    Il prossimo passo sarà offrire le chiamate gratuite verso le numerazioni fisse europee.
    “Ingegnandosi”, in tempi in cui il calo medio dalle nostre parti è stato del 30%, abbiamo “tenuto botta” piuttosto bene.
    Ps. inutile dire che convincere il titolare è sempre stata “una battaglia”

  10. Ho l’impressione che in Italia ormai tutti gli utenti business abbiano una “chiavetta” per la connessione internet. Alcuni miei amici la usano anche da casa come unico accesso a Internet. A me sembra assurdo. Giro spesso col portatile, ma per il momento ero abituata a hot spots un po ovunque. Da quando sono in Italia penso di comprarmi una chiavetta anche io…
    Mercoledì scorso ero a stazione Termini, e l’unico hotspot disponibile era quello di macdonalds. Sono entrata, mi sono registrata online senza problemi, mi sono connessa, e mentre bevevo un the freddo ho scaricato la posta. Gratuitamente e rapidamente. Lo staff di macdonalds non sapeva nemmeno di avere un hotspot o come funzionava!
    Certamente è una questione di domanda, non tutti sono interessati, ma nessuno lo chiede semplicemente perchè in generale la risposta è negativa. Se il servizio fosse offerto sono convinta che molta piu gente lo utilizzerebbe (e adesso con iphones and the like, un hotspot è utile anche per chi non gira con un portatile).

  11. Come ho provato a scrivere a Stefano, la mia azienda fa bei profitti (in crescita rispetto all’anno scorso) dal wifi. Bisogna avere una macchina di marketing e supporto ben collaudata.
    @Dario: Io negli USA ho pagato Boingo perchè con un pass di pochi giorni navigavo nell’aeroporto di origine, in quello di destinazione e in hotel. La forza del roaming.
    @Franca B. la mia azienda per un wifi pubblico illimitato richiede ben meno di 2000 euro per 3 hotspot.
    @Claudia: è vero, purtroppo la chiavetta umts è diffusa, ma col wifi è tutta un’altra cosa. Se ubiquo, il wifi soppianterebbe la chiavetta.

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *