“due mega son sufficienti” : No. Possibile che pensiamo solo all’alta velocita’ ?

Si vede chiaramente perche' qui. (grazie G.)

Dobbiamo spingere i lavori della conoscenza perche' sono quelli che hanno il maggior effetto sul PIL (Strategia di Lisbona, dati UK (Digital Britain) che PIL procapite da ICT e' 60% maggiore di PIL procapite da altri settori).

Un "lavoratore della conoscenza" quanto usa Internet al giorno ? 2 ore ? (mi pare conservativo)
Di questo, quanto e' impegnato in trasferimenti ? (il tempo necessario a scaricare un file, un contenuto web, la mail ?) Il 12,5% ?  (15 minuti, mi pare riduttivo)

Se questi 15 minuti diventassero 18 secondi (FTTH 100Mbp), il lavoro fatto in 2 ore sarebbe fatto in 1h45'18"  (da 3600 secondi a 2718), un recupero di efficienza del 24,5%

Possibile che per guadagnare efficienza pensiamo solo all'alta velocita ?

 

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3 thoughts on ““due mega son sufficienti” : No. Possibile che pensiamo solo all’alta velocita’ ?”

  1. Sottoscrivo,
    e aggiungo che ci si illude di risolvere il problema delle attese con il multitasking (aprendo contemporaneamente più schede del browser o più applicazioni internet-based).
    E’ invece dimostrato (oltre che vissuto in prima persona sulla mia pelle e sono convinto che per molti altri è lo stesso) che il multitasking di task che richiedono alta concentrazione quale quelli dei lavoratori della conoscenza è un miraggio, anzi è controproducente.

  2. La questione nasce da lontano. L’efficienza della produzione era data dal numero di pezzi prodotti nella unità di tempo.
    Questo concetto è ancora ben saldo nei maggiori aggregatori economici, ma non è più adeguato alla società di servizi in cui viviamo.

  3. Perché si ragiona solo sulla quantità e non sulla qualità. Tra l’altro le cose migliori secondo me si producono offline, io ad esempio scrivo sull’autobus.
    Ad ogni modo se avessimo connessioni a Internet più veloci e magari non vendute solo in base alla velocità massima raggiungibile non sarebbe male. Tutti quelli che mi conoscono poi sanno quanto odi le connessioni assimetriche, fatte non per produrre ma per fruire di dati.

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