PERCHÉ RITENIAMO IMPORTANTE AVERE DELLE STATISTICHE INTERNE
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E’ robetta Stè!
lo sai no…. questa partita non la giocano gli utenti ma le lobby!
Anche il senso comunicativo di “web libero” è controverso e non aiuta. Web libero puo’ voler dire neutralità della rete, ma anche Internet senza regole (e cioè che le telco fanno il che vogliono con il traffico).
Ogni tanto mi immagino un wordt case scenario, tipo il romanzo breve “Little Brother” di Doctorow (scaricatelo: è gratuito).
Chiudono Internet, o Internet diventa uno schifo.
Torniamo all’auto-organizzazione, come ai tempi della Fidonet e di Sublink. Si crea un network parallelo fatto di maglie i cui nodi sono le case dei geek che fanno rinascere una rete libera collegandosi tra loro con ponti radio o link laser. Si utilizza davvero il routing automatico dell’IPV6, magari si sviluppano altre tecnologie più efficienti. Internet rinasce con l’iniziativa privata e il sogno di qualche ubergeek che non molla mai. Si inizia veicolando solamente informazioni tecniche, ottimizzando al massimo l’efficienza e tagliando sui contenuti inutili (flash, video e palle simili). I “vecchi protocolli” tornano in auge e chi mette troppi spazi nei sorgenti HTML è visto come un nemico della Rete. Le mail formattate sono filtrare dai server e torna il concetto di open relay, anzi è un obbligo.
Non so se sia uno scenario che vorrei evitare o che vorrei vivere.
Sarà l’effetto del fuso orario e di trovarsi a lavorare per una settimana nella time zone della costa Est USA. Vado a lavorare. Buona giornata a tutti.
Luigi, Stefano: io sono pronto per ricominciare. Fatemi sapere quando si inizia.
Markino: sarebbe divertente se alla fine fossero sempre gli stessi a fare queste cose 🙂
Alla luce anche del post di oggi in merito alla tentazione di tariffare per traffico, mi chiedo se prima o poi non nasca una rete parallela molto magliata.