Crisi: Scajola a Berlusconi, accelerare su occupazione e banda larga – Associate – ANSA.it.
Il PIL italiano nel 2008 e’ stato pari a 1.272,85 miliardi di Euro. Lo 0,2% del PIL sono la bellezza di 2,55 miliardi di Euro.
Se i numeri non sono un’opinione, 0,8 miliardi che ne generano 2,55 fanno un rendimento del 218,2% . Con questi rendimenti c’e’ da prendere una decisione sola: fare solo banda larga dovunque il prima possibile!
Io sono anche un fan delle tlc, di Internet, ecc. ma … posso dire che mi sembra “un filino” eccessivo ? (sssstt.. non ditelo a nessuno, prima che vengano stanziati i soldi!)
Non mi pare corretto parlare di rendimento, penso che in questo caso si faccia riferimento a qualche moltiplicatore keynesiano della spesa pubblica. Infatti è proposto insieme ad altre misure anticicliche.
Un moltiplicatore di 2.18 è assurdamente alto, forse il modello macroeconomico tiene conto anche dell’indotto che si verrà a creare (investire in banda larga non è scavare buche e ricoprirle), ma rimarrebbe comunque un numero altissimo (gli economisti di Obama per il programma di spesa americano prevedevano un moltiplicatore di 1.5).
In questi casi i numeri (e la teoria sottostante) sono più che opinabili.
tu hai fatto il conto sul pil del 2008, probabilmente Scajola ha fatto i conti sul pil del 2009 (cioè pil 2008 – 5%)! Oppure si sparano le cifre a caso! Tanto per cominciare, cosa intende Scajola per banda larga? Io che ho alice 7mega (che in realtà va a 5,5-6mega) sono già in banda larga e quei 800 milioni non mi cambierebbero nulla o sbaglio? (è solo un esempio)
Cosa devono dire quelli che pagano una 7M e viaggiano a 640k(quando và bene)?
io probabilmente sono limitato e non capisco questi conti, ma se dividiamo 800 milioni per 33mila cantieri viene una media di 24.000 euro a cantiere che alla fine non mi sembra neanche una grande cifra, poi vanno pagati anche i 50.000 nuovi addetti, con quali soldi?
Ben venga la banda larga, ma non credo alle strepitose ricadute occupazionali conseguenti a questo finanziamento. Peraltro se conseguenza della banda larga è il miglioramento dell’efficienza delle imprese che ne usufruiscono, questo deve tradursi in minori costi (cioè meno lavoratori) da parte delle imprese stesse. Il bilancio dovrebbe essere a sfavore dell’occupazione altrimenti l’investimento non produrrebbe effettivi benefici
non e’ detto “nuovi addetti”, ma solo “addetti”.
non e’ nemmeno detto che piu’ efficienza voglia dire meno lavoratori.
se io per scaricare la mail/browsare ci metto 2 ore al giorno e domani ce ne metto 1,5, guadagno ,5 ore per fare altro e non è che si licenzia una persona.
prendi il parallelo con la TAV, se per andare da milano a torino per una riunione, una persona che lavora invece di metterci due ore ce ne mette 1,5. La sua efficienza migliora, ma non e’ che per questo ci sono licenziamenti.
Premesso che non sono luddista, e spero che si investa nella banda larga, sono fermamente convintoche la banda larga debba portare a una migliore qualità del lavoro e un suo efficientamento. Questo deve (e non lo ritengo negativo) portare a una riduzione delle ore uomo necessarie per svolgere dei compiti. Le ore risparmiate possono essere utilizzate per fare altre attività o per ridurre la forza lavoro, questo varierà da azienda a azienda e da attività a attività. Chi va fuori deve trovarsi un altro lavoro (e anche questo non è negativo, salvo che in Italia non c’è elasticità nel mondo del lavoro). Io ho vissuto una transizione di assistenza software che prima doveva essere fatta mandando personale in giro e che ora può essere fatta quasi esclusivamente da remoto grazie all’ADSL e al cambio di alcune tecnologie, in questo caso il lavoro è diventato più efficiente e gli addetti sono stati ridotti (si poteva ridurre ancora, ma si è tenuto conto che qualcuno tiene famiglia).
Relativamente ai 50.000 addetti, avrò capito male e non voglio sottilizzare sulle parole, ma dar lavoro a 50.000 addetti vuol dire che questi 50.000 non hanno altro da fare se non ci sono i finanziamenti, altrimenti se hanno da fare se ne devono cercare altri.
A proposito della banda larga e di cosa significa in termini di crescita del PIL, c’è l’esempio indiano, dove l’introduzione dei cellulari ha comportato una crescita del PIL (nel Kerala, uno stato costiero) del 2-3%. La cosa è dimostrata “sperimentalmente” in quanto il PIL cresceva nelle zone in cui arrivava il servizio.
Su Estropico blog, dove scrivo come co-blogger, c’è un articolo al riguardo : Combattere la recessione con l’introduzione di nuove tecnologie che ho ripreso da Next Big Future
Poi ci sono anche effetti indiretti che forse non sono proprio marginali:
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