Separazione DALLA rete

Il corriere parla oggi di un “Piano B” per Telecom che in sostanza prevederebbe che Telecom faccia una sorta di One Network locale, mettendo assieme le torri wireless degli altri tre operatori e vendendo tutte le attività retail.

Stamattina ho commentato con un laconico “Mah”; visto che mi avete scritto, preciso il mio pensiero, premettendo che sono tutte speculazioni da chi ha dormito poco..

Penso che, per come e’ stato esposto, pur condividendo l’idea in linea teorica, la praticabilità sia impervia: bisogna mettere assieme le reti fisse degli altri (o almeno parte di esse), oltre alle wireless; si deve ottenere il benestare da Bruxelles (cosa che si puo’ provare,  occorrerebbe un pieno sostegno del governo); ci si deve accordare su che succede una volta ristabilito il monopolio infrastrutturale (reintroduzione meccanismo stile concessioni ?); si devono cedere le attività retail.

La cessione del retil impone delle scelte sul dove si colloca il margine: se nell’wholesale bisogna vedere la sostenibilità del retail, se nel retail si danno margini ai concorrenti.

Ma c’e’ un altro punto ed è che anche in questo modo la redditività dell’wholesale non sarebbe garantita perchè, grazie alle normative “facilitatorie” degli investimenti, si facilitano gli investimenti di tutti.

Si dovrebbe abbattere significativamente il debito e guadagnare molta efficienza, perche’ Telecom Wholesale possa funzionare. Diversamente, grazie alle norme richiamate sopra, potrebbero nascere operatori geografici, piu’ efficienti perchè neocostituiti e senza legacy e soprattutto che si potrebbero accontentare di margini inferiori non dovendo ripagare un debito. E questo intaccherebbe i margini anche di Telecom Wholesale e investimenti in nuove reti (essenziali per ridurre costi nel medio termine), potrebbero non essere facilmente fattibili.

Detto in altri termini: per assicurare la redditività di un operatore infrastrutturale monopolistico, occorre proteggere normativamente questa redditività e nel contempo concordre un piano di sviluppo (ricorda le concessioni ?).

E poi, non dimentichiamo, c’e’ anche da affrontare la questione degli avviamenti.

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