Comprereste un’auto usata da quest’uomo ?

Mark-zuckerberg-ceo Se la metà delle cose scritte qui e qui sono vere…

Per i piu' giovani, il riferimento e' questo

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12 thoughts on “Comprereste un’auto usata da quest’uomo ?”

  1. In verita’, se la tua previsione dell’header si avvera, temo che si passi dalla padella alla brace. Cioe’ da una non-neutralita’ imposta dagli operatori ad una non-neutralita’ imposta dai produttori hardware.
    E tra i due forse temo di piu’ i secondi, che avrebbero la forza di non implementare – a livello fisico, hardware – strumenti, funzioni e servizi che ritengono non farci provare perche’ non funzionali ai loro profitti.
    Per esempio, l’iPhone non permette di personalizzare le suonerie, salvo che con la selection presente nel sistema, cosa che fanno tutti i telefoni del mondo, da anni. Sembra una bizzarria, ma forse risultera’ chiarissima nel suo intento se fra qualche mese Apple lancera’ uno store di suonerie personalizzabili su iTunes.
    Sarebbe un caso da manuale di produttore hardware che controlla cosa possiamo o non possiamo fare con la Rete (scaricare prodotti gratis o da concorrenti), pur di assicurarsi l’esclusiva nella vendita.
    Insomma, comincerei a preoccuparmi per la hardware neutrality 🙂
    Almeno gli operatori telefonici si limitano a farci pagare diversamente i singoli bit, ma piu’ o meno tutto e’ raggiungibile.
    Certo e’ una vitaccia dover scegliere chi ti “scoraggia” e chi ti “impedisce”.

  2. Finche’ lo fanno i produttori di hardware, non mi spaventa.
    a fare HW se i sistemi sono aperti (ovvero se le interfacce e i protocolli sono pubblici, come quelli di una rete aperta), e’ cosa facile.
    basta vedere quanti produttori di PC esistono che si possono attaccare alla rete e fare qualunque servizio
    diverso sarebbe il discorso se non-neutralita’ venisse cablata a livello di chip, dato che qui la concorrenza e’ **assai** piu’ ridotta come numero di soggetti.
    ma anche qui non mi spaventa, ci sono interessi geopolitici che assicurano che se l’asia va in una direzione, gli usa vanno in un altra e l’europa … si divide.
    nel merito delle suonerie, nulal di piu’ facile, ma e’ piu’ analogo al tema dell’interoperabilita’ del settopbox con la fonte di contenuti (es. sky, alice hometv, xbox) che non con la rete.
    se vuoi altre suonerie e continuare a telefonare, senza cambiare rete, basta cambiare telefono. finche’ la rete lo consente e lo consentira’ sempre. Ci sono delle legg che lo stabilisono (in europa la direttiva Accesso)

  3. Una tastiera scorrevole (tipo Qtek) avrebbe ammazzato il design.
    Con una tastiera stile Treo, invece, il *designer* si sarebbe ammazzato prima di rifare l’ennesimo blackberry.
    E poi scusa, non hai visto che tipo di gente c’era in fila a comprarlo?
    Ciao
    Dar

  4. Guido Chiappini

    Stefano, Stefano,
    il cut&paste è un retaggio del computer, dove ha la sua indiscussa utilità. Su un PDA/telefono, se il sw è fatto bene, non è detto che serva. Il Treo ad esempio ti consente di archiviare, richiamare, sms-are etc. facendo clic sul numero.
    Io sul Treo uso il C&P quando l’interfaccia fallisce (ovvero non prevede cosa potrei fare in quella circostanza). E lo trovo fastidioso. Il Treo forse era evoluto con il 180, oggi è uno dei tanti e neppure il migliore.
    Sulle due mani sono d’accordo con te: anch’io sono un teorico della mano singola (sul telefono, s’intende…). Bisognerà provare per capire.
    Quanto all’Open VS Closed: io penso che Linux, in tutti i suoi flavours, sia senz’altro un ottimo sistema. Tuttavia, se Linux fosse lo stato dell’arte, il personal computing sarebbe ancora per pochi. Mac OS è chiuso (anche se meno di altri…) ma fa cosa inimmaginabili per un SO open source. Tutte le migliorie introdotte negli OS open source, arrivano dopo che qualcuno (i.e. Apple) le ha studiate e introdotte sul mercato.
    Cosa vieta alla comunità open source di rendere una distribuzione Linux più semplice da usare di Mac, o almeno simile? Forse non si può chiedere a chi sa fare le cose di immedesimarsi spontaneamente in chi non ne ha idea. Eppure il potere agli utenti è dato dalle funzionalità e dalla loro usabilità, non dal fatto di dover pagare o meno le funzionalità.
    Io su Mac ho il Terminal sempre aperto, e ringrazio ogni giorno per poter accedere direttamente alla shell senza passare da un’applicazione. Ma non sono costretto a sapere tutto questo per usarlo.
    Diciamo che fino a quando la “dittatura” sarà così illuminata, io sarò soddisfatto. Dopotutto preferisco un iPhone che non fa C&P al Treo che non fa le altre 999 cose che mi interessano. In fondo il Treo l’ho pagato come un iPhone…
    Ciao,
    Guido
    disclaimer: chi scrive ha azioni Apple ;-), ma anche Palm :-(.

  5. Stefano, in questo momento è molto interessante seguire progetti come LIPS (http://www.lipsforum.org/) sponsorizzato tra l’altro da un paio di Telecom ben conosciute.
    Qui ho riportato alcuni spunti a proposito di LIPS.
    http://blog.marcolocatelli.com/article/72/lips-linux-phone-standard
    Sarà interessante e sarebbe da premiare chi per primo riuscirà a far girare LIPS (o equivalente Linux) su di un iPhone, rendendolo un oggetto progettato “anche x noi”.

  6. Guido, non vale.
    mettiamo la regola che possono commentare solo quelli che non hanno la mela tatuata sul petto… 😉
    battute a parte, l’esempio del cut&paste del numero di telefono e’ aggredibile con il fallimento dell’interfaccia. OK.
    ma la trascrizione di un indirizzo da una mail in agenda ? o di un appunto ?
    daiiiiii

  7. Dopotutto sembrerebbe che Suzukimaruti sia stato un po’ frettoloso (nella prova) e incauto (nelle conclusioni).
    Ecco qua due begli esempi che dimostrano quanto avesse ragione Lincoln…
    Per esempio, il cut&paste sembra che esista, dopotutto:
    http://www.kottke.org/07/07/new-iphone-features
    Ecco altre cosette che si scoprono solo con un uso superiore a un’ora (e possibilmente senza avere gia’ in mente un giudizio):
    http://missingmanuals.com/pogues_awesome_iphone_typing_shortcut.csp
    Quella che veniva liquidata come “carina” in realta’ e’ una nuova metafora di fruizione (non esistono altri telefoni senza tasti). Un po’ di learning curve bisognera’ pure metterla in conto.
    Ora, puo’ darsi che si tratti di fede (anche se per un agnostico come me, sarebbe una nemesi). Io preferisco parlare di esperienza: Apple qualche errore lo ha fatto (piu’ di qualcuno, se e’ per quello), ma tanti, tanti meno degli altri…
    Eh eh…
    p.s.: per sapere cosa diceva Lincoln http://www.quoteworld.org/quotes/8321 😉

  8. guarda, proprio oggi ho scoperto il tastino “share” sul profilo Facebook (Lo so, sono indietro, ma non lo uso quasi mai e soprattutto “non al pieno delle sue potenzialità”) e ho scoperto che l’impostazione “solo i tuoi amici possono leggere i tuoi post” non è rispettata se un tuo amico fa sharing di un tuo update.
    in questo modo, il tuo post appare sul suo profilo, ma con il tuo nome. alla faccia della privacy e degli apparenti cambi di rotta degli ultimi mesi.

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