L’Espresso:
che il nostro top management si elargisce per il raggiungimento,
talvolta taroccato, di obbiettivi autodeterminati?”. Questo è quanto si
legge nel testo di un volantino, allegato al fascicolo di indagine,
apparso sui muri della mensa di Sparkle alla fine del 2006.Sul fronte delle schede sim fasulle si sono invece appena concluse le grandi pulizie con risultati a dir poco sorprendenti. Le linee di telefonia mobile che erano passate dai 26,2 milioni del 2004 ai 36,3 milioni del 2007, alla fine del 2009 sono precipitate a quota 30,9 milioni, un crollo che è frutto in gran parte dell’annullamento delle carte taroccate. Anche in questo caso la proliferazione di intestazioni fittizie, tra l’altro in violazione delle norme antiterrorismo, era stata stimolata da un meccanismo di premi e incentivi che dai dealer di zona saliva su su fino ai responsabili commerciali del gruppo.
La vicenda è tutt’altro che archiviata. Le indagini della magistratura non sono ancora terminate. E così non è da escludere che la frode delle sim fantasma riservi nuove clamorose sorprese nel breve termine.
… se ben due rapporti interni (nel 2007 e nel 2008) avevano chiarito che il 30 per cento dei ricavi di Sparkle derivavano da traffico creato, per così dire, a tavolino,
Spie
e telefoni, Ghioni: Tronchetti sapeva di attacco a Kroll | Business |
Reuters.
(Reuters) – L’ex presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti Provera,
ora presidente di Pirelli, era a conoscenza dell’intrusione nel sistema
informatico dell’agenzia di investigazioni Kroll condotta dal Tiger
Team, la squadra di informatici interna a Telecom.Lo ha detto oggi Fabio Ghioni,….
Ghioni ha raccontato ai giornalisti di aver detto davanti al gup
Mariolina Panasiti che, dopo l’intrusione, incontrò in un bar milanese
Giuliano Tavaroli — ex capo della security di Telecom e Pirelli,
imputato nel procedimento — e trasferì sul suo pc tutti i dati.
Se non ricordo male, Ghioni aveva dichiarato che erano 5 DVD di materiale compresso, che sono stati poi distrutti, ad eccezione di cio’ che riguardava Parmalat (?) e Telecom.
smentito di essere a conoscenza di eventuali attività illegali condotte
dalla security di Telecom e ha dato mandato ai suoi avvocati di avviare
un’azione legale per difendere la sua reputazione.
AssoProvider
– Perchè non si deve lasciare a Telecom il controllo della Rete
(vecchia o NGN che sia).
La
salvaguardia di tutti (cittadini ed imprenditori delle TLC) deve
arrivare dallo Stato attraverso un necessario ed improrogabile
intervento del governo che richiami a sè la rete quale asset essenziale
della nazione.
Silvio Scaglia, stipendio 2003: 237.500 euro da e.biscom; 216.000 euro da fastweb; fino a un massimo di 600.000 euro da e.biscom per il raggiungimento di obiettivi
scommetto che tali obiettivi siano stati raggiunti 🙂
Diciamo che con il movente dei soldi si spiega e si capisce tutto o quasi. Ma una cosa che non trova rispota con i soldi, perchè ne ha a vagonate, è perchè mai SS è venuto a costituirsi da solo con le sue gambe?
Dicono che sia rilassato, tranquillo, felice di aver tempo di studiare il cinese.
Anch’io me lo sono chiesto. Perché rientrare giovedì notte, quando cascasse il mondo, prima di lunedì (e nel suo caso martedì) non ti interroga comunque nessuno?
E poi ammettere di studiare le lingue orientali come James Bond? E pure il cinese che ti può intrattenere agevolmente fino all’ergastolo, sia pure tra grandi soddisfazioni? Non sarò acuto ma per me è una faccenda sempre più incomprensibile.
è tornato perché il suo avvocato gli avrà detto “prima torni e meglio è”; se fosse tornato di lunedì, lo avrebbero lo stesso interrogato giovedì o venerdì
oggi su il sole 24 ore c’è l’articolo “Sparkle, ecco la denuncia dell’audit interno”
domani su affari & finanza di repubblica ci sarà l’articolo “Fastweb e la bufera di carta” e domani andrà in onda l’infedele su Fastweb e TI Sparkle
ieri c’è stata la puntata di infedele sulla telefonia: purtroppo l’ospite più interessante (Francesco Micheli) non c’era! (problemi di salute)