Don’t be evil, if not for a good reason…

Come nella fattoria degli animali. Tutti gli animali sono uguali, poi aggiunto, ma alcuni sono più uguali degli altri.

Beninteso, perfettamente legittimo ed auspicabile, per gli azionisti di Google. La settimana scorsa il boss di Google ha detto che non c’era alcun accordo in previsione con Verizon, adesso leggiamo questo. Certo, dipende da ciò che significa “accordo”.

Quando entri negli USA ti chiedono di compilare un modulo dove dichiari di non essere un certo insieme di cose. Ovviamente un terrorista non scriverà “io sono un terrorista”, ma per la morale USA, mentire, affermare il falso, è cosa gravissima. Evidentemente Schmidt la pensa diverdamente

Ribadisco che e’ assolutamente lecito comportarsi da multinazionale, guidata dai propri interessi nella sua espansione internazionale. Almeno non raccontateci più la frottola del “siamo buoni” (che sottintende che gli altri sono “altri” e divide il mondo in due, con relativi tifosi).

Google ha annunciato assieme a Verizon 7 principi circa la (non) neutralità della rete, giocando con le parole. Nella Neolingua, la cosa importante adesso si dice “open” non più “neutral”:

1) loro sono d’accordo che i principi già proposti dalla FCC diventino cogenti. Grazie mille, la sovranità discende da Google e Verizon ?
2) i fornitori di acceso di rete fissa non possono discriminare contenuti e servizi, nemmeno a pagamento: benissimo, e per la rete wireless ? vediamo più avanti. p.s. si noti che questo non implica che non possano esserci distinzioni di priorità di accesso per utenti.
3) ci deve essere trasparenza dei fornitori broadband (quindi sia fisso che wireless), per utenti e fornitori di servizi, anche sulle pratiche di network management. Come ? anche quelli di rete fissa ? non è in contrasto con la precedente ?
4) La FCC può sanzionare, fino a 2M di dollari: si conferma che la sovranità discende dai due e le sanzioni sono esemplari, all’italiana. grande deterrente. Molto probabilmente Verizon spende di carta igienica al mese più di quanto una tale sanzione possa essere. Non è che le norme Antitrust invece, da sole, sarebbero più incisive e così si fanno un sconto sulle sanzioni applicabili ? mah.
5) Ci possono essere servizi diversi che non rispettano questo principi, servizi fatti direttamente dagli operatori: Questo è **GRAVISSIMO**. Quando ero presidente di Aiip ho fatto un ricorso al TAR contro AGCOM proprio per una cosa simile. Telecom voleva fare la TV via internet dicendo che “era un servizio diverso, che non era internet”. Per inciso, lo ho vinto chi è intersato può trovarne i resoconti nel blog cercando Alice home TV e IPTV. Questo, per le normative europee non è possibile perchè viola il principio di replicabilità delle offerte degli ISP, basati su Bitstream, la ragione per cui gli incumbent si sono sempre opposti al bitstream. Aggiungiamo che la non discriminazione non riguarda l’accesso wireless (che è quello che cresce mostruosamente, a differenza del fisso, e vediamo un quadro non fosco, tremendamente preoccupante. Una cosa è se unu tente vuole il suo traffico prioritizzato ed è disposto a pagare come servizio aggiuntivo rispetto al best effort; altra cosa è se un fornitore di contenuti/servizi può fare qualunque cosa, con un operatore, dicendo che “è un servizio non internet”. Roba da matti.
6) Le regole non si applicano al wireless.Una cosa è se un utente vuole il suo traffico prioritizzato ed è disposto a pagare come servizio aggiuntivo rispetto al best effort; altra cosa è se un fornitore di contenuti/servizi può fare qualunque cosa, con un operatore, per fare un servizio per il wireless. Roba da matti.
7) i fondi per il servizio universale vadano anche per sviluppare la band larga rurale. Un contentino ?

Questo sì che è un colpo agostano in piena regola. Resta da sperare che le associazioni per i diritti civili, dei concorrenti degli incumbent (fortemente danneggiati da queste previsioni che favoriscono gli operatori wireless e gli operatori fissi incumbent) reagiscano con veemenza e non lascino passare questo scandalo.

Sono fiducioso che in Europa non seguiranno queste sirene.

E sono curioso di leggere cosa dice e cosa farà Vint Cerf.

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6 thoughts on “Don’t be evil, if not for a good reason…”

  1. Riguardo all’assurdo modulo che compili prima di entrare negli USA non discende da un motivo morale.
    E’ qualcosa di molto più semplice e giuridico.
    Se tu sei un terrorista (e gli USA lo sanno) ed hai fatto saltare in aria una banca a Tel Aviv gli USA non possono trattenerti perché il reato non è stato compiuto sul tuo territorio.
    A quel punto come fare? Se dichiari il vero che sei un terrorista ti respingo alla dogana come ospite indesiderato sulla base delle tue stesse dichiarazioni.
    Se dichiari il falso dicendo che non sei terrorista allora ti arresto per falso ideologico nella compilazione di un documento USA consegnato alle autorità USA.

  2. @S.: Sìsì è così. Oltre alla domanda C sul terrorista è bella la A sulle malattie infettive o “mental disorder”. Non sia mai che gli immigrati (anche temporanei) si dedichino a compiti che possono benissimo fare i residenti!
    @Quinta: Beh, toccherà aggiornare il dizionario della Neolingua, meno male che almeno si trova in formato elettronico…

  3. Una sera che vuoi farti 2 risate cercati lo spettacolo di George Carlin (mi pare sia “You are all deasesed”) che fa una gag sulle persone che dicono “openly black”, “openly gay” … e’ illuminante. Ed e’ uno spettacolo degli anni ’90; quella di cui parli tu non e’ neolingua… ma neo-neo-lingua.
    Quanto al wireless: sei la seconda persona che leggo vedere del marcio nel distinguo tra rete fissa e wireless; a me invece il distinguo piace. Vedila così:
    – (USA) wireline : wireless = polizia : diritto di possedere armi
    – (Italia) wireline : wireless = polizia : carabinieri
    E’ un equilibrio (supremo) tra individuo e societa’ civile che in USA hanno risolto lasciando pistole alla popolazione PER bilanciare eventuali colpi di stato; noi abbiamo affidato a due corpi diversi della stessa entità… con tutti i vizi che abbiamo potuto notare in questi 60 anni di Repubblica; in particolar modo i vecchi con demenza senile galoppante ( http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/JMS/JMSRA.pdf ) che uniti ai dementi arteriosclerotici ( http://www.youtube.com/watch?v=Xv5bh4fbDkU ), i nani ( http://www.azunicode.it/ ), e le ballerine ( http://magazine.excite.it/foto/elisabetta-tulliani-P2888-3-foto3.html ), si mettono in testa di saperla piu’ lunga di chi grazie ai computer, nel bene e nel male, a 25 anni Conosce piu’ di loro per mere questioni tecniche.
    Nel nostro caso il problema e’ solo relativo all’informazione, non cioè a rischi fisici (ie: reati contro la persona, reati naturali) inevitabilmente prodotti dalla distribuzione libera nei supermercati e dai barbieri, di armi, alla popolazione.
    Quanto a Google e Verizon: sanno perfettamente (es: Fon) di non poter andare molto oltre il best-effort sul wireless, e che la copertura granulare necessaria a Fare Le Cose Fatte Bene costa un fottio… solo per questo distinguono.

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