Youtube, l’editoria video e il Patto Google Verizon


YouTube Piggybacks BlinkBox, Others To Kick Off UK Movie Ambitions
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“This is one of many efforts to ensure that people can find all the different kinds of video they want to see, from bedroom vlogs and citizen journalism reports to full-length films and TV shows,” YouTube’s UK, Ireland and Benelux video partnerships head Donagh O’Malley says in a release.

“This is a first step, and we hope film lovers enjoy the wide range of titles our partners have made available.”
A YouTube spokesperson tells paidContent:UK: “The model is similar to the way C4 / Five TV shows are monetised – pre- and mid-rolls. Again like C4 / Five, Blinkbox can sell their inventory on YouTube if they choose. We’ll be serving the ads.”

Facciamo un esperimento mentale…

Cosa fa Mediaset ? compra diritti per dei contenuti, li paga, li mette in onda sulla sua infrastruttura di distribuzione, mettendoci la pubblicita' e con quello si ripaga. E' un editore, ed ha responsabilita' per cio' che emette.

ora immaginiamo che Mediaset va su Internet. Mette online tutto cio' che i suoi fornitori gli danno, e gli utenti pigliano cio' che vogliono.

ora immaginiamo che Mediaset faccia un contratto di revenue sharing per i suoi fornitori (capita che sia cosi'). tanto piu' riesce a guadagnare con publitalia che vende la pubblicita', tanto piu' i suoi fornitori pigliano.

Adesso immaginiamo che non si chiami Mediaset ma Youtube.

Spesso si dice "YT non fa scelte editoriali" e "YT non compra contenuti, fa revenue sharing sulla pubblicita'". Certo, essendo TV nonlineare, come viene definita dalla normativa europea AVMSD, non c'e' una scelta di palinsesto da fare; la scelta e' andare da un fornitore di contenuti piuttosto di un altro per stipulare contratti di "revenue sharing", che pero' non e' altro che un modo di pagamento di una fornitura, condividendo il rischio.

In Europa la AVMSD (Audio Visual Media Services Directive) ha regolamentato la TV anche non lineare via Internet che impone delle regole a YT.

In USA la FCC sta pensando di riclassificare Internet da "Title 1" a "Title 2" per poter imporre regole di Net Neutrality. Piccolo dettaglio, il Title 2 e' "Broadcast Services"

Ramon Nuez: Why Are ISPs Terrified of Being Reclassified.

We
are weeks away from Genachowski presenting to Congress the National
Broadband Plan. The plan is designed to address the lack of broadband
availability throughout the United States and in many under-served and
economically depressed areas. As the March 17th date grows closer —
ISPs such as AT&T, Verizon, Qwest and the NCTA are launching a
feverish campaign. The crusade is meant to convince the FCC that
reclassifying Internet Service Providers is unnecessary. The FCC is
considering reclassifying ISPs from Title I: Telecommunications Service
to Title II: Broadcast Services.

Il Title 2 include sia i servizi di telecomunicazioni con il "common carrier" (obbligo di trasporto, una sorta di oblligo di accesso all'infrastruttura da parte di ISP competitor), che i servizi broadcast.

Questo e' cio' che mi pare che si possa concludere, ma vorrei avere una opinione da chi è piu esperto di me sulla regolamentazione USA: Google e' sempre stata a favore della Net neutrality, pero' difenderla adesso, con la piega che stava prendendo la FCC riclassificando Internet come Title 2, rischiava di portare regole diverse che avrebbero potuto mettere i bastoni tra le ruote a Youtube e allora, meglio l'accordo Googletrop-Verizonov.

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1 thought on “Youtube, l’editoria video e il Patto Google Verizon”

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