Il Commissario Agcom Mannoni è intervistato sul Sole 24 ore di oggi:
Come sanno benissimo i lettori di questo blog, non è affatto vero che non ci siano regole. Penso che insistere a presentare internet come un ambiente deregolamentato (quando non lo è) contribuisca a diffondere questa idea e conseguentemente a determinare comportamenti illeciti pensando “tanto non ci sono regole”.
Può darsi. Come noto penso anche io che lo spirito delle regole esistenti quando si riferiscono a “hosting” e “caching”, sia messo in crisi dall’attività di Youtube, ma comunque poco importa perchè nella stessa norma Romani di recepimento della Audio Visual Media Services Directive si chiarisce che la giurisdizione non è italiana non avendo Youtube una parte rilevante della propria attività in Italia.
Il provvedimento dell’Autorità, che recepisce il decreto Romani in materia audiovisiva, ammorbidisce molto i primi parametri di regolamentazione delle televisioni su internet, escludendo di fatto tutti i piccoli operatori (si veda il «Sole 24 Ore» di ieri) e facendo scattare la normativa su tetti pubblicitari, tutela dei minori, obbligo di rettifica e registrazione dei programmi solo per quei soggetti con ricavi annui maggiori di 100mila euro e un palinsesto che supera le 24 ore settimanali.
Capiamoci: se uno fa piu’ di 4 ore di video al giorno, che so, uno che riprende dei convegni, delle lezioni, ha gli stessi obblighi di un broadcaster…
Pensiamo davvero che lo spirito della Direttiva Europea, quando limitava l’ambito alle TV via internet che fanno concorrenza alla TV tradizionale, intendesse quelli che fanno 100.000 euro in un anno ? cioè webTV fatte da *2* persone ???
Sarebbe come affermare che il giornalino aziendale è un concorrente della Deagostini!
«Internet non può essere il Farwest spiega Mannoni quindi il nostro
Aridaje.
Infatti, non lo è.
Quindi “microoperatori” sono solo quelli che, su base annua, guadagnano circa la metà di quanto guadagna un Commissario AGCOM?
Siamo proprio certi che questo fosse il senso ?
Si,se fosse basato in Italia, ma essendo basato in Irlanda, il recepimento della Direttiva che hanno fatto gli irlandesi elimina questo dubbio…
In questo post di Giuseppe Portonera è stata riassunta la visione di internet da parte del Governo, Giuseppe si sbaglia di molto?
http://www.pierferdinandocasini.it/2010/12/08/caro-babbo-natale-spiegagli-che-internet-non-e-la-televisione/
“Internet non può essere il Farwest” è vero che non lo è mai stato, ma è anche vero che nel farwest c’era chi ci andava per via delle opportunità anche imprenditoriali che offriva.
Viceversa ci sono nazioni da cui aziende, imprenditori, ricercatori, fornitori di servizi, investimenti e capitali scappano…