Un paese di cretini

… incapaci di fare alcunchè, ed obbligati ad essere insicuri per legge. Cosi' siamo considerati. (in barba alle misure minime di sicurezza)

Ricordate il provvedimento ….

Quella burocrazia per Internet di cui proprio non si avverte il bisogno (aka, serve un brodo party) – a Quinta 's weblog

Questo è un provvedimento del CdM del 22 ottobre scorso. Se vuoi attaccare un oggetto alla rete (non terminale/pc, ma router, switch, ecc), devi essere un installatore iscritto all'albo (per tutto, eccetto ciò che verrà esplicitamente escluso (2.f)) pena sanzione da 15.000 a 150.000 euro

ecco, adesso, nella consultazione pubblica che scade il 15 aprile sono arrivate le esenzioni e sono RIDICOLERRIME

Concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di telecomunicazioni: avviata procedura consultazione pubblica.

1. …gli utenti possono provvedere autonomamente all’esecuzione dei lavori di cui all’articolo 2, comma 2, quando l’impianto interno di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla sua complessità e dalla larghezza di banda offerta dall’operatore di rete, ha una capacità non superiore a dieci punti di utilizzo finale e l’allacciamento dell’impianto stesso alla rete pubblica di comunicazione elettronica richiede il solo inserimento del connettore nel relativo punto terminale di rete.
2. Il solo allacciamento diretto di un terminale ad un punto di utilizzo finale non richiede l’intervento di imprese di cui all’articolo 2, comma 2.

l'articolo 2 comma 2 dice chiaramente che

2. I lavori di installazione, di allacciamento e di collaudo delle apparecchiature terminali di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), numero 1) del decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 198, finalizzati alla realizzazione di un impianto interno di comunicazione elettronica, nonché i lavori di manutenzione o di trasformazione, sono eseguiti dalle imprese titolari di autorizzazione generale per l'installazione e la fornitura di reti pubbliche di comunicazione elettronica per l’espletamento del servizio telefonico accessibile al pubblico conseguita ai sensi dell’articolo 25 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 o da imprese abilitate ai sensi del presente decreto. Sono fatte salve le disposizioni di cui al successivo articolo 10.

"ha una capacità non superiore a 10 punti di utilizzo finale", esclude quindi gli access point

E

richiede il solo inserimento del connettore.

guai a mettere al wifi una password !

METTERSI IN SICUREZZA E' PUNIBILE CON UNA SANZIONE DA 15K A 150K

Dalla lettura della bozza emerge una assoluta volontà di limitare la concorrenza (contrariamente a quello che era lo spirito della direttiva europea recepita) e di creare forti barriere all’ingresso. Il testo non rappresenta affatto la realtà del settore e privilegia una certificazione di competenze su base dimensionale fissando paletti assolutamente improponibili per le piccole realtà. Inoltre viene totalmente ignorata la figura del consulente informatico e si stabilisce che per operare nel settore si debba necessariamente essere strutturati come azienda, con uffici, magazzini e dipendenti.

Da una parte c’è un mercato dove gli operatori chiedono di poter agire senza vincoli assurdi e lasciando al mercato stesso la possibilità di selezionare competenze e merito, dall’altro c’è uno stato che impone regole rigide e fuori dal tempo, con l’unico intento di soffocare l’iniziativa e favorire grandi gruppi e lobby varie.

Progetto APICI.

Nei prossimi giorni valuteremo attentamente la bozza del decreto attuativo in modo da sviluppare una nostra proposta, tuttavia, da una prima analisi ciò che emerge è che questa bozza è totalmente ineadeguata e – soprattutto – non riflette assolutamente la realtà del settore. L’impressione è che ci siano forti pressioni per mantenere e rafforzare lo status quo e per evitare una sana liberalizzazione del mercato.

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35 thoughts on “Un paese di cretini”

  1. Poi quando vengono gli elettricisti “certificati” a farti i lavori non sanno nemmeno cosa sia una LAN, trattano i cavi in fibra come se fossero i cavi dei freni della bici e usano strumenti inadatti per testare i cablaggi.
    Però sono “certificati”.

  2. Grazie Stefano per aver messo in luce questa situazione a dir poco aberrante. Il futuro di questa legge è il medioevo. E’ aberrante che un esperto di sicurezza delle reti (professionalmente riconosciuto) non potrà più mettere le mani su di un router perché dovrà si chiamare l’elettricista.
    Io, ho partecipato ad un case study di una società leader internazionale che produce apparati per il networking, abbiamo realizzato in Italia il primo sistema al mondo di questa tipologia, però da domani non potrò più lavorare. E’ questa la situazione!!!
    Speriamo nell’APICI http://associazione.apici.info/

  3. Il post è assolutamente condivisibile nel contenuto.
    E’ evidente che siamo di fronte all’ennesima aberrante assurdità nazionale e ben venga la segnalazione.
    Tuttavia il titolo del post è davvero infelice e squalifica tutto il resto.
    Essere esperti di tecnologia non esime dal rispetto per il prossimo.
    Chi occupa posizioni importanti nel settore della comunicazione, poi, dovrebbe conoscere l’importanza delle parole…

  4. Scusate, non riesco a capire il senso della frase “ha una capacità non superiore a 10 punti di utilizzo finale”. Cosa vorrebe significare ? Forse che la capacità di gestire la banda dell’apparato in questione non deve essere superiore al 10% di quella che l’operatore di rete rende disponbile all’utente ? Qualcuno mi può cortesemente spiegare ?

  5. Per Professorino Prufesúr :
    e’ la stramba formula addottata dal legislatore per dire “se hai piu’ di 10 porte RJ45 collegate a internet allora hai una rete professionale e ti serve l’installatore”…
    al che il buon quintarelli ha obbiettato “allora niente access point wifi”… perche’ li’ gli RJ45 non li hai ,ma di peer verso internet ne hai anche molti di piu.. non e’ molto valutabile a priori.

  6. @bubba: grazie, ora mi è chiaro, io continuavo a pensare a “dieci punti” come “punti percentuali” . Totalmente demenziale, non c’è che dire. Quindi anche io che ho in casa uno switch da 16 porte dovrò chiamare la ditta specializzata a farmelo (re)installare e configurare ? Grande ! E come controllerebbero, di grazia, che gli utenti finali si adeguino ? Irrompendo in casa/ufficio/azienda di tutti quelli che sono titolari di un accesso ad un servizio di connessione ? Ma pensa te …

  7. A quanto mi è dato capire, *nessuno*, _nemmeno chi ha un modem con la sola porta ethernet_, è “immune” da questo decreto attuativo perchè è generalmente necessario inserire user/password per accedere alla linea ADSL ed dunque si ricade in pieno nel comma 2) dell’art. 2 …
    m3lab

  8. Concordo in pieno con il contenuto del pezzo.
    Ma non ho capito il senso di questa frase dell’APICI:
    “non riflette assolutamente la realtà del settore. L’impressione è che ci siano forti pressioni per mantenere e rafforzare lo status quo”
    Non riflette la realtà o vuol mantenere lo status quo? Delle due l’una, direi.
    (e sempre a proposito dell’importanza delle parole, in effetti se il titolo del post fosse “Un paese di cretini” ti attireresti meno strali)

  9. Questa è follia.
    Anzi no leggere il provvedimento (gloria a chi l’ha partorito!!) è uno spasso, non sapevo che un qualsiasi apparato di rete con più di 10 porte allora sì che è ad uso professionale, che ci volesse un’azienda di almeno 3 persone per poterlo installare, configurare e mantenere (addio consulenti società di persone!) … ah certo, meno male che hanno elencato gli strumenti (si’, proprio i “tools” del mestiere) che deve avere l’azienda abilitata …. per non parlare della snellezza tipica italiana per avere l’abilitazione ….!
    Ma poi come controllano? E se io metto in cascata più apparecchiature che succede? Fanno la somma delle porte?
    Insomma, stando attenti all’importanza delle parole direi che solo un pool di deficienti (in tutte le sue accezioni vedi *) poteva produrre cotanto insieme di assurdità!
    (*) Garzanti linguistica “Deficiente”:
    agg.
    1 Sin. carente, manchevole Contr. sufficiente, completo
    2 (di qualcosa) Sin. sprovvisto, privo Contr. provvisto, fornito; pieno, ricco ï agg., s.m. e f.
    1 (med., psich.) Sin. frenastenico (psich.); (med.) idiota, oligofrenico
    2 (spreg.) Sin. cretino, idiota, scemo, tonto (fam.).

  10. E comunque si parla esclusivamente di: installazione, allacciamento ,collaudo , manutenzione, trasformazione. Mai di “configurazione”. Quindi si persuppone che la specializzatissima azienda, dietro congruo compenso, fornirà, installerà ed allaccerà alla rete gli apparati, verrà mensilmente (dietro compenso ovviamente) a dare una spolverata (“manutenzione”) e lascerà all’utente l’onere di un ulteriore compenso ad altro professionista per la configurazione.
    Ottimo. Così sì che la concorrenza è garantita !

  11. Anch’io concordo in pieno con quanto leggo in questo post, ma pur considerando la reale sostanza e la ratio che l’hanno generato, anch’io avrei scelto un altro titolo 😉

  12. Qualunque cosa, qualificata o sacrosanta che sia, tu possa dire nell’articolo, non posso anndare oltre il titolo e l’introduzione, orribili e INGIUSTIFICABILI.
    Manchi del rispetto minimo che si deve al prossimo, specie se colpito da una malattia, perché la Sindrome di Down, o mongolismo, è una malattia genetica.
    Detto questo, aggiungo che non cambierei nemmeno il dito mignolo di mia sorella, affetta da mongolismo, con un normodotato ignorante.

  13. Ho capito tutto 🙁 (scusate la logorrea, ma di fronte a queste cose ..).
    Leggendo la bozza di regolamento di attuazione, sembra proprio che questi legislatori illuminati considerino l'”impianto di comunicazione elettronica” alla stessa maniera di un “impianto elettrico”, e tentino di legiferare di conseguenza. Ecco allora spiegata la folle idea dei “10 punti di utilizzo finale”: se pensiamo ai “punti luce” di un impianto elettrico, forse (nella ridicolaggine di costoro) la cosa ha una sua logica perversa.
    Se poi (orrore !) i “punti luce” diventano più di 120 occorre addirittura il progetto di impianto redatto e sottoscritto da un progettista abilitato ! (Abilitato a che ? Magari meglio sarebbe che il progetto lo facesse un sistemista di rete .. forse ….).
    Insomma per riassumere, la mia sensazione è che tutto questo obbrorio volesse normare in realtà unicamente la parte di impiantistica ed installazione “elettrica” del sistema, ignorando completamente (chissà se consciamente o meno) la parte sistemistica ed informatica.

  14. Faccia un favore a tutti e in primis a se stesso,cambi immediatamente quel titolo…
    Non credo serva aggiunga altro in quanto la mia richiesta e quanto di piu’ comprensibile ci possa essere…
    Ma nel caso occorressero spiegazioni mi scriva pure e saro’ ben lieto di dargliele…Buona giornata…

  15. Andrea Vigani

    quanto tempo ci vuole prima che capisca che nel mondo reale quel titolo è un insulto? e che il solo fatto di avere utilizzato quella parola come insulto rappresente di per sé un ulteriore insulto? guardiamo il dito? per piacere, lei dovrebbe conoscere l’importanza delle parole.

  16. mi rendo conto di avere offeso la sensibilità di qualcuno e me ne scuso.
    ho considerato la cosa con leggerezza valutando la cosa solo in termini di acrimonia di qualche singolo incline alla zizzania.
    senza capire che la percezione delle persone che si ritengono motivatamente offese è importante.
    ovviamente non era mia intenzione offendere usando un termine desueto per indicare che ci considerano minorati mentali.
    oggi ho iniziato a lavorare alle 730 tra una riunione e l’altra per conoscere persone e strutture e ho iniziato a guardare la mail solo dopo le 20. diversamente sarei intervenuto prima.

  17. Suppongo che il titolo legato all’introduzione del post dai “…” stia a indicare di “come il legislatore veda gli italiani” insultandoli tutti quanti, non considerando che noi “diversamente abili” sappiamo cavarcela bene anche da soli.

  18. Titolo azzeccato, io avrei solo aggiunto “vecchi” 😉
    (tanto per riallacciarmi a “Non è un paese per giovani”)
    btw, in bocca al lupo per la nuova avventura.

  19. Vi invito a leggervi il documento:
    http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/Dip_Comunicazioni/Bozza_DM_attuativo_dlgs_198-10.pdf
    Se fossimo in un film di Fantozzi direi che questo testo di decreto è una “boiata pazzesca” ma purtroppo non è un film ma realtà
    una chicca su tutte l’Art.9 (controlli) dove
    recita: ”
    1. L’utente consente l’accesso ai propri locali al personale del competente Ispettorato territoriale del Ministero munito di tessera di riconoscimento, nelle ore diurne dei giorni lavorativi, per la verifica sugli impianti interni di comunicazione elettronica e sulle apparecchiature terminali collegate.
    2. Fatte salve le disposizioni di cui al successivo articolo 10, qualora durante le verifiche di cui al comma 1 si accertasse che l’impianto interno di comunicazione elettronica sia stato realizzato da un soggetto privo della prescritta abilitazione, l’Ispettorato, oltre a comminare al soggetto che ha realizzato l’impianto interno di comunicazione elettronica la sanzione amministrativa di cui all’articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 198, diffida l’utente a ricondurre a conformità l’impianto stesso entro il termine di 60 giorni. …. ”
    come dire che lo stato per tutelarmi dal furto di tanto in tanto mi fa una perquisizione in casa per accertarsi che nessuno mi abbia rubato e se scopre un furto mi DIFFIDA a porvi rimedio …. GRANDIOSO E LUMINOSO ESEMPIO di presa per i fondelli del liberismo
    meditate gente …. di qualunque schieramento vi riteniate di essere
    perchè, citando la metafora “prima-di-tutto-vennero-a-prendere-gli-zingari”, di questo passo (se già non l’hanno fatto) prima o poi toccheranno anche i vostri interessi 🙂
    Saluti
    Dino Bortolotto
    Presidente Assoprovider

  20. Se non sbaglio uno dei requisiti per essere un titolare di autorizzazione all’installazione e’ avere la scala sopra l’automobile… (davvero)

  21. è triste che il titolo originale abbia riscosso più interesse del contenuto del post.
    discutere di forme anziché di contenuti è segno del passaggio che abbiamo fatto come Paese dalla sofisticazione al sofismo, e non è un bell’indicatore.
    ho il sospetto che siamo diventati un paese di diversamente coerenti.

  22. Giovanni Vallesi

    Appare evidente che la bozza di decreto è un cut&paste del vecchio D.M. 314/92 con tentativo di “adeguamento” al nuovo millennio.
    Lo status quo cui si riferisce APICI è probabilmente quello generato da quella norma, un gruppetto di aziende autorizzate che spesso non sono all’altezza di gestire un sistema TLC che vada oltre le tecnologie a commutazione di circuito; lo stesso gruppetto che oggi con questa norma vorrebbe ingessare il comparto ICT e rubare (per legge) il lavoro agli elettricisti che installano anche sistemi video ip ed ai professionisti del networking.
    Avevo già scritto una disanima della bozza su questo sito che segnalo per chi volesse raccogliere le idee e scrivere al ministero:
    http://www.consulenti-ict.it/Area-Legale/Adeguamenti-Norma-di-Legge/in-arrivo-la-nuova-norma-per-linstallazione-di-impianti-e-terminali-di-telecomunicazioni.html
    Due briciole di storia per chi è tentato di buttarla “a colori”, mi sembra ci sia quasi caduto Bortolotto 🙂
    – 1992, il d.m. 314/92 a firma Martelli viola la direttiva 88/301/CE.
    – 2008, con il d.l. 37/2008 a firma Bersani si poteva correggere il tiro, invece si *specifica* (at.2, c. 1, lett. f) la validità del d.m. 314/92.
    – Oggi, la bozza in questione del governo in carica è in aperto contrasto con la 2008/63/CE.
    Mi pare un bell’arcobaleno, la lobby degli impianti tlc sembra essere decisamente super partes, più forte di qualsiasi compagine politica.

  23. 1 punto = 1 porta? E il multiplexing?
    Forse bisognerebbe avere dei legislatori qualificati prima di qualificare gli installatori.
    La direttiva 2008/63/CE in effetti dice l’esatto opposto:
    […] qualsiasi diritto speciale che direttamente o indirettamente limiti il
    numero di imprese autorizzate ad importare, commercializzare, allacciare,
    installare e provvedere alla manutenzione di detti apparati, rischia di
    produrre effetti aventi la stessa natura della concessione di diritti esclusivi.
    […] Di conseguenza, è necessario abolire tutti i diritti esclusivi che ancora esistono
    Lasciatemi dire che –visto che questa gente l’abbiamo votata noi–
    IL TITOLO DI QUESTO BLOG È ASSOLUTAMENTE CORRETTO!

  24. Siamo alle solite, in un paese in cui lavoro non si trova o se si dovesse trovare occorre lavorare a stipendi da fame, quelli che si mettono in proprio devono lottare con tasse vicine al 50 % una crisi mai vista finora e se questo non bastasse con delle leggi assurde che ti costringono o a chiudere o a rischiare multe fino a 150.000 Euro.
    GOVERNANTI SIAMO AD UNA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE DEL 30 % SVEGLIATEVI !!

  25. Bisogna reagire e non subire passivamente questa cosa. Cercare di fare parlare della notizia, sensibilizzare chiunque, usare facebook, usare qualsiasi mezzo per fare capire che è un qualcosa di “pazzesco”. La reale portata a mio avviso è devastante.
    E’ necessario cercare di sensibilizzare in qualche modo l’opinione pubblica e far capire che questa legge mette di fatto fuorilegge tutti.
    In ogni azienda (e forse casa) cè e ci sarà un piccolo hub/switch messo senza “certificazione”.
    Va sottolineato il rischio per le aziende, non bisogna fare l’errore di pensare all’utente casalingo che non si può installare il proprio router adsl (chiunque sa che mai verranno a controllare in una casa), egli non avrà mai problemi ma serve a spostare l’attenzione dal reale problema. Tutte le reti saranno di fatto fuorilegge.
    p.s. quante aziende informatiche chiuderanno se questa norma venisse applicata veramente in questo modo?

  26. @Giovanni: proprio perché noi con i “colori” non abbiamo nulla a che spartire ti aggiungo un altro briciolo di storia … Assoprovider (che si interfaccia con qualsiasi forza politica senza alcun pregiudizio ma solo chiedendo FATTI veri e non annunci demagogici) a partire dal 2006 ha chiesto a più riprese a Gentiloni di operare per l’abrogazione integrale del DM314 … ma c’era sempre qualcosa di più urgente da fare !!
    Quando poi è cambiata la compagine politica abbiamo chiesto la medesima cosa al ministro Romani (novembre 2008) … era sul suo tavolo e la firma era solo questione di ore!!!
    Se non ci svegliamo e la smettiamo di credere alla propaganda solo perché chi la sta facendo è di un colore che ci piace e non mandiamo a casa per “sempre” chi non si dimostra degno ed all’altezza di un compito istituzionale (perché SERVE NEI FATTI sempre e solo gli interessi di pochi a danno dell’interesse di molti) siamo destinati alla disfatta economica … la differenza la fanno le persone e vanno bene di qualunque colore purché siano oneste e capaci !!!

  27. E incredibile.. Non si può dire più nulla perchè in tutti i modi qualcuno si offende..
    Finirà che si potranno pubblicare solo pagine bianche o buoniste..
    ..E comunque qualcuno lo troverà offensivo..

  28. Cretino nel senso psichiatrico è desueto, è solo un insulto generico. Non posso credere che il post fosse così, essenziale, inequivocabile nel suo voler dire semplicemente inaffidabili, incompetenti, visti in modo paternalistico. O è stato cambiato o i commentatori qui c’hanno l’offesa facile…nessuno sa dire se è passata? Diavolo, come siamo esperti a rendere fuori legge le cose innocue e a lasciar stare quelle pericolose. C’è poi una tendenza sadica a rendere inadeguato di punto in bianco quello che tutti hanno sempre avuto e sempre fatto senza problemi di fatto. Ecco che l’Italia diventa un paese di persone non a norma, continuamente ricattabili su di una serie di sottigliezze che nessuno conosce integralmente. Perennemente bersagliabili, multabili, contestabili dal notabile di turno che tira fuori la leggina, il comma, ecc. e trova il pelo nell’uovo…non perchè gli interessi ma perchè visto che personalmente gli stai antipatico…Vergogna!Queste leggi tolgono credibilità al paese!Non voglio più sentire questi stessi politici lamentarsi dello scarso senso di legalità degli altri, mai più, finchè non presenteranno leggi degne di regolare la realtà effettiva, non concepite per il villaggio dei puffi!

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