Eccesso di zelo ? (non posso pensare ad un nervo scoperto di Telecom)

L'associazione Puntoit (cioè il bravo lobbista di Telecom a Bruxelles, Luigi Gambardella, fondatore, socio quasi unico, da sempre presidente unico e caro leader di PuntoIt) rende noto alle agenzie che ETNO (l'associazione degli operatori di tlc europei incumbent, di cui Luigi stesso è presidente) avrebbe mandato una "denuncia" (!) al commissario Kroes (!!) circa un emendamento (!!!) presentato in parlamento al decreto semplificazioni.

(ANSA) SEMPLIFICAZIONI- EMENDAMENTO TLC; OPERATORI DENUNCIANO A UE
Spiega la nota che ora il testo dell'emendamento è al vaglio dell'esecutivo comunitario (!!!!) e, se dovesse essere incompatibile, determinerebbe una procedura di infrazione nei confronti dell'italia (!!!!!)

altra cosa è che Luigi abbia mandato una cosa e che gli abbiano risposto "prendiamo nota". (come fanno con tutte le segnalazioni)

(ANSA) SEMPLIFICAZIONI: EMENDAMENTO TLC; OPERATORI DENUNCIANO A UE.

Press Corner 2012Però, sul sito di ETNO, di tale comunicato non c'e' traccia

Chissà cosa ne penserebbero i soci di ETNO se per caso si verificasse che il Presidente dell'Associazione europea usasse il nome di ETNO per una campagna nazionale che tocca esclusivamente gli interessi privati del datore di lavoro del presidente stesso…

Mi fa sorridere l'idea che si paventi una procedura di infrazione per un emendamento (!!!!!!) con tutti gli emendamenti, anche i piu' assurdi, che vengono presentati, tantopiù che ciò dovrebbe avvenire dopo un procedimento che porti a verificare se una legge (dopo essere stata approvata dal parlamento) è effettivamente contraria ad una direttiva comunitaria e dopo un iter che, solo alla fine di un altro lungo procedimento, porterebbe alla procedura di infrazione e quindi alla sanzione

Oltetutto l'emendamento in questione non avrebbe alcun effetto diretto, in quanto sarebbe AGCOM a dovere attuare quanto dispone (per cui non e' cosi' pacifico nemmeno l'esito).

Anche nel merito non è che sia così pacifico che sarebbe contrario alla norma comunitaria; in francia è dal 2008 che hanno fatto cosa simile demandando ad ARCEP la regolamentazione definitiva e "non risulta" ci sia stato alcun provvedimento da parte della commissione europea.

Dato che la manutenzione dei fili è comunque subappaltata da Telecom, il fatto che si possano usare fornitori diversi (o magari anche gli stessi (non sono poi molti) con committenti diversi) non dovrebbe cambiare nulla; invece di essere un costo per telecom sarebbe un costo per gli altri operatori… (questi importi devono essere orientati al costo quando rifatturati all'ingrosso da Telecom ad altri operatori, quindi, che differenza c'e' ?)

Non riesco a capire il senso di una tale reazione, a meno che non sia un eccesso di zelo da parte di Luigi…

Però è strano che si agiti anche il presidente Calabrò:

Il presidente Corrado Calabrò – scrive il quotidiano – avrebbe inviato una lettera al ministro dello Sviluppo Corrado Passera per segnalare il conflitto istituzionale sulla vicenda (spetta all’Authority e non al Governo decidere sulle questioni di interconnessione) e per evidenziare il rischio di procedura di infrazione per l’Italia da parte della Ue.

Anche qui non posso che restare sorpreso…

magari ero distratto e non ho capito o mi sono perso qualche passaggio e le Authority adesso stanno sopra al Parlamento…. l'emendamento non è del governo ma di un parlamentare ed è il parlamento chiamato ad approvarlo o respingerlo e se non ricordo male il Parlamento è sovrano…

Poi leggo sul Corriere delle Comunicazioni tutte le dichiarazioni delle vare parti in causa e rimango ancora più colpito. Non capisco proprio se è eccesso di zelo o se c'e' un nervo scoperto, ma non riesco a capire in tal caso quale possa essere.

If you like this post, please consider sharing it.

11 thoughts on “Eccesso di zelo ? (non posso pensare ad un nervo scoperto di Telecom)”

  1. anche BEREC nella lista dei “paladini” contro la liberalizzazione della manutenzione delle reti in unbundling!
    mentre l’ECTA è convinta invece che questa iniziativa stimoli la concorrenza senza infrangere nessuna norma.

  2. Direi che la policy non è linkata, non è legittimo supporre che l’obbligo di informativa sia stato rispettato.

  3. Ciao!
    Nella mia modesta esperienza con le Powerline non si è mai reso necessario utilizzare alcunchè fosse proveniente dai supporti ottici trovati nelle confezioni degli apparati.
    Ancora, da “manuale”, questi andrebbero messi direttamente nelle prese principali e non a vallo di ciabatte o prese e similari, proprio per evitare una perdita di segnale / filtraggio della tensione e quindi del segnale trasmesso.

  4. Per default, condividono la stessa chiave di crittografia presettata dalla fabbrica e quindi dovrebbero andare al primo colpo. Se ne aggiungi altri alla rete serve l’utility per settare una chiave uguale su tutte le unità. Pertanto si dovrebbero comportare come un hub/switch in presenza di + di 2 untità.
    Io uso delle powerline Netgear da 150 Mbit/s e vanno piuttosto bene. Sempre stabili non come il wifi che cambia sempre velocità.

  5. Non sapevo che i salvavita filtrassero le powerline.
    Un paio di anni fa testai una coppia di powerline di prima generazione (85 Mbps) e mi andava dall’appartamento alla cantina passando dal quadro salvavita dell’appartamento (abito in un condominio di diversi piani).
    Ho sempre desiderato provare il nuovo standard a 500 sperando di avere 10-20Mbps stabili reali ma senza la possibilità di provarli prima dell’acquisto rischio di fare una spesa non piccola per poi usarli come fermacarte.
    Magari tenterò il salto quando l’anno prossimo usciranno i primi gigabit. 🙂

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *