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I primi due links indicati con la parola “qui” sono identici. Probabilmente con il secondo intendevi riferirti a questo post:
http://blog.quintarelli.it/blog/2011/01/guest-post-qualche-riflessione-sui-nuovi-regolamenti-dellagcom-prof-pollicino-univ-bocconi.html
Colgo l’occasione per augurare a Te ed ai Tuoi lettori di trascorrere delle buone festività pasquali.
grazie. in effetti e' sbagliato.
Caro Quintarelli, prudenza prudenza prudenza: non credo che questo annuncio possa significare un autentico “u-turn” in una qual certa vocazione “parassitaria” di YouTube e Google. Provo a riassumere la dinamica. Ricordiamoci che Google (YouTube) e Paramount (Viacom) si scontrano ancora nei tribunali statunitensi per vertenze del valore di oltre 1 miliardo di dollari. Questo accordo è quindi anche il frutto di una “mediazione” tra contrapposte strategie commerciali. Il nuovo servizio Google Play Music implementato nel Play Store di Google tra poco dovrebbe cominciare ad essere attivo anche qui in Italia: Google Play Music / YouTube Rentals consente di noleggiare e vedere film in alta risoluzione direttamente sul terminale, ad un prezzo tra i 2 ed i 4 dollari (la fruizione deve avvenire entro 24 ore). Paramount Pictures ha definito un accordo con Google, mettendo a disposizione ben 500 film sia direttamente sul Play Movies del Play Store sia su YouTube. Si ricordi che Google ha già definito accordi con altre 5 “major” (soltanto la 20th Fox – che appartiene a News Corp – resiste), ed in Usa è possibile videonoleggiare circa 9.000 titoli attraverso questo “medium”. Comunque condivido la tua tesi: “è sempre più difficile sostenere che la Audiovisual Media Services Directive non si applichi a YouTube”. Ma se saranno convinti anche a Mountain Wiews?! Si nutrono dubbi. Cordialmente. Angelo Zaccone Teodosi ( a.zaccone@isicult.it ) Roma, 7 aprile 2012
indubbio. volevo scrivere qualcosa sulla vicenda viacom-YT ma devo prima leggere tutto e la famiglia mi ammazzerebbe…
Forse non ho capito, Google e Youtube sarebbero parassiti? Di cosa?
Il riferimento e’ al caso Viacom-Youtube, leggi qui : http://is.gd/tqEui5 http://is.gd/RFTLnZ http://is.gd/Ycz5Rw
Grazie della segnalazione, molto interessante.
Segnalo un’analisi più prudente da parte di Robert Graham: http://erratasec.blogspot.it/2012/05/bogus-story-no-chinese-backdoor-in.html
(e complimenti per l’ottimo lavoro!)