Corriere Della Sera – Corriere Della Sera – 24 mar 2010 – Telecom rinvia ancora i conti Aspetta una perizia su Sparkle

Questa assemblea non me la perdo.. (come non mi sono perso le precedenti)
Corriere della Sera:

MILANO Slitta ancora l’approvazione dei conti di Telecom Italia per il 2009 e del piano strategico per il triennio 2009-2012. Il presidente del gruppo, Gabriele Galateri di Genola, e l’amministratore delegato Franco Bernabè proporranno al consiglio d’amministrazione, che si riunirà comunque il 25 marzo, il rinvio delle decisioni al 12 aprile, ultimo giorno utile per poter mantenere la convocazione dell’assemblea degli azionisti il 29 aprile.

A determinare il nuovo stop è sempre il caso Sparkle, la società controllata che, insieme a Fastweb, è sotto accusa per evasione dell’Iva per oltre 365 milioni di euro. E che ha già dovuto subire il sequestro di 300 milioni da parte dell’autorità giudiziaria. Nella nota emessa ieri sera, Telecom lega il rinvio del via libera al bilancio proprio alla necessità per il consiglio di amministrazione di poter esaminare «le risultanze delle consulenze tecnico-legali attivate su Sparkle». Una richiesta in questo senso sarebbe arrivata anche dalla Sec, l’organismo di vigilanza dei mercati finanziari americani.

Ma lo slittamento permetterà al board anche di conoscere gli sviluppi della richiesta di commissariamento di Sparkle avanzata (anche per Fastweb) dalla Procura di Roma. La prima udienza è stata infatti convocata dal giudice per le indagini preliminari Aldo Morgigni il prossimo 7 aprile.
…Molto preoccupati, soprattutto per lo slittamento del piano industriale 2009-2012, appaiono i sindacati. «Il rinvio alimenterà ulteriori incertezze sottolineano le associazioni di categoria di Cgil-Cisl-Uil . Telecom non può restare per mesi senza strategie, senza far sapere il livello di investimenti e le prospettive di migliaia di lavoratori»

Una mossa strana, vedremo cosa diranno i giudici, ma mi pare un segno di non grande tranquillita’.
Corriere della Sera:

ROMA Una cauzione per evitare il commissariamento. È la proposta
avanzata da Fastweb in vista dell’udienza del 7 aprile davanti al gip
Aldo Morgigni. La società, dopo aver offerto di nominare un soggetto
esterno che verifichi le procedure di controllo, ieri ha aggiunto di
voler garantire la copertura dell’eventuale profitto illecito, 38
milioni per la procura. Fastweb verserebbe dunque una cifra che, per
ora, non ha specificato.

Mucchetti ha si’ scritto cose critiche, ma non mi pare che lo facesse poi tanto assiduamente… C’era chi criticava piu’ di frequente, IMHO.
Repubblica.

«Come reagì – chiede Zanchetti a Tronchetti – quando venne a sapere che
Mucchetti era stato assunto come vice direttore al Corsera?». Risposta:
«Me lo disse il dottor Romiti e poi me lo disse il dottor Folli… Il
dottor Mucchetti scriveva, prima, su l´Espresso e aveva tradizionalmente
scritto, sempre, cose negative, ma io apprezzo anche chi scrive cose
negative. E li ho avuti, anche, come collaboratori a La7. Il dottor
Romiti mi disse: “Non è congeniale al Corriere, ma è bene avere anche
gente come il dottor Mucchetti” e io non feci nessun commento… Il
dottor Mucchetti ha potuto scrivere libri, mentre io ero nel sindacato
Rcs, scrivere articoli e partecipare a convegni, dicendo cose che non
condivido e che sono, secondo me, molto lontane dalla verità. E non ho
mai fatto un intervento, uno che sia uno, contro Mucchetti». Ma
Zanchetti insiste: «Neanche con il dottor Folli si lamentò?».
Tronchetti: «Col dottor Folli dissi le stesse cose che avevo detto a
Romiti». L´avvocato incalza: «Non si lamentò? Non disse di pensarci
meglio?». «No, era una cosa fatta… Non sono stato consultato per
sapere se ero favorevole o contrario».
È a questo punto che
l´avvocato Zanchetti estrae dal cilindro le testimonianze di Folli e
Romiti, raccolte attraverso le indagini difensive: «Entrambi mi hanno
detto che lei è stato l´unico a lamentarsi». Tronchetti: «No no… Chi,
Folli ha detto che mi sono lamentato?». E l´avvocato: «Folli disse
letteralmente che lei gli disse di pensarci meglio e Romiti pure, che
lei si sarebbe lamentato». Tronchetti: «No, io ho sempre detto la stessa
cosa all´uno e all´altro: che loro avevano deciso e che la persona, a
mio giudizio, non era congeniale a quella che era la storia del Corsera:
veniva da un mondo diverso, che era quello dell´Espresso, e ci sono
sempre state, diciamo, delle diverse visioni di quella che era
l´informazione… non mi opposi in nessun modo, né dissi nulla contro la
persona».
Zanchetti sottolinea poi il fatto che l´intrusione
informatica nel computer di Mucchetti avvenne dopo un articolo critico
nei confronti di Tronchetti. Ma per l´ex presidente Telecom quegli
articoli erano all´ordine del giorno: «Mucchetti non ha mai mancato di
scrivere cose sbagliate, che gli sono state contestate. Io non ho più
voluto parlargli, da ben prima che entrasse al Corriere della Sera».
Zanchetti: «A ruota, proprio nel momento in cui il dottor Mucchetti
interloquiva con i suoi collaboratori in Telecom, per questo articolo
sono stati fatti pedinamenti e perquisizioni…». Tronchetti: «Guardi,
se fosse stata fatta l´intrusione un mese prima, sarebbe stata a ruota
comunque di un articolo del dottor Mucchetti».
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