Dai giornali di oggi, domenica 15

Messaggero: Si procede verso lo scorporo della rete, per la concorrenza, non per gli stranieri.

ROMA. Governo e Autorità per le Tlc procedono sullo scorporo della rete fissa di Telecom. E questo non rappresenta «un’interferenza» nei meccanismi di mercato, assicura il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni…
Lo snodo centrale della vicenda passa attraverso il rafforzamento dei poteri dell’Authority per le telecomunicazioni per consentire una trattativa con Telecom e, se questa non bastasse, «per indurre la controparte a fare un accordo», come spiega il presidente dell’Agicom Corrado Calabrò….
Un processo questo che piace anche agli operatori. «Sì alla separazione della rete per evitare posizioni dominanti e incentivare gli investimenti», afferma l’Ad di Fastweb, Stefano Parisi. E il numero uno di Vodafone Italia, Pietro Guindani va oltre: «È benvenuto un intervento che rafforzi i poteri dell’ Autorità, ma la liberalizzazione della rete fissa è incompiuta e la dominanza di Telecom Italia si trasferisce al mobile. La fusione societaria tra Tim e Telecom sta inquinando la telefonia mobile»

Kataweb News: Intesa non solo a sostegno di John Doe e Nacho Sanchez!

Il gruppo Intesa Sanpaolo sta "valutando varie possibilita’  riguardo all’acquisizione di una quota di Olimpia, la holding che controlla il 18% di Telecom Italia.

Repubblica: John Doe più tiepido, nacho interessato solo a TIM Brasil, Mediobanca insiste sulla scissione Pirelli

gli uomini del colosso texano, a quanto si apprende da fonti vicine al negoziato, sembrano molto più tiepidi rispetto a un paio di settimane fa… Il dibattito che si è aperto a livello politico sulla separazione della rete e sul suo accesso a operatori terzi comporta non pochi problemi in termini di valutazione complessiva dell´azienda. Problemi che gli avvocati devono poi trasferire a livello contrattuale.
Più determinati ad andare sino in fondo sembrano invece i messicani del gruppo guidato da Carlos Slim. Interessati fin dall´ottobre scorso all´acquisto di Tim Brasil, per la quale avevano messo sul piatto fino a 10 miliardi di euro, ora cercano di arrivare all´obbiettivo sudamericano passando dalla porta di Olimpia. Una strada che comporta minori sforzi in termini di esborso monetario ma una maggiore sensibilità "politica" dell´affare…. Se invece l´offerta non dovesse vedere la luce allora il potere contrattuale di Tronchetti Provera diminuirebbe paurosamente fino magari a dover accettare quella soluzione che finora ha respinto con forza, la scissione di Pirelli.

L’Opinione: Bruxelles dice: la rete va separata, ma per rimediare ai SERI PROBLEMI di concorrenza in Italia

Non è affatto piaciuto a Bruxelles il modo con cui molti quotidiani italiani, ma soprattutto la Rai, hanno dato per scontato l’assenso della Commissione Europea allo scorporo della rete di Telecom Italia. … il Ministro Gentiloni – prosegue la nostra fonte -, ha fatto presente che è possibile imporre la separazione funzionale della rete, ma questo solo per rispondere ai seri problemi di concorrenza che ha il vostro paese nel settore delle tlc.

La Padania: I sindacati: Telecom a chi investirà e no a stranieri su un asset strategico

Ma l’attacco più duro arriva dal sindacato. Da una parte il Segretario Generale Uil, Luigi Angeletti per il quale la proprietà di Telecom «va data a chi è disposto ad investire soldi»; dall’altra Guglielmo Epifani che si scopre difensore dell’Italianità. Il Governo, ha detto il numero uno Cgil, «è in difficoltà» ma c’è «ancora spazio per soluzioni italiane. Chi sostiene che se Telecom finisce in mano straniera si crea un problema legato a una rete strategica dice assolutamente il vero. Dopo il caso Rovati il Governo è in difficoltà.

Il Foglio: La Repubblica esagera, a Benetton la vicenda ricorda Autostrade, la rete varrebbe 10 miliardi, critica al governo, Banca Intesa appoggia una tattica governativa ?

I colloqui fra la banca guidata da Corrado Passera e i tex-mex proseguono. Il rallentamento, al momento, non giustifica i toni allarmati usati da Repubblica, ….
Sul fronte dei venditori si registra la preoccupazione crescente dei Benetton che temono, ogni giorno di più, una riedizione in chiave tlc della telenovela Autostrade-Abertis. Gli indizi non mancano.

Beh, se hai due infrastrutture che sono un monopoli naturali e in più infrastrutture strategiche del Paese, qualche minima somiglianza ci puo’ essere, no ? Sarebbe incoerente chi cambia idea, IMHO-

Il più evidente è il comportamento del ministro Antonio Di Pietro che, dopo aver invocato interventi dirigisti, ha ripiegato sull’argomento degli investimenti necessari per l’ammodernamento della rete Telecom, che ammonterebbero a circa 10 miliardi di euro, cifra già fatta dal collega Pierluigi Bersani e che curiosamente corrisponde alla valutazione dell’infrastruttura fatta dagli analisti.

Quali sarebbero questi Analisti ? mah. A 10 miliardi di euro la rete fissa la compro io. Trovo subito chi me li da.  e comunque si parla di due cose diverse. Una è la rete vecchia che è necessaria per costruire la rete nuova ed un’altra è appunto la rete nuova. una valutazione tra i 700 e i 1500 euro per edificio passato. Io credo che la verità starà più verso i 1500 euro. mettiamo 1100, per 12 milioni di edifici (quindi non tutti) = 12 miliardi di euro.

Simile anche l’atteggiamento del governo che da un lato professa rispetto per il mercato e dall’altro si prepara, come annuncia il ministro Paolo Gentiloni, a inserire in un ddl un emendamento (su cui aleggia una maliziosa fumosità) che impatterà sulla rete, con l’attribuzione di maggiori poteri all’autorità delle tlc e forse con la fissazione di un termine oltre il quale, se l’operatore e l’autorità non avranno trovato un accordo, quest’ultima potrà intervenire con la separazione d’imperio.

Stessa situazione che c’era in UK. (che, se ricordo bene, passa per essere un mercato bello aperto..)

Tra i venditori affiora la preoccupazione che Passera e Prodi stiano giocando la stessa partita. Il primo con il compito di stancare i tex-mex e il secondo con quello di porre ostacoli legali.

Considerazione interessante.

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