Ministro Fioroni, non prova un po’ di imbarazzo ?

Non riuscivo a credere a questa news di punto Informatico.

Ma forse è peggio di quanto sembri a prima vista.

"d’altra parte è cosi"

Link: Ministero della Pubblica Istruzione.

PIANO TRIENNALE PER IL BENESSERE DELLO STUDENTE

Nell’ambito di quanto previsto dal piano nazionale promosso dal Ministero della Salute “Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari” sono in fase di realizzazione le seguenti attività:

1. Presentazione delle linee guida nazionali congiunte rivolte agli operatori della scuola e della salute per

  • prevenire l’obesità e i disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia)
  • prevenire i fenomeni di dipendenza (droghe, alcool, tabacco, farmaci, doping, internet) in collaborazione con il Ministero della Solidarietà Sociale
  • prevenire i  disturbi psicologici;

Nel file "Tabella azioni", l’unico riferimento a Internet é

"Intesa in corso con la Polizia Postale per effettuare il monitoraggio della rete Internet ed altre iniziative per la sicurezza informatica nelle scuole"

Mi piacerebbe saperne di piu’.

Domanda: negli USA, il "monitoraggio di internet nelle scuole" chi lo fa e per cosa ?

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7 thoughts on “Ministro Fioroni, non prova un po’ di imbarazzo ?”

  1. Vorrei ricordare che il Ministro Fioroni ha staccato anche la spina a Internet nelle scuole. In altre parole ha tolto i finanziamenti per la banda larga, che ora sono tutti a carico di ogni istituto scolastico.
    Quindi:
    1) ha tolto i finanziamenti
    2) Internet crea dipendenza
    I conti tornano…
    🙁 dar

  2. Andrà a finire che le scuole si collegheranno agli Access Point di Fon nelle vicinanze… ehehe! 😛
    Tralasciando gli umorismi: ma il ministro si è mai guardato ingiro, anche solo a livello europeo!
    Gli studenti delle scuole sono tutti drogati di internet? Mah…
    Ciao! 🙂

  3. Io i miei bimbi (per ora solo il maggiore per questioni d’eta’) li sto mandando alla Deutsche Schule a Milano: la scuola pubblica tedesca. Internet è di default presente nelle classi superiori, non e’ demonizzata, e’ uno strumento didattico. Si comunica scuola / genitori via web. Avevo cercato di convincere mia moglie a iniziare con la scuola pubblica, per mille ragioni. Ma alla luce di Pisanu, Moratti e adesso Fioroni, molto meglio la scuola tedesca.

  4. Perchè non proibire i fumetti e le figurine? E la dipendenza dall’onanismo?Ridurrebbe le spese oculistiche…
    E già che ci siamo perchè non eliminiamo i disturbi psicologici dalla fastidiosa dipendenza dalla libertà di pensiero e di espressione?
    Non posso crederci… datemi un pizzicotto.

  5. Ovviamente non sono d’accordo nel considerare Internet una droga. Ma. Ma fino ad un certo punto. Sicuramente l’uso negativo che ne fanno molti bambini e ragazzi, soprattutto se “in branco” (gruppi non li si possono nemmeno più chiamare) è aberrante. Forse qualche URL bloccato dai firewall nelle scuole (e nelle case) va messo. Più d’uno.
    Chi ha figli in età scuola dell’obbligo penso possa capirmi.
    Non solo, ma sempre più Internet sta sostituendo la TV nella funzione di baby-sitter alternativo. Peccato che la TV, per schifosa che sia, lascia solo una certa libertà in termini di numero (lasciando perdere le “tipologie”) di contenuti; Internet è, ovviamente, illimitato. Bene per chi è capace d’intendere e di volere, meno bene per bimbi ed adolescenti, soprattutto quei ragazzetti in età tali per cui il cervello è ancora pressocché non formato dal punto di vista del libero arbitrio e della capacità di analisi di quello che gli si para davanti.

  6. io ho una figlia di 7 ed una di 4. quando sara’ il momento mettero un sistema di parental control e soprattutto un logger di tutto (almeno per un po’ di anni).
    mettere dei filtri di questo genere, lo capisco.
    dire che crea dipendenza, proprio no, anche perche’ le dipendenze citate sono fisiche.
    ricordo nel 1983, quando ero appena rientrato in italia, un articolo di un noto settimanale che parlava di una “nuova dipendenza” da personal computer, la “ciberfilia”. me lo ricordo perche’ mi presero per i fondelli per mesi.

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