Vodafone e la discriminazione tariffaria

Mi segnala Pietro e apprendo da Massimo di questo articolo su The Register: Vodafone’s new pricing model excludes VoIP and P2P.

Vodafone’s new pricing model for data comes in on 1 June and at a glance seems fair enough – if you use less than 0.5MB in a day you’re charged at a penny for every 5KB you use (£2 a MB), go over that and the next 14.5MB is free, then you’re back to a penny for every 5KB used.

buoni prezzi per il collegamento a Internet (tradotti su Voipblog.it)

…Slipped in to the conditions of use is a clause stating that VoIP and peer-to-peer services (P2P) are excluded from the offer, billed separately at £2 a megabyte, with a minimum of 5 pence per session.

P2P e VoIP tariffati separatamente a prezzi alti. Un chiaro esempio di discriminazione tariffaria come quella che ipotizzavo nell’agosto scorso. (il sottotitolo dell’articolo era "Per le aziende è cruciale che i gestori di network non impongano vincoli tecnologici o economici")

Questo riportava Mante, e mi sono chiesto, ma come fanno a identificare il traffico P2P e VoiP ? (basta che si usi la porta 80 e si faccia un minimo di cifratura).

Infatti…

Skype is listed as an example of a VoIP service, but the definition of P2P is much broader, including "instant messenger services, text messaging clients, or file sharing".

A parte la mail e il web, tutto il resto e’ P2P ?

Vodafone won’t comment on how it’s going to identify such traffic, though there are concerns that anything other than web browsing might be considered peer-to-peer and thus be subject to the separate charge.

Parrebbe di si…

Encrypted connections could well fall foul – it would be impossible for Vodafone to identify the application being used, leaving anyone regularly and securely checking email open to high charges.

Ma allora chi usa le VPN cifrate per guardare la posta, finisce che viene ritenuto anch’esso "traffico P2P" ?

Come fa una società come Cisco a vendere apparati agli operatori telefonici che "gli consentono di esaminare il traffico e filtrarlo, facendolo pagare differenziatamente" e nel contempo, a vendere alle aziende sistemi di VPN "che gli consentono di mantenere risevato il traffico effettuato ?"

Per me questa offerta di Vodafone è una stupidaggine e avrà vita breve, rischiando di essere un boomerang nella comunicazione.

Certo, il problema resta. E’ che questi non hanno ancora capito che NON SONO PIU’ OPERATORI TELEFONICI.

Cambiare sesso è difficile. Molto.

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6 thoughts on “Vodafone e la discriminazione tariffaria”

  1. Interessante. Concludo all’inizio: mi sembra l’ennesima strxxzata di qualcuno che si occupa di marketing e nn ne capisce niente di tecnologie. Voglio vedere come mi dimostrano che il mio traffico web https verso l’home banking e’ p2p e non web.
    Basterebbe fare un po’ di web “estremo” (https, youtube, etc) con un notaio che certifica il tutto. Lasciare al notaio la scheda e poi aspettare la bolletta. Se arriva tariffazione P2P alora .. bingo!
    (memento x Mario: bisogna leggere i contratti di quei cazzbuboli usb HDSPA Vod che abbiamo in ufficio)

  2. –Voglio vedere come mi dimostrano che il mio traffico web https verso l’home banking e’ p2p e non web.–
    Mai sentito parlare di DPI (deep packet inspection)e disposistivi come Allot e Sandvine ?

  3. Gianluca, è palese che tecnicamente non funziona e, come dice Stefano, questa impostazione avrà vita breve. Ma non credo che l’obiettivo di Vodafone sia di sostenere questa posizione a tempo indeterminato… piuttosto di sostenerla “il più possibile”… di fare si che “breve” sia più duraturo possibile.
    Cioè: io e te magari abbiamo un server da qualche parte, piazziamo lì sopra un end-point vpn e usciamo da lì passando per la porta 80… ma quanti siamo? 10.000? Gli operatori servono milioni di persone che continueranno a sottostare alle limitazioni fino a che qualcuno (es: un progetto open source) non metta loro a portata di mano la possibilità di bypassarle. Ma fino a quel momento Vodafone avrà tirato il collo, raschiato il barile, sfruttato la posizione… (e nel frattempo strangolano lo sviluppo della società). Ci sono decine di esempi di questa logica.
    L’unico modo per imporre loro la neutralità è creare un’alternativa all’attuale telefonia mobile. Io non credo che basti aumentare la competizione, men che mai che bastino gli MVNO (permettere agli altri provider di ri-vendere l’adsl Telecom ha creato un mercato più salutare? Perchè permettere ad un supermercato di ri-vendere il traffico Vodafone dovrebbe creare un mercato più salutare?).

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