Bitstream, allegro ma non troppo – EDITED

Rischia di essere allegro ma non troppo, soprattutto per i consumatori.

Un amico che legge questo blog e lavora in una società multinazionale italiana che si occupa di consulenza prevalentemente in aziende telefoniche, prevalentemente in Italia e sudamerica, ma che ho promesso di non nominare, mi fa osservare il paragrafo 3 dell’articolo del provvedimento bitstream che si occupa di prezzi.

Il paragrafo (come peraltro il 2.c) appare insolitamente verboso, piu’ lungo degli altri, come se fosse stato inserito dopo la prima stesura e fosse stato messo li come una toppa:

Il criterio principale per l’individuazione delle migliori pratiche europee in tema di pricing sarà l’effettiva applicabilità al contesto di mercato italiano dell’offerta bitstream degli operatori notificati nelle nazioni europee. A questo fine, potranno essere considerati elementi quali la diffusione dei servizi in banda larga al dettaglio, la copertura di rete, nonché la struttura e la similarità delle offerte bitstream e dei principi regolamentari ad esse sottostanti.

Tradotto in Italiano, potrebbe significare grossomodo (bisogna leggere dal fondo all’indietro):

Per fare i prezzi per la larga banda, scegliamo le nazioni che piu’ ci aggradano, quelle che riteniamo "piu’ simili" all’Italia, e tra quelle  scegliamo  la "migliore pratica".

Ovvero, ci ispiriamo non alla migliore, ma la migliore tra quelle che ci assomigliano di piu’.

Come giustamente osserva Courier nei commenti a questo post, c’e’ la possibilità che il criterio venga implementato "virtuosamente", guardando alle pari condizioni reali (potere di acquisto dei consumatori, presenza/assenza di TV via cav che fa concorrenza, ecc.)

Diversamente, ovvero se usato in modo negativo, potrebbe risultare un po’ come se il modello di comportamento a cui tendere per un mafioso da riabilitare non fosse Padre Pio ma il migliore tra Riina, Brusca o Provenzano.

Insomma, tutto dipendera’ da come si scegliera’ il pool di confronto.

C’e’ sempre la speranza che giornalisti, consumatori e politici attenti facciano pressione e si scelga Padre Pio...

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2 thoughts on “Bitstream, allegro ma non troppo – EDITED”

  1. Ma la cosa buffa è che sta tutto nei ‘Considerata’… prima del “Delibera”
    Come temevamo il criterio della best practise è stato alterato da una serie di corollari pazzeschi… che sono in ordine sparso.
    Non c’è un criterio gerarchico per mettere ordine… tutto resta molto aleatorio… diffusione broadband, copertura, struttura offerta e infine anche criteri regolamentari…
    …basterebbero le prime tre pagine per farmi venire voglia di spegnere tutto e andare a dormire.
    Ma voglio arrivare fino in fondo.

  2. Proviamo a vederla in modo diverso. In alcune paesi le best practice potrebbero non essere ottimali per l’Italia perche’ il pricing potrebbe riflettere l’esistenza di altre offerte (es., basate sul cavo), differenze in termini di potere d’acquisto (30 Euro in Portogallo comprano piu’ cose che in Italia, ma meno che in GB), differenze nell’IVA, nella velocita’ e nel bundling dei servizi imposti o offerti al cliente wholesale. Quanto alle condizioni regolamentari, puo’ fare una differenza se il naked DSL e’ offerto o meno, etc.
    IMHO il paragone con la rieducazione dei mafiosi non e’ molto azzeccato.

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