Dando una occhiata alle statistiche… (un po’ di storia)

Immagine_2 Uno dei referrer di un mio post su Elitel che mi ha generato un po’ di visite negli ultimi due giorni e’ questo (clicca sull’immagine per ingrandirla)

Seppur questo referral provenga da un non-invitato a entrare nel mio domicilio informatico, nel caso puntuale una cosa mi fa piacere: il nome "cww" che e’ uno dei nomi che abbiamo battezzato in I.NET, prima che arrivasse dagli usa il termine "intranet". (ricordo che I.NET si rivolge da sempre solo ad aziende)

ci siamo chiesti: ma se un web visibile dal mondo e’ un "worldwide" web, uno che e’ visibile solo all’interno di una azienda, come lo chiamiamo ? e la risposta fu "corporate wide" web, da cui "cww".

non ha preso molto piede. Di certo il nome che abbiamo dato a novembre del ’94, mentre stavamo al bar "le rose" ad una soluzione architetturale ha avuto molta piu’ fortuna: "housing".

Negli USA non esisteva il concetto e infatti la parola e’ impropria, pero’ rendeva bene l’idea in inglese maccheronico. Housing significa abitazione, contenitore.

Ma nel 1994  in USA c’erano Compuserve, Genie e AOL che offrivano la possibilita’ di caricare sui loro sistemi (simili a BBS) che giravano su host dei contenuti a pagamento (l’unico modo in cui sarebbero stati accessibili) e quello lo chiamavano "hosting".

Ognuno di quei servizi aveva un proprio client di accesso, erano architetture client-server proprietarie e per questo quello era l’unico modo di pubblicare. Pero’ iniziavano a farne delle "riduzioni" accessibili con Mosaic. Anche Microsoft parti’ cosi’ con Microsoft Network e ricordo quando i giornali scrivevano che Internet sarebbe morta, perche’ Microsoft faceva la sua versione proprietaria. (Internet nel 1994 non aveva molti utenti, si cominciava a parlarne e SUN e Digital la spingevano)

Interconnessa, ma proprietaria, piu’ privata, piu’ bella, con piu’ contenuti "di qualita’". E io cercavo di spiegare che la rete di MS sarebbe stata solo una delle N reti accessibili e che l’internetwork non poteva morire. Che la ricchezza dei contenuti "fuori" sarebbe stata sempre maggiore e che piu’ gente "fuori" faceva servizi e piu’ ricchi sarebbero diventati. Dicevo che se il mezzo e’ il messaggio, le persone sono il contenuto…

Quanti soldi buttati a soffiare controvento. Adesso c’e’ chi pensa che i telefonici exmonopolisti faranno delle internet piu’ private, piu’ belle, con piu’ contenuti "di qualita’" … (la storia insegna che non insegna nulla, IMHO).

perche’ nacque l’"housing" ? perche’ in ambito urbano le linee dedicate erano a 19,2Kbps, 64Kbps o a 2Mbps e se una 64Kbps costava 8 milioni all’anno, una 2Mbps ne costava 80 (solo il filo, poi c’era il servizio Internet (l’IP transit): 28Milioni per un 64K e 400 per un 2Mbps.) e se un cliente voleva  256K? prendea un circuito da 2Mbps e su quello si tagliava l’IP transit a 256K.

Visto che per i server era necessaria piu’ banda di quella di chi vi accedeva, Roberto ed io, al bar "le Rose" pensammo di dire a Marco che volevamo vendere "ospitalita’ di un server piu’ amministrazione di sistema" presso il nostro centro rete (allora in un piccolo ufficio monolocale a Trezzano s/n, vicino a casa di Marco), in modo che il cliente potesse risparmiare sui costi del circuito e noi potessimo dargli un servizio maggiore guadagnandoci di piu’.

Negli USA c’era solo l’hosting (che cominciava anche in Italia) e noi, per distinguerci, lo chiamammo "housing" nel senso che il server stava a casa nostra.

Dopo un po’ sarebbero arrivati anche in USA a questo modello (l’hosting su una stessa macchina di clienti diversi poneva limiti per i server web e problemi di sicurezza, di performance e di continuita) e, visto che non avrebbero mai potuto chiamarlo housing perche’ il termine era improprio, lo chiamarono "dedicated hosting"      

Altra informazione aneddotica. Le linee dedicate a 19,2Kbps venivano usate perlopiu’ dalle banche per collegare i terminali delle filiali. c’erano anche le 19,2 "multipunto" che collegavano "in serie" n filiali alla sede centrale, condividendo tutta quella banda (che era sufficiente per 4-5 filiali). Un circuito 19,2 interurbana costava (la linea) circa 12 milioni (vado a mente) e una 64K circa 25 milioni. L’ip transit per una 19,2 lo vendevo a 11 milioni l’anno e, come detto, un 64K a 28 milioni.

oggi qualche megabit, tra linea e ip transit, costa 500 euro l’anno (asimmetrico, per carita’, ma l’ordine di grandezza e’ quello, ovvero 1 milione).

strano che, con tutta quella penuria di banda che c’era, con linee che erano sempre sature fino all’ultimo bit, con i prezzi che c’erano, nessuno sentisse (allora) la necessita’ di parlare di prioritizzazione, filtraggio, Qos, non neutralita’ della rete.

l’uso e’ aumentato, la connettivita’ si e’ ridotta di prezzo, espandere e’ sempre costato e costa molto menno che gestire e se piu’ si "sprecano" bit, tanto meglio. da questi "sprechi" nascono le applicazioni innovative. non dal filtraggio e dalla non neutralita’ che, per definizione, induce una inerzia.

ma la storia insegna proprio che non insegna nulla.

guarda un video promozionale di Digital del 1994 che spiegava cosa avrebbe fatto Internet.

If you like this post, please consider sharing it.

9 thoughts on “Dando una occhiata alle statistiche… (un po’ di storia)”

  1. (…) strano che, con tutta quella penuria di banda che c’era, con linee che erano sempre sature fino all’ultimo bit, con i prezzi che c’erano, nessuno sentisse (allora) la necessita’ di parlare di prioritizzazione, filtraggio, Qos, non neutralita’ della rete.
    –> Forse perchè non c’era quasi nessuno on line nel ’94 e allora questi problemi non erano avvertiti o comunque mi sembrano tutti collegati all’incremento degli utenti e dei servizi web based. Mi raccontava GLP che pubblicando qualcosa su un portale oggi molto famoso, ai tempi quasi non se ne accorgeva nessuno.

  2. Beh, per la terminologia hai avuto la fortuna di perderti “internet-like” (il mio capo, 1993-94).
    Però hai dimenticato i CDA, che erano il trucco pratico per pagare un po’ di meno (SIP/Telecom se ne era praticamente dimenticata), sfruttando il fatto che erano sì teoricamente analogici ma ci potevi pompare molto più dei 19.2Kb/s teorici.

  3. ma onestamente, c’era allora la potenza di calcolo sufficiente per fare QoS? Se non ricordo male, già l’idea di ATM era stata (secondo i soloni TLC…) sovradimensionata per permettere di ottenere i canali virtuali per la voce.

  4. Complimenti Stefano per lo scenario che hai descritto,è pieno di dettagli,sarà perchè sono cose che hai vissuto sulla tua pelle.
    Il filmato è curioso ed indicativo e lo riprenderò di sicuro!

  5. Ce ne volevano ben 40 di milioni all’anno per la banda 64k “prima versione”, esclusa la coda locale (minimo 5 KM). Ho ancora da qualche parte il programmino in DOS BDCALC.EXE che indica i listini dei CDN Telecom a Gazzetta Ufficiale del 1/1/1999, da brivido…

  6. ho visto l’immagine giusto prima di postare questo commento in cui volevo dirti appunto che 5-6 anni fa i siti disponibili sulla intranet aziendale Telecom Italia avevano cww come iniziale, per cui ora mi limito a dire:
    Confermo, cww Telecom lo usa da un pezzo.

  7. no che non dimentico le CDA…
    noi non le usavamo perche’ non eramo molto stabili anche se con dei modem buoni si facevano cose incredibili..
    C’erano Massimo e Fabio che con ECSnet, piazzati in via Torino, facevano collegamenti al mondo finanziario milanese e dal loro ufficio multiplexavano e mandvano il traffico a Londra.
    Conoscevano tutti gli installatori che gli assicuravano di trovare dei doppini “buoni”. Poi a un certo punto, quando TI si accorse che le CDA sottraevano traffico alle CDN hanno iniziato a mettere dei filtri che facevano passare poche frequenze, sufficienti per fare voce, ma non piu’ convenienti per il traffico dati.

  8. Rettifico il mio post (grazie Stefano): i 40 milioni/anno per la 64k includevano anche il “diritto di rivendita” ovvero il pacchetto per gli ISP del tempo che davano accessi Internet prevalentemente via modem analogico.

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *