Jealouscomputer: verso il Pocket Computer

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Qualche giorno fa segnalavo il sito Jealous Computers fatto da Nokia per promuovere un suo telefonino.

Piu’ di un mese fa segnalavo la nuova evoluzione di strategia di Nokia.

Il fatto e’ che lo sviluppo tecnologico, il futuro, segue un andamento esponenziale mentre noi siamo abituati a pensare in modo lineare. (in breve dicevo "il futuro e’ esponenziale").

 

Qualche settimana fa ad un incontro in toscana organizzato dalla CGIL mi e’ stato chiesto di fare una panoramica su come vedo il futuro delle TLC; ad un certo punto ho chiesto "chi di voi usava un commodore 64 o un Apple 2 o simile ?" e quasi tutte le mani si sono alzate.

poi ho fatto vedere la mia carta di credito ed ho notato che è un oggetto che ha una potenza di calcolo superiore a quella di quei computer.

Questa smartcard Philips che abbiamo usato in Eximia ha 72K di memoria e puo’ operare fino a 30MHz.

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Il Commodore 64C, uscito nel 1986, aveva 84K di memoria ed una CPU ad 1 MHz.

Costava 206 euro (399.000 lire), pari a (secondo inflazione ISTAT) 426 euro di oggi.

La smartcard in questione costa oggi circa 5-6euro. (1/80esimo)

DOMANDA: tra quanti anni la potenza di calcolo (intesa come CPU e RAM) del mio Macbook  sara’ presente in un telefonino  dal costo di 250 Euro ?

Il problema saranno i dispositivi di interazione, di Input/Output (per questo seguo  l’evoluzione dei microproiettori, dei display flessibili, degli oled e dell’ultrawide band).

Link: Microvision: Investor Relations – Press Releases.

REDMOND, Wash.–(BUSINESS WIRE)–July 24, 2007–Microvision (Nasdaq: MVIS) today announced that it has signed an agreement with Motorola to develop pico projector display solutions for mobile applications leveraging Microvision’s ultra-miniature laser based display engine, called PicoP(TM).

Tiny laser-based projectors are expected to enable a "big screen" viewing experience from mobile devices.

per l’input non riesco a immaginare cosa potrà sostituire (a tendere) la tastiera
ma di certo, in modo generalizzato, non speech recognition nè tastiere pieghevoli/flessibili (Forse una sorta di evoluzione dell’alfabeto muto con degli
accelerometri ? mah.)

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Quando iniziavo a collegarmi a Internet, c’erano le workstation, macchine piu’ grosse dei PC e piu’ piccole dei mainframe; le uniche macchine che avevano abbastanza birra per far girare uno stack TCP/IP (il protocollo di Internet) e contemporaneamente una interfaccia grafica. (come il mio Treo 650 che mi accompagna da ormai piu’ di 3 anni (per la verita’ da 4 anni con il Treo 600)) 

Le workstation sono sparite, erose dal basso dai PC; una volta risolti i problemi di I/O, spariranno anche questi e resteranno i telefonini, ovvero dei Pocket Computer che, tra l’altro, ci consentiranno di parlare.

Cosa sarà la "telefonia mobile" ? Solo un servizio di accesso wireless alla rete che potrà avvenire

  • mediato da un operatore in un gran numero di casi (sicuramente in mobilità) e
  • non mediato da un operatore in moltissimi altri casi (ovunque ci sia un accesso a spettro non protetto (aka wifi ed evoluzioni))
  • con eventuale handover (metti che ci sia un degrado o un overbooking eccessivo sul wifi, o necessità di spostarsi..)

Quanto ci vorrà perché diventi di massa ? Io credo molto meno dei 20 anni che ci sono voluti per infilare in tutte le nostre tasche "alcuni" Commodore 64-equivalenti e in un tempo ancora piu’ breve spariranno il concetto di "scatto alla risposta" (ovvero costo per il call setup) e di distanza del chiamato (inteso come nazione)…. con tutti gli impatti del caso su regolamentazione e conti economici…

La rete di accesso delle persone e dei loro dispositivi sarà wireless e mista; la rete di accesso di luoghi (uffici, case, base station, ecc.) sarà fissa.

ci devo riflettere ancora un po’, ma mi sembra uno scenario plausibile…

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8 thoughts on “Jealouscomputer: verso il Pocket Computer”

  1. Non voglio rompere le uova al tuo bellissimo post.
    Quando paragoni il prezzo del C64 con la smartcard secondo me fai un errore perchè consideri il prezzo del prodotto finito completo con il prezzo della sola CPU.
    Non puoi paragonare il prezzo retail di tutto il C64 con la smartcard di oggi.
    Mi sembra che ci siano altre voci di costo oltre alla CPU per fare le 399 mila lire (che non avevo) per comprarmi un C64…
    ciao
    Dar

  2. Infatti, manca l’I/O, come dico chiaramente: tastiera e interfaccia per il monitor, parlo di CPU e RAM
    Le smartmx rispetto a un C64, invece dell’interfaccia per il disco hanno l’interfaccia per il lettore di schede; c’e’ una MMU, manca il sintetizzatore audio e la scheda video.
    Credimi, non c’e’ molta differenza, se non che la CPU della SmartMX va a 30MHz e quella del C64 andava a 1MHz…
    ma non hai risposto alla domanda…

  3. Dunque:
    un Treo oggi ha 312MHz
    un Macbook ha 2,16 GHz
    applico la legge di Moore (ogni 18 mesi la potenza raddoppia)…
    Ci vogliono 4 anni e mezzo circa, per avere un Treobook
    Dar

  4. Si,
    la legge di Moore va bene,
    ma come mai il computer di 10 anni faceva piu’ o meno le stesse cose (word processing, stampa, grafica, suono, giochi) che riesco a fare adesso ?
    Non dovrebbero raddoppiarsi anche i benefici che mi da?
    Eppure noi continuiamo a pagare ogni 4 anni (e lasciamo stare l’inflazione) per un computer nuovo che dovrebbe essere migliore.
    Se non e’ cosi, l’informatica e’ un bel gioco fine a se stesso!
    Il computer di ora non e’ piu intelligente di quello di 10 anni fa: provate a fargli una domanda e vediamo se risponde!
    ( E non venitemi a dire che l’aumentare di risoluzione o colori vi ha cambiato la vita!!! )

  5. Perche’ quelle sono le cose che una persona deve fare.
    pero’ nel 1997 c’era Windows 95 e quando andavi su internet con un modem, aspettavi… se lo facevi con tanta banda dietro, facevi anche una pennica..
    adesso in piu’ ci fai videoediting e p2p
    d’ltronde io fogli elettornici li facevo con visicalc e word processing con scripsit … nell’82..

  6. Mi permetto di non essere d’accordo.
    L’MSX2 (piu’ o meno contemporaneo del C64) aveva supporto hardware per video editing. Addirittura si riuscivano a fare degli effetti in tempo reale sul video ricevuto. Ed a parte la risoluzione ed il numero di colori non e’ ne piu’ ne meno di quello che facciamo oggi. E sono passati 20 anni. (un po pochino come progresso esponenziale.. Ora dovrei entusiasmasmi per l’High Definition ed aspettare quando il mio pc riuscira’ a fare video editing in tempi accettabili….)
    Sono d’accordo che le telecomunicazioni sono diventate finalmente un mercato di massa (come anche i cellulari d’altra parte). Ma non e’ il pc che e’ cambiato. Con un 386 con linux probabilmente scarico piu’ o meno alla stessa velocita dei moderni pc.
    Addirittura il C64 batteva in giocabilita’ i pc fino a qualche hanno fa … fino a quando non hanno “inventato” le accellerazioni grafiche e hanno cominciato ad uscire le schede sonore !!
    Il c64 aveva gia’ tutto molto prima!
    (Per non parlare dei joystick/voltanti/perifcheriche di gioco)
    Quello che voglio dire e che si fa un gran parlare della legge di Moore ma non e’ da qui che si misura l’utilita’ di un computer.
    L’intelligenza artificiale che si agognava negli anni 60 non e’ mai arrivata.
    Ancora il mio computer, quando cerco qualcosa su internet, non puo’ fare di piu’ che cercare pedissequamente la presenza delle stesse parole che io ho usato nella domanda (senza cercare di capire).
    L’Hardware da solo non basta.
    E’ il software che porta utilita’ agli utenti.
    Ed il software non e’ cambiato molto.
    La legge di Moore non vale per il software.
    (purtroppo)
    E allora il computer rimane quella stupida costosa e veloce calcolatrice di sempre.
    E noi compriamo piu’ e piu’ volte lo stesso prodotto impacchettato in maniera diversa ed ogni volta venduto come una rivoluzione.
    Un po come i cellulari.
    Evvia il C64! … con cui ho scoperto la mia passione per i computer (Nessuno e’ perfetto)

  7. IMHO e’ sbagliato guardare il desktop come riflesso dell’evoluzione.
    questo e’ il senso dei miei post al riguardo.
    sul desktop sono d’accordo con te, io ho avuto un trs80, un M21, un amiga 1000, una next e tra l’amiga 1000 e le macchine di oggi non c’era una soverchia differenza.
    pero’ ho un treo 650 da tre anni che e’ come il tuo commodore 64.
    li’ si vede la legge di moore all’opera
    sono d’accordo che non vale nel sofwtare, anzi, casomai il contratio.
    una volta lessi un articolo sul numero di K necessari per fare in ambienti diversi il famoso “hello world”.
    abbiamo un eccesso di elettronica e scriviamo software penoso.
    come dice Gilder, un’epoca si caratterizza dalla risorsa che spreca.

  8. Allora mettiamola cosi..
    Speriamo che la legge di Moore continui per sempre…
    prima o poi avremo tanti “transistor” dentro alle cpu quanti neuroni nei cervelli umani e allora faremo fare al pc una semplice simulazione…
    E poi staremo a vedere la rivoluzione!
    🙂
    10 REM Inizio simulazione

    RUN
    (il linguaggio e’ sempre del C64!)

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