Risorse energetiche e comportamento personale.

Il mio amico Giovanni Paccaloni e’ il past president della SPE. Un pezzo grosso, e non solo per il ruolo.. 😉

Sotto la sua guida la SPE si e allargata dal petrolio all’energia in generale, ricomprendendo quindi tutte le fonti energetiche.

Giovanni, nella cena che racconta qui Lele Dainesi, ci aveva spiegato che una importantissima risorsa energetica e’ il risparmio, e anche che tenere gli apparati in stand by per 20 ore, solo perche’ reagiscano al nostro telecomando, e’ uno spreco enorme.

Cosi’ oggi, cacciavite, forbice, sonda, cavi e interruttori in mano, mi sono finalmente deciso e ho messo degli interruttori a casa mia per togliere l’alimentazione facilmente  ai dispositivi in stand by. (in pratica ho messo dei comandi a delle prese).

In studio, dove ci sono 7 device tra settopbox, lettori e amplificatore, ne ho messo uno;  in sala,  ne ho messo un altro per la zona dove c’e’ stereo, wii, monitor, VCR, xbox mediacenter  (quello che mi ha fatto penare di piu’ per canaline intasate e interruttore dall’altro lato della stanza). Poi ne ho messo uno per comandare l’alimentazione dell’access point (irraggia anche quando non c’e’ nessuno in casa…; ho spento l’AP del router e ho messo un altro AP  a fare solo quel mestiere, cosi’ lo posso spegnere).

Il router lo devo tenere acceso perche’ c’e’ il telefono..

Adesso viene la parte piu’ difficile. Ricordare alle mie bimbe di spegnere…

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5 thoughts on “Risorse energetiche e comportamento personale.”

  1. Io uso le ciabatte multipresa con l’interruttore luminoso, così mi ricordo di spegnerle.
    Le ho messe pure in cucina per tv e microwave.
    Sul router wifi, invece, ho messo un timer tra la spina e la presa di corrente in modo che resti acceso solo nelle poche ore in cui sto a casa.
    Ho notato piuttosto, che gli inglesi sono furbi e hanno gli interruttori integrati in ogni presa. A volte – se la presa ha due attacchi, non è raro vedere 2 interruttori per governarli singolarmente.
    Infine molti newyorkesi – avendo una paura fottuta che un incendio divampi dentro casa – unpluggano direttamente la spina dal muro, quando non gli serve (sicurezza + risparmio).

  2. la mia coscienza ecologia è stata formata da due eventi: un giorno che ero piccolo e dovevo buttare la carta della tiramolla, l’ho buttata per terra. C’era vicino mio padre l’ha raccolta e l’ha messa in tasca. Gli ho chiesto cosa fai? e lui: la butto al prossimo bidone.
    e un cartone di bruno bozzetto che ho visto su quark, dove c’era un signore che si lavava i denti lasciando il rubinetto dell’acqua aperto, e venivano inquadrati centinaia di uomini del tutto simili che lasciavano l’acqua aperta, e poi una grossa cisterna che si svuotava alla svelta. Poi un uomo che chiude il rubinetto mentre si lava i denti (lo apre solo per bagnare lo spazzolino) e centinaia di uomini che chiudono l’acqua, e la grossa cisterna che si svuota lentamente.

  3. Mi piacerebbe la possibilità di comprare elettrodomestici che _non_ stanno in stand-by. O accesi o spenti.
    Ma che me ne faccio dell’ora sullo stereo, sul videoregistratore, sul forno a microonde? Quando salta la corrente impiego mezz’ora per sincronizzarli tutti oppure… stanno sempre con l’ora sbagliata.

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