Android: come partecipare con me

Non c’e’ un vero ostacolo posto dalla normativa italiana alla partecipazione all’Android Challenge di Google, come spiegato bene da Guido, pero’ Google cosi’ ha deciso e, a meno che Google non cambi idea (cosa peraltro possibile se sono vore alcune voci che mi dicono che ci siano attività in corso per far rientrare l’Italia), dall’Italia non è possibile.

Ovviamente, se lo sviluppatore italiano si mette in team con sviluppatori/amici di altri paesi, il limite puo’ essere aggirato.

Comunque, per consentire la partecipazione anche a quei ragazzi che non hanno questa possibilita’, io metto a disposizione una societa’ in altra nazione europea non esclusa per presentare i progetti con l’impegno che poi, se dovesse aggiudicarsi il premio, gli cedo la societa’ previo rimborso dei costi sostenuti.

Ovviamente non posso fare il collettore di tutti i progetti italiani (ne’ di centinaia di essi)…

Per cui, se volete, mi mandate la descrizione del progetto, io, con l’ausilio di qualche amico imprenditore di prima generazion (cfr 1Generation.net) scelgo quei 5 che mi sembrano piu’ promettenti e li sottomettiamo a Google.

La scadenza di Google e’ il 3 marzo 2008. Per avere tempo sufficiente per fare la scelta, diciamo che la scelta la facciamo intorno al 20 febbraio 2008.

Potete mandarmi il materiale richiesto da Google entro il 19 febbraio 2008 all’indirizzo email android (at) quintarelli.it

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8 thoughts on “Android: come partecipare con me”

  1. A me sta cosa puzza, da kilometri… :-/
    Se avessi un progetto valido (che valido deve essere per forza se si vuole puntare seriamente al premio) non lo affiderei certo ad un estraneo (o ad una società di comodo).

  2. liberissimo. e infatti lo sottoponi a google.
    chi ti dice che poi google ti dia 2 noccioline e ci faccia un megaservizio ?
    se avessi un progetto valido (che valido deve essere se punta al premio e quindi puo’ avere una rilevanza mondiale), non lo direi certo a Google ma lo farei direttamente.
    forse l’unica differenza e’ che google e’ google e io sono io e la mia faccia e’ la mia faccia
    se io avessi una tale idea e la dovessi affidare ad uno come Quinta e dovessi avere le remore che hai tu, chiederei a Quinta di firmare un contrattino che mi tuteli.
    dal punto di vista giuridico non occorre, essendo il mio impegno pubblico ed essendovi piu’ di 2 testimoni di cio’ che ho scritto. ma tant’e’, se uno vuole una garanzia di questo tipo, gliela firmo volentieri.
    adesso ti racconto una storia..
    con alcune persone abbiamo raccolto del danaro e con altre persone assai influenti abbiamo organizzato per delle starup promettenti di possibilita’ di internazionalizzazione un roadshow (una presentazione) presso primari Venture Capital USA in silicon valley (viaggio, vitto, alloggio e incontro con i VC, tutto pagato).
    siamo andati da delle persone che stanno premiando delle startup e gli abbiamo detto
    noi: “vi diamo questi soldi e l’organizzazione degli incontri con i VC”
    loro: “cosa volete ?”
    noi: “niente, non vogliamo ne’ partecipare alla selezione, decidete voi, ne’ pubblicità, nè discorsi, nè medaglie, nè premi, nulla. vogliamo solo dare questa possibilita’ a delle startup meritorie”
    secondo te quale e’ stata la risposta ?
    sarebbe bene iniziare a chiedersi perchè in Italia siamo incapaci di fare sistema. IMHO

  3. Solo chi non conosce il quinta puo’ dubitare della grande opportunità che sta dando con questa sua idea. Il suo fiuto permetterebbe soprattutto di far risparmiare tempo e denaro a chi volesse concorrere.
    A me sembra addirittura possibile che Google non abbia aperto trasparentemente questa opportunità all’Italia perchè in Italia non ci sta un solo sviluppatore capace di poter dare un apporto significativo alla ‘cosa’ chiamata android.
    Indiani d’Italia, se ci siete, non fate gli indiani: uscite fuori.

  4. In linea con il commento di Dario (Denni), direi che la reputazione di Stefano non è nemmeno da discutere. E se fossi un developer con un progetto in testa, vista l’opportunità che ha offerto, sarei già andato a sottoporglielo e magari a chiedergli anche qualche suggerimento (che poi forse lui avrebbe dato ugualmente anche senza che glielo chiedessi).

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