Da quanto capisco, la difesa della famiglia offesa, da parte dell’ex ministro di grazia e giustizia, ha come "dano collaterale" che non è stata approvata la norma che conferisce ad AGCOM il potere di imporre la separazione funzionale.
Il CDA di Telecom del 4 febbraio, in cui pareva sarebbero state presentate le nuove linee strategiche da parte del CEO Bernabè, avrà carattere interlocutorio, secondo Reuters.
Intanto la sostituzione fisso-mobile da parte degli abbonati va avanti; dopo H3G, anche Vodafone preme sull’accesso a Internet con la chiavetta HSDPA. (oltre alla portabilita’ del numero da fisso a mobile)
Secondo me se la domestic wireline, nell’anno, perdera’ meno del 15% di ricavi, sarà un risultato da leccarsi i baffi (facendoseli prima crescere, alla bisogna).
Sapete come la penso, per il mercato, per l’innovazione, per lo sviluppo e per l’occupazione, é bene separare la rete e fare One Network.
Io spero che Calabrò (Presidente AGCOM) vada avanti lo stesso e non si fermi a Ceppaloni.
da quanto capisco, qualche piccola, insignificante responsabilità potrebbe anche averla la maggioranza che ha governato questo paese per quasi 2 anni. O sei tra quelli che ritiene (luca de Biase docet) le assunzioni di responsabilità devono essere “sospese” ancora per molto tempo in nome della solidarietà?
Quoque tu, darmix…
—
http://blog.quintarelli.it/blog/2008/01/un-senso-dello.html
Nell’assurda e irresponsabile sproporzione tra motivi personali e conseguenze nazionali, tra ripicche e disastri c’è tutta la gravità della crisi italiana. Non solo quella di un singolo esecutivo, tutto sommato rimediabile, ma di un intero sistema politico e parlamentare a cui viene di fatto impedito di governare il paese da una serie di ricatti individuali
Questa situazione finira’ con la caduta del governo ?
—
Tutta la responsabilita’ la ha avuta il governo; una catena e’ forte quanto l’anello piu’ debole. La catena si e’ rotta all’anello Udeur. Di fatto, ci hanno messo un anno e passa a capire che bisognava fare la separazione, sono stati sostanzialmente bloccati da veti, litigi e “ricatti individuali”, e lo showdown e’ stato a Ceppaloni.
Non ho mai deto “tutta la colpa di tutto a Mastella”, ma che il processo quasi-statico (in senso fisico) verso la separazione ha avuto una battuta forte di arresto a causa delle dimissioni di Mastella.
ripeto e lo dico chiaramente, ti leggo e ti stimo, perché hai il coraggio di dire cose che molti (troppi) altri blogger non dicono, ma ritengo anche che spesso si rischia di far passare un messaggio ambiguo se certe cose vengono “sospese”…