La lettera a Vespa sul Sole 24 Ore

Di oggi.

«Demonizzare i blog e il social networking, che sono fondamentalmente espressione di libertà, di democrazia e di socializzazione, è negativo e antistorico.Ancora peggio è criminalizzare i blog, come cercano talora di fare i Paesi autoritari per giustificare le loro censure, solo perché alcuni li usano male». A spingere diciotto autorevoli blogger a redigere una lettera aperta a Bruno Vespa, da estendere a molti conduttori televisivi, è stata una trasmissione di Porta a porta titolata " Chi ha ucciso Meredith", nella quale sono state presentate posizioni estreme e non si sono lesinate parole che collegavano i blog alla prostituzione; attività che invero risulta essere stata praticata anche prima di internet, del telefono mobile e fisso, della televisione, della radio a galena, della stampa e di molti altri mezzi di comunicazione di massa. «La criminalizzazione di internet tende a confondere gli effetti con le cause e non permette di affrontare adeguatamente i problemi negativi, sociali o criminali, che tutti desideriamo combattere. Una disinformazione su internet non ne rallenterà la diffusione presso il pubblico competente ma ne frenerà l’adozione e la conoscenza proprio nel pubblico più bisognoso di informazione, spostando in là nel tempo l’occasione di far crescere questo Paese » conclude la lettera, subito molto ricercata in rete.

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