PERCHÉ RITENIAMO IMPORTANTE AVERE DELLE STATISTICHE INTERNE
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Beh e’ coerente con la cultura USA: quando arrivi in un aeroporto laggiu’ ti leggono le impronte delle manine, ti fotografano fronte e retro ma non ti dicono nemmeno per forma come / chi / etc tratterà i tuoi dati.
Cosa impossibile da noi.
Sono fatti così: del resto nessuno ci obbliga ad andare a fare le vacanze nella terra selvaggia degli USA. E tantomeno nessuno ci obbliga ad usare i motori di ricerca / strumenti USA (che sono tutti uguali da quel punto di vista).
E’ la volta che ci mettiamo a sviluppare un motore nostro?
Sarebbe interessante sapere ne pensa il prof Sebastiano Vigna promotore del law.dsi.unimi.it ….
Io mi auguro che il Data Protection Working Party si pronunci in merito…
E come la mettiamo con iGoogle?
Igoogle e’ fico.
Come diceva la mi’ nonna: “se non hai nulla da nascondere non corri rischi, ma se ti hanno portato in caserma qualcosa avrai fatto”
Beh, 7 su 67 è più del 10%. Se fai l’esercizio della proiezione sulle revenue annuali, come per le multe dell’AGCOM… 😛
Un tale Chris Wilson di Microsoft ha appena fatto (sono al Google I/O a San Francisco) una domanda a Chris Prince, che stava presentando la nuova versione di Gears, spiegando che sebbene in una sandbox, ha accesso a varie info fra cui la localizzaizone tramite il GPS o la cella di rete. La domanda di C. Wilson era proprio sulla privacy e la risposta è stata….quantomeno vaga…una cosa del tipo: “Ci stiamo pensando e decideremo dove mettere la ‘borderline’ prima di rilasciare il kit.”. Don’t be evil paga, sanza dubbio. Ma se facendo un po’ di ‘evil’ guadagni qualche soldo in più…