Fidarsi e’ bene, non fidarsi e’ meglio.

Iniziamo col dire che secondo vunet: Su Tiscali si registra una cauta e limitata apertura "Stiamo seguendo e valutando molto da vicino la situazione della vendita" della società, risponde stringatissimo Bernabè.

bene, e’ una conferma. personalmente sostengo fin all’inizio del tormentone che sarebbe sensato per Telecom.

Poi, c’e’ stata l’audizione di Telecom in AGCOM, prendiamo Il Giornale

È durata quasi due ore l’audizione di Franco Bernabè davanti ai
commissari dell’Agcom. L’incontro si è sviluppato su due premesse
fondamentali. Telecom è un’impresa con 42 miliardi di debito e il cui
onere rappresenta un bel macigno.

"per colpa di chi, di chi, di chicchirichi" canta  Zucchero in Funki il gallo

Il nuovo management sente la
responsabilità verso Paese ed azienda, ma occorre capire il contesto in
cui si trova. Bernabè è andato oltre. In Italia ci sono, ha fatto
notare il numero uno della Telecom, altri operatori, alcuni dei quali
fanno ricchi, ricchissimi utili che ovviamente trasferiscono alle
proprie case madri estere.

Ovviamente, ma quando Telecom e’ diventata privata non aveva debiti e faceva ricchissimi utili.. Se poi un’azienda fa dei passi sbagliati, bisogna che il regolatore o il governo gli risolvano i problemi ?

Non si può chiedere solo a Telecom di farsi
carico dello sviluppo tecnologico del Paese e nel contempo crearle un
contesto regolamentatorio ostile, stretto.

Infatti, non bisogna chiederlo SOLO a Telecom nè a pochi operatori che sa di cartello (antitrust). Bisogna che partecipino tutti.

Fatte queste due premesse
le concessioni fatte da Telecom sembrano aver soddisfatto il presidente
dell’Agcom.

Dubito assai che il presidente di Agcom abbia detto "sono soddisfatto", Certo, Bernabè nei giorni scorsi ha incontrato il gotha del governo, si dice con la sola eccezione del Presidente del Consiglio. Certo, deve aver spiegato bene la situazione di necessita’ di sviluppo e di impossibilita’ finanziaria e qualcuno ha pensato bene che bisogna stanziare mezzi adeguati.

Ma attenzione: abbiamo 2 problemi: non solo quello dell’infrastruttura ma anche quello dell’assetto competitivo del mercato e posso immaginare benissimo che inqueste discussioni iniziali governative qualcuno non abbia preso bene in considerazione questa seconda esigenza. Che pero’ non e’ derogabile per legge.

Buona la previsione di un organo di vigilanza indipendente
fatto da cinque membri e con due rappresentanti nominati dall’Agcom;

Buono per chi un organismo "indipendente" la cui maggioranza al 60% e’ fatta da personale telecom ? dai, non giochiamo con le parole..

interessanti le aperture sulla parità di trattamento nel traffico
all’ingrosso.

Ma sono obblighi di legge! da anni, decenni! Non c’e’ nulla di nuovo !

Il sistema di incentivi per i dirigenti di Open Access
sembra un passo avanti.

Incentivi per fare una rete buona e avere un buon controllo dei processi non sara’ mica un passo avanti per il mercato. Ma davvero qualacuno puo’ pensare che non ci fossero questi incentivi ? ma siamo usciti dall’asilo, suvvia…

Insomma sulla rete fissa l’Agcom è stata
piuttosto soddisfatta, come d’altronde Calabrò aveva portato a pensare.

Trasmissione dei pensieri.. interessante.

Il presidente sembra avere però qualche riserva sull’atteggiamento di
Telecom per quanto riguarda la prossima rete di nuova generazione.

"qualche" ?

In
questo mercato Bernabè fa un ragionamento semplice. Si tratta di
un’infrastruttura ancora da costruire, non si vede il motivo per il
quale Telecom debba essere trattata anche in questo settore come ex
monopolista.

Discorso semplice ed efficace comunicativamente  ma senza base giuridica.  Senza base perche’ sarebbe come dire: se la fiat fa una nuova auto ibrida, dato che non e’ diesel, non deve essere considerata come parte del mercato dell’auto ?

Scrive Il Sole 24 ore (Carmine):

Telecom ritiene
        impropria l’imposizione di obblighi regolamentari  in un
        mercato nascente e che vorrebbe fosse gestito soltanto
        attraverso il dialogo con il Governo  (per le procedure di
        autorizzazione  e per i fondi pubblici) e la concertazione con
        gli operatori  alternativi.

Gli obbighi per larete sono gia’ definiti da tempo in atti ufficiali (e non esistono ricorsi o appelli su questi procedimenti).

Inoltre appare bizzaro che sia il regolato a decidere chi lo regola. "non ne parlo con te, ma con tizo e con gli altri che dipendono da me".

Grande fiducia in Tizio.

Posso immaginare che qualcuno del governo abbia ascoltato con
attenzione il discorso corretto di Bernabe’ sull’infrastruttura e, per leggerezza o per mancanza di competenza specifica, non abia considerato l’altro lato della medaglia legale. Magari costoro gli hanno anche fatto dichiarazioni.

Io credo che in questo caso Bernabè sbagli. Sergio, non credo proprio che ce la possa fare; il risultato sara’ solo ri-aumentare le tensioni.

Credo che sbagli a pensare che la giustizia ordinaria non costitusca un ostacolo (sulla base delle regole e degli atti esistenti), credo che sbagli a pensare che la commissione europea possa prendere una decisione in questa direzione (Il Commissario Kroes e il Commissario Reding hanno dimostrato di pensarla in modi opposti e non e’ realistico che possano arrivare a principi generali per risolvere una questione di questo genere, anzi, visto il precedente con la procedura di infrazione alla Germania, e’ proprio altissimamente improbabile.)

Infine, credo anche che sbagli a fidarsi di tali importanti voci di cui sopra. E secondo me ne avrà una riprova a brevissimo con una sorpresa..

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3 thoughts on “Fidarsi e’ bene, non fidarsi e’ meglio.”

  1. Ma se quando leggo le dichiarazioni dell’AGCOM o DI Bernabè faccio le Tue stesse considerazioni mi consolo e mi chiedo son arroganti loro che credono di poter dirigere le sorti pubbliche a loro piacimento o siamo fessi Noi che ci facciam bellamente tosare?
    Grazie Stefano

  2. “Il sistema di incentivi per i dirigenti di Open Access sembra un passo avanti.”
    sarei molto curioso di conoscere come sono strutturati………..
    qualcuno puo’ aiutarmi?

  3. Mumble … temo temo temo … che succeda quel che succeda … che per tanti, se non per tutti, rimarra’ sempre Mamma Telecom … e di mamma ce n’e’ una sola.
    Purtroppo possiamo solo stare a vedere.
    Mauro

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