Piano nazionale delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni.

Il piano, molto articolato, è stato presentato dal Ministro delle Comunicazioni.
Tra le altre cose recita come obiettivi:

  • Incentivare il processo di aquisizione delle tecnologie ICT da parte delle persone, delle imprese e della pubblica amministrazione, in modo tale che diventino parte integrante della routine di ciascuno.
  • Dimostrare ai cittadini i vantaggi nell’uso dell’ICT per imparare, per lo svago, per la salute, per interagire con la pubblica amministrazione, per partecpare ai processi democratici e per relazionarsi con gli altri.
  • Rendere coscienti le organizzazioni del potenziale dell’ICT per migliorare la produttività ed il rischio di non farlo.
  • Informare e formare i cittadini e le imprese sugli elementi e procedure per l’uso delle tecnologie di sicurezza informatica con le relative norme basiliari, dall’ambito domestico alle imprese.
  • Realizzare un sistema unitario di gestione dell’apparato giudiziario che integri tutte le funzionalità relative in ogni corte e tribunale.

Forse un po’ ambizioso, ma certamente molto meglio di nulla. E anche gli investimenti proposti non sono male. (p.s. Si, non c’e’ un Ministero delle Comunicazioni in Italia, difatti questo e’ il progetto della Colombia).

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5 thoughts on “Piano nazionale delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni.”

  1. Così vanno le cose.
    Tu che sai tutto: a che cosa esattamente sarebbero stati destinati i 50 milioni di euro per lo sviluppo della banda larga che sono stati cancellati dagli stanziamenti dall’ultimo decreto Tremonti per finanziare l’abolizione dell’ICI sulla prima casa?

  2. Saldatore che ride

    credo sarebbero state parte della dotazione di Infratel, ovvero impiegati per rilegare in fibra quel 30% di centrali Telecom ancora rilegate in rame (o ponte radio)

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