Alitalia: Sospensione delle norme Antitrust ?

Interessante articolo di Giavazzi: Alitalia, le insidie di un percorso – Corriere della Sera.

Non sapevo di questa idea di sospendere le nome Antitrust. Sarebbe gravissimo. Come dire: se c’e’ un problema con una azienda che vogliamo tutelare, e’ sufficiente farla pagare agli utenti.

Qualche giorno fa in una delle molte Little italy, di fronte a un bar 4 persone parlavano; 3 di una certa eta’ ed uno piu’ giovane. Le prime tre sognavano di tornare in Italia, di cui hanno un ricordo romantico. Il quarto diceva "ma non c’e’ nulla da fare in Italia, la’ i giovani vivono con le pensioni dei nonni".

Ora pare che una oligarchia  (classe di governo scelta in base alle ricchezze) economica togliera’ la patata allo Stato in cambio di garanzie sui ritorni. Detto in altre parole, lo Stato li garantirà  che faranno un profitto che pagheranno gli utenti (cioe’ il paese) in futuro.

Chi rompe non paga e i cocci sono degli altri.

Mi pare che siamo nel pieno di un conflitto generazionale: tutela del passato contro promozione del futuro.

Si tutela il passato, ma a tutelare il futuro non ci pensa nessuno ?
possibile che non si pensi che diminuire la concorrenza interna implica
aumento dell’isolamento dal resto del mondo ? chi verra’ mai piu’ a investire o operare in Italia ?

E se le cose peggiorassero ? se il business non fosse sostenibile ? E’ giusto assicurare i profitti ?

Non so se sia fondato, ma ho letto questo: The End Of Aviation.

Early
signs of an aviation apocalypse are already upon us. As oil prices
flirt with $130 per barrel and the dollar struggles, airlines are
paying nearly 80 percent more for fuel than they did a year ago.
Twenty-five airlines have gone belly-up this year–three to four times
the usual yearly rate. Major carriers like American, Northwest, and
United, still reeling from the industry downturn after September 11, go
barely a month without announcing layoffs and capacity cuts.
And it gets worse from there. Despite recent fluctuations, a growing
number of economists are bracing for oil to hit or surpass $200 per
barrel in a few years, and most industry analysts agree with Douglas
Runte, of RBS Greenwich Capital, who told The Wall Street Journal in
June, "Many airline business models cease to work at $135-a-barrel oil
prices." After all, most airlines barely figured out how to be
profitable in a world of low fuel costs. Jeff Rubin, chief economist of
Canadian investment bank CIBC World Markets, has predicted that
gasoline will hit $7 per gallon by 2010, forcing some 10 million cars
in the United States off the road. If that happens, he told me, "You’re
going to see an even bigger exit in the airline industry."

BTW, se questo fosse vero, bisognerebbe vendere azioni Amazon..

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4 thoughts on “Alitalia: Sospensione delle norme Antitrust ?”

  1. Ho fatto un po’ di fatica per capire dove fosse il nesso con Amazon alla fine del commento…
    “More important, if less evident, was the air-freight revolution of the 1980s….. fueled the rise of Internet distributors like Amazon and eBay”
    A parte che un prezzo del petrolio troppo alto può grippare una quantità di modelli di business impensabile, imho qui si sbagliano, perchè è molto probabile che gestire una grossa quantità di ordini centralmente (come fa Amazon) sia comunque più efficiente rispetto a un sistema di distribuzione polverizzato, quindi alla fine semplicemente Amazon alzerà i prezzi di spedizione, ma tanto tutti i beni trasportati in generale costeranno di più…
    O forse, per spingerla più in là, Amazon si convertirà a vendere ebooks…tutto subito e via rete, prezzo del petrolio molto meno influente, chi meglio di loro è in pole position per farlo?
    Per le linee aeree invece la vedo veramente grigia…
    o sono troppo semplicista? 🙂 comments welcome!
    a.

  2. A questo proposito consiglio l’ascolto della canzone di Nino Moroni – ” Vivere in Italia ” rimasterizzata dal nipote e in programmazione su alcune radio italiane nelle ultime settimane.
    Chi l’ha scritta e lasciata in un cassetto ai tempi l’ha fatto negli anni 60…

  3. Il caro petrolio penalizza tutti i tipi di trasporto, relativamente a quello aereo penso che penalizzarà di più il settore passaggeri che quello cargo, in ogni caso le merci devono arrivare al consumatore, per cui Amazon userà i mezzi (o la struttura) di trasporto più convenienti, così come faranno le catene di distribuzione “tradizionali”.
    Se questo volesse dire non avere più le ciliege cilene in Italia a minor prezzo di quelle italiane, tutto sommato non mi dispiacerebbe….
    francesco

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