E’ possibile una sola rete

WIK, un serio istituto tedesco di ricerca, ha completato uno studio sullo sviluppo delle reti NGN.

Sono stati sviluppati vari modelli in 6 paesi europei, tra cui l’Italia.

Il risultato, sostenuto da un rigorosa analisi econometrica, non sorprende più di tanto: lo sviluppo delle reti NGN richiede quote di mercato elevate per assicurare il ritorno degli investimenti, oltre il 40%.

Questo vuol dire che dopo un first mover, ci sarà forse posto per un secondo, ma non e’ realistico un terzo.

Il miglior scenario, che poi è quello del duopolio, potra’ realizzarsi solo nelle citta’ densamente abitate, mentre le campagne e le zone meno densamente popolate saranno necessariamente abbandonate al monopolio. (qui bisogna ricordare che l’Italia non e’ la Francia, con la popolazione concentrata ma e’ il paese dei 1000 campanili, per cui e’ necessario mantenere il Bitstream)

Teoricamente, chiunque potrebbe diventare un first mover in questo mercato, se vi è la regolamentazione di accesso appropriata.

Tuttavia, gli incumbent partono da una posizione di grande vantaggio data da

  1. il controllo delle infrastrutture civili, che coprono la maggior parte dei costi;
  2. l’accesso privilegiato alle mercato dei capitali;
  3. la elevata quota di mercato nel mercato della banda larga.

Download nga_executive_summary_masterfile_2008_09_16.pdf
Download final_report_wik_report_on_economics_of_nga.pdf

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