FoolDNS : opinione ragionata

Link: FoolDNS all’AdvCamp – Lastknight.com di Matteo Flora.

Forse avete visto Foold DNS.

ne ho discusso col mio amico Gianni; ecco il sunto:

E’ interessante quello che fanno.

Lasciamo stare il discorso della censura: c’è tutta una pletora di servizi per questo già disponibili come ad esempio opendns che permette di bypassare quello che fanno sui dns i provider di certi paesi.

Quello che è interessante è certamente il discorso sulla privacy che oltre a rimuoverti il banner ti eliminano automaticamente i cookie traccianti legati ad un certo network di advertising.

Di certo se lo usassero tutti sarebbe inizialmente un bel colpo per i vari network pubblicitari. Ma sicuramente correrebbero ai ripari. Di certo non facendgli causa.

Sarebbe arduo, visto che è l’utente a scegliere di usare i loro dns, intentare loro una causa.

Ma vi sono soluzioni tecniche;  la più semplice e’ bypassare l’uso del dns caricando il banner da un server puntato direttamente con un ip address.

A questo punto: niente dns, niente più filtraggio da parte loro. Anche per quanto riguarda i cookie traccianti, non ci sono limitazioni di sorta a legarli ad un ip piuttosto che a un
dominio. Quindi tutto riprenderebbe come prima.

Senza poi parlare dei giardini recintati come quelli dei cellulari un cui configuri un apn per navigare: lì di certo non puoi fare nulla perché non puoi settare i loro dns.

Se avessero veramente un grande successo, questo stesso successo decreterebbe la loro fine.

E’ comunque interessante il modo originale che hanno trovato per monetizzare.

Aggiungo anche che il DNS "è" Internet e maneggiare sul DNS è sempre meglio evitarlo, IMHO.

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6 thoughts on “FoolDNS : opinione ragionata”

  1. Ciao Stefano!
    Ci chiedevamo quando avresti affrontato la cosa: sappiamo che sei un attento esaminatore della rete e di quello che accade…
    Per quanto riguarda la soluzione di erogare banner via IP vedo difficile che sia perseguita a breve: come ben sai bilanciare dietro una CDN (inteso l’acronimo che inizia per “content”) non prevede questa opzione e, oltretutto, diviene particolarmente difficile da gestire.
    Oltretutto ci basta il poisoning della pagina in un suo solo punto per manipolare questi banner via IP e selettivamente fare un hide dei DIV.
    Anche il problema del blocco degli IP di DNS ha richiesto qualche grattacapo nella nostra SWOT analysis ma non credo ci sia necessità di proporre proprio a te su tutti il concetto di client DNS over HTTP, DNS over P2P o, se proprio vogliamo fare quelli ca**uti, DNS over TOR Hidden Service.
    …e se le cose vanno VERAMENTE male ci sono sempre i Proxy…
    E’ un’avventura. O almeno, come tale la viviamo. Non è nè intende essere il nostro Core Business.
    Ma ci piacerebbe, sinceramente, divenire inutili a breve solo ed esclusivamente perchè il mercato si è sensibilizzato ed appaiono politiche di Privacy e Retention corrette: in questo caso chiuderemmo volentieri baracca e burattini (o Matti) e passeremmo ad altro.
    Tanto di modi per proteggere la Privacy è pieno il mondo. Basta sistemarli uno alla volta, passo a passo…
    Grazie per aver giocato con noi 🙂
    Matteo G.P. Flora
    Il “matto” dietro a FoolDNS.

  2. “Per quanto riguarda la soluzione di erogare banner via IP vedo difficile che sia perseguita a breve”..
    su questo siamo d’accordo, basta definire “breve”.
    io credo che il vostro sistema funzionera’ e riuscirete a monetizzrlo se perseguirete la strada B2B, magari infilandolo assieme a qualche antispam/firewall
    se doveste avere successo sul pubblico open, semplicemente smettera’ di funzionae (oltre a richiedere risorse e complessita’ gestionali che non immagini, per evitare problemi tecnici)..

  3. Che corvaccio Stefano… lasciali fare… se l’operatore chiude la porta 53, amen… in quel caso dovranno trovare una nuova benda. E son ragazzi fantasiosi.

  4. Indubbiamente leggere di persone che si sbattono dall’alba al tramonto per nuove startup, quindi nuove idee ed innovazione, è sempre un piacere per il mio animo informatico.
    Pongo anche io qualche domanda:
    – secondo voi qual’è il grado di percezione sul “rischio privacy” da parte degli internauti?
    – vedendo il video della presentazione, quasi tutte le persone hanno focalizzato l’aspetto della pubblicità e poco delle privacy features…credo che bisognerà lavorarci su, non credi?
    – fooldns “baratta” un solo banner per n banner a mio avviso non sta molto in piedi se il servizio dovesse prendere piede. Non c’è il rischio di dover aumentare i banner erogati?
    – opendns è molto conosciuto e quindi ci sono più difficoltà nelle penetrare nella clientela home, oppure fooldns è orientato alla clientela business?
    In bocca al lupo per tutto Matteo 😉

  5. Inchiostro,
    1) percezione privacy (scala 1-10): dipende da quali internauti… il 5% creativo, 11 (si guarda attorno e va in overflow osservando che “la parte abitata” pubblicizza le proprie relazioni, i propri comportamenti di fruizione, etc). Il 20% che comprende i creativi, 7 (usano adblocker e affini). Quelli che non guadagnano con adsense, 5 (intuiscono che in tutto questo social networking c’e’ qualcosa che non quadra; ma non hanno idea di cosa sia). Quelli che guadagnano con adsense, 3: sanno perfettamente di stare a monetizzare la privacy altrui, ma si guardano bene a farne un problema. Il management di Google: 1; sono quelli che alimentano questo giochino.
    2) chi dovrebbe aumentare i banner? Fooldns no… il lavoro che svolge non e’ molto esoso nè in termini meccanici (cpu,memoria,capacita’ trasmissiva), nè in termini umani (lavoro); quindi scala senza aumentare i propri costi. I webmaster/editori possono metterne anche 400 invece di 15… ma tanto in faccia all’utente ne arriva 1 solo e non il loro…
    3) opendns centra poco… e’ un dns come tanti altri…

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