In Obama we trust.
Speriamo che faccia velocemente cio’ che ha annunciato in tema di Net Neutrality, a quel punto l’Europa non potra’ rischiare di essere tagliata fuori dall’innovazione che la comunicazione disintermediata end-to-end garantisce.
http://www.articolo21.info/7762/notizia/adesso-si-vuole-limitare-anche-internet.html
Ci siamo, si è passati al capitolo successivo. Adesso si vuole limitare anche internet. In questi giorni in Europa, al contrario di quello che succede negli Stati Uniti, si respira una brutta aria per il futuro della rete e delle sue libertà. In Francia si prepara una legislazione contro la neutralità della rete. In sede europea è stata cancellata una parte dello schema di direttiva su internet a suo tempo introdotta proprio a tutela della neutralità. In Italia si annuncia ora una proposta di regolamentazione in un contesto già difficile sul piano del pluralismo. C’è da chiedersi se la grande opportunità democratica che è stata fino ad ora internet non sarà in gioco in un prossimo futuro. Obama ha praticamente costruito la sua elezione, la stessa idea di un cambiamento sull’uso di internet e delle sue libertà di partecipazione. Ma come è ormai evidente da noi purtroppo è tutta un’altra storia.
Nicola D’Angelo Commissario AGCOM
Ecco cosa vogliono proporre i governanti italiani :
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200812articoli/38795girata.asp
Proprio non si capisce come un uomo che ama definirsi “carta e penna” possa farsi promotore di una simile iniziativa..
Regolamentare uno strumento che per sua ammisione non conosce afffatto…
Forse ha bisogno di qualche consulenza, magari da Stefano.
http://www.youtube.com/watch?v=YAd0t67vBQI
questo il commento di Fiorello Cortiana sempre dalla Stampa:
Berlusconi si impegna ad avanzare “una proposta di regolamentazione di Internet in tutto il mondo, essendo Internet un forum aperto a tutto il mondo. Una proposta fatta con una prospettiva internazionale, in cui l’Italia possa essere avanguardia. Queste tecnologie sono il futuro per tutto il mondo”. Questa intenzione fa ben sperare tutti coloro che in questi anni si sono adoperati per avviare un processo aperto ed inclusivo per un Internet Bill of Rights capace di armonizzare in modo evolutivo i diritti condivisi, a partire dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata dalle Nazioni Unite 60 anni fa, con la natura interattiva, senza confini e senza condizione di scarsità costituita da Internet.
Quella del Presidente del Consiglio sembra una coerente continuità di azione del nostro Paese partita con il Ministro Stanca che raccolse la mia proposta bipartisan e proseguita con il Ministro Nicolais e il Sottosegretario Magnolfi.
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=789&ID_sezione=3&sezione=